venerdì 27 dicembre 2024

L'ESSENZIALE, ACCOGLIENZA

  Sono appena trascorse le festività natalizie, un primo bilancio, o resoconto se volete, di quanto vissuto.

 È tornata per qualche giorno mia sorella in Italia con un accompagnatore importante e quindi noi donne di casa italiche e ansiose avevamo progettato per tempo una buona accoglienza, specialmente culinaria: non sia mai che viaggiatori internazionali pensino male della terra madre o peggio soffrano la fame. E allora cosa non può mancare in dispensa a dicembre, nella nostra patria, nell'organizzazione di rimpatrio, tavola imbandita et similia?

 Ma la farina di grano, naturalmente! Chilogrammi di materia prima sfusa o impacchettata, da destinare a sfamare la famiglia: primi piatti soprattutto, ma non solo, cosa dunque?

 Gnocchi con le patate, tagliatelle o fettuccine in dialetto, gnocchi lunghi tipo "ziti" realizzati con il "ferretto", utensile indispensabile, in dialetto "co'i'fferro", gnocchetti grandezza perla per la minestra con i ceci...

 Pastella, frittelle, dolcetti secchi, tortini, torta al cioccolato...

 Riflettevo allora sull'impegno femminile, sulla responsabilità di sfamare, sulla convinzione che non sia mai abbastanza, sull'amore dimostrato attraverso la preparazione dei pasti e la cura dei dettagli, per non parlare poi degli avanzi che non hanno ragione di esistere e quindi vengono "smerciati" seduta stante, benché i commensali siano satolli e soddisfatti.

 Cibo, amore e famiglia.

sabato 21 dicembre 2024

NATALE E TRADIZIONE

 Serata spettacolare, teatrale, solidale, generosa, benefica, fatata: Teatro Florida, Rione Rocca, Piazza Macello/Marconi, Soriano, sabato sera con temperatura esterna rigida, interno calore d'applausi, tensione al giusto livello. 

 Uno degli appuntamenti fissi delle feste, quando la Compagnia La Vojola mette in scena un'occasione solo per le Fatine del Sorriso, per raccogliere fondi, ricordare l'importanza del donare, stringersi in un unico forte abbraccio.

 La cittadinanza risponde forte, calorosa: teatro gremito, offerte, progetti di aiuto alle famiglie e attestazioni importanti di stima.

 Atto unico che viene rivisto di anno in anno, Tale e quale: in vista dell'Adorazione pastori in crisi, famiglia pressante, scadenze in arrivo e grosse sostituzioni dal coro al console, dai Magi a Melchiorra, per arrivare a smantellare pure la grotta. Cosa sia genuino e cosa sovrapposizione?

 Battute pronte, giochi di parole, costumi secondo tradizione, suocera invadente, amicizia e sintonia: complimenti agli attori, ma soprattutto alla seconda generazione sul palco, Lorenzo e Vanessa che tenendosi per mano recitano spediti e sicuri.

 Ci siamo scambiati gli auguri, "è nevicato" senza preavviso, abbiamo rinnovato il connubio e invitato tutti per domenica 12 gennaio... Me sa Mij' Anni.



venerdì 20 dicembre 2024

Quella sindrome di John Keating

  Scrivo per riordinare le mie idee, le sensazioni e le emozioni, mi aiuta, da sempre. E poi perché tra i miei affezionati lettori ritrovo persone che mi possono capire, amici, sodali e qualcuno che può offrirmi una chiave di lettura giusta.

 È fine giornata, ultimo giorno di scuola del 2024 ed io sento forte il bisogno di uno sfogo, di un riequilibrio perché credo di aver fallito, almeno in parte.

 Da supplente, anche annuale, ti muovi con circospezione, chiedi supporto e cammini in punta di piedi per non esagerare e non strafare, per paura di sbagliare. 

 Quando comincia un nuovo mandato, un contratto di arruolamento ti senti potente ed invincibile, ricco di idee e di progetti, forte delle teorie pedagogiche strutturali ontologiche cosmiche.

 Ti senti come il professore dell'Attimo Fuggente, un vate e una guida intellettuale, un modello di vita. Lavoro, impegno, strategie: sali in cattedra e aspetti che tutti pendano dalle tue labbra, provino il tuo forte sentire, suonino la stessa marcia. Perché è bello, giusto e non può essere altrimenti. 

 Poi apri gli occhi, respiri, ti guardi intorno e ti accorgi che ci sono assenze importanti, ascolti scuse improbabili quanto imbarazzanti, la classifica delle tue priorità non combacia non quella dei tuoi alunni, metà classe non ha aderito alla tua iniziativa, le proposte innovative e sensazionali non riscuotono successo nelle famiglie... e si potrebbe allungare l'elenco con altri dieci pesanti considerazioni.

 Che si fa in questi casi? 

Rifletti e comprendi chi si ferma "al minimo sindacale", chi si sforza ma non più di tanto, chi fa il suo e tanto basta, perché comunque raccoglie tifo da stadio e simpatizzanti affini.

 Magari arrivi a pensare che nessuno si accorge dei tuoi sforzi e tutto rimane scontato, dovuto, misero.

 Inutile investire energie e denari, raschiare il fondo per una realtà che disturba, sottrarre attenzioni a chi ci aspetta a casa per estranei scostanti?

 Sbattersi arrovellarsi pianificare per...?

giovedì 19 dicembre 2024

FENOMENI SPORTIVI IN SALVO

 Giovedì 19 dicembre, torneo a squadre di pallavolo di chi studia e lavora in Salvo, ci siamo.
 Prima uno scambio di informazioni e raccomandazioni su gioco e tifo in palestra, rispetto del luogo e divisione oraria.
 Siamo caldi, scendiamo. 
 Ogni classe un colore e un nome identificativi dello stato d'animo, della storia personale e del divertimento: giallo in 1A, bianchi in 2A, verde in 2B e nero in 3A. E l'arbitro? Venduto.
 Docenti e ATA rosso fuoco, Fenomeni perché siamo modesti e allenati al peggio, sempre; un fisico bestiale come quello che cantava Carboni, un muro che Berlino spostati, siamo una decina.
 Ginnici, per niente intimoriti dalla differenza d'età, piazzati e scaltri gli adulti; agguerriti e scapigliati i ragazzi. 
 Cerimonia in grande stile, Olimpico direi che Giove ci applaude dall'alto: fiaccola per ogni squadra, ultimi i professori con fiduciaria a chiudere. Sorprendenti, sorridenti, veloci: una dopo l'altra le sfide tra pari, fino alla bella tra la terza e i docenti, agguerrita, persa, ma per poco.
 Premiazione, tutti in piedi: statuetta Oscar, applausi, sipario.
 Una meraviglia di manifestazione a cui ha portato un saluto anche la Dirigente Cicognola, pacche sulle spalle, abbracci, sorrisi metallici.
 Un grazie speciale alla professoressa di motoria Tiziana Fusco, una macchina da guerra che non ha badato a donare tempo denaro e informazioni per la totale riuscita della mattinata, un enorme grazie a tutti i colleghi che si sono messi in gioco accettando la sfida e sfoderando qualità ginniche nascoste in classe ma interessanti in campo, un grazie di cuore all'impagabile Liana che ha supportato l'organizzazione e ha curato lo spazio di gioco.
 
La sede distaccata ancora una volta ne esce vincente. Da Oscar.





domenica 15 dicembre 2024

ABBI FIDUCIA IN ME

 Venerdì 13 dicembre eravamo tutti concentrati nella prima aula del corridoio della Primaria XXVAprile-Civita, in sede centrale, a ragionare con la dottoressa Rossetti, il Capo e la Vice di compiti e come sopravvivere. Era il secondo incontro scuola/famiglia in calendario, dopo la pausa natalizia continueranno.

 Avevamo programmato tutta la giornata: lezioni, corso di formazione, incontro e cena dei fiduciari e affini. Siamo arrivati a fine giornata stropicciati ma felici, abbiamo attraversato la strada verso il meritato pasto.

 Ristorante al buio, corrente saltata: che si fa? Altri avrebbero desistito, ma non i fiduciari che hanno colto l'occasione per una chiacchierata/confessione a lume di candela, dopo comunque aver telefonato ed essersi accertati di un fattibile Piano B.

 Disposizione dei posti veloce quasi indolore, attesa dei ritardatari e saluti a chi invece ha dovuto rinunciare causa malanni familiari. In un alternarsi di piatti e fiamminghe abbiamo pasteggiato dialogando di scuola, guarda un po', strano! Vizi e virtù, difficoltà, continuità, cori e strumenti, tutor presenti e passati, incontri con le famiglie, colloqui e collegio, straordinario è dir poco.

 Al momento della scelta del dolce, di nuovo corrente ballerina, sarà stato un caso? Amarezza non ci hai vinto: ci siamo persi nella foresta nera, in amarena veritas, senza troppi sbattimenti.

 La fiduciaria c'è sempre e anche quando non c'è, viene cercata; la fiduciaria conosce l'orario a memoria altrimenti tiene l'agenda a portata di mano, per le supplenze del giorno dopo; la fiduciaria ha la responsabilità della sicurezza di tutti, ma teme sempre di sbagliare; la fiduciaria ci mette sempre la faccia, sorridente e distesa anche quando vorrebbe scappare; la fiduciaria non teme il freddo, non teme il caldo, ritrova il filo del discorso e la circolare; la fiduciaria accoglie e ascolta tutti,  perché conosce tutti o quasi.

UN PIRANDELLO DI EMOZIONI, FAMILIARI

  In teatro, altrimenti dove?

Spettacolo a sfondo pirandelliano di vita condominiale: in un'Illusione si alternano vizi e virtù noti, attuali, condivisi. Ci ritroviamo tutti in quelli che guardano la veranda altrui o il posto auto, le ultime foto e i progressi o gli insuccessi dei legami familiari, dal giovane al vecchio, dal genero alla figlia.

 C'è chi "non" spettegola come le comari, chi soffre di reumatismi e amnesia, chi non perdona, chi vive di paragoni, chi vede poco i nipoti e affronta male le festività, chi non sopporta lo sporco, chi tinge i capelli per ringiovanire, chi contesta, chi gioisce...

 Ottimi esempi di esistenze non virtuose, qualche motivo in più per riflettere su legami e spreco di tempo: bravissimi tutti gli attori naturalmente, ma in modo particolare i due padri che ben reggono la scena, padroneggiano il dialogo dialettale, si rispettano e si intendono sui peccati delle mogli.

 Due ore di spettacolo recitato, recitativo, ballato e applaudito per ravvivare il sacro fuoco del teatro, momenti da condividere, tempo di qualità da dedicare all'Arte.

 Ritorniamo sempre volentieri, la mia signorina ed io, sui sedili rossi del Teatro di S. Maria del Paradiso di Viterbo, perché di sentirsi parte di qualcosa di buono non ci si stanca mai.

La Compagnia delle emozioni, "Famiglie", regia di A. Bellocchio e un saluto speciale alla professoressa dell'Orioli di Viterbo Serena Panti.

sabato 14 dicembre 2024

QUELLI OCCHI DI GATTI

  Venerdì pomeriggio in aula 1, quella con l'immagine di Umberto Eco sulla porta, prime tre ore di venticinque, in assetto di formazione. Banchi a ferro di cavallo chiuso dalla postazione di Daniele Gatti, il nostro formatore, il docente dal multiforme ingegno e la doppia vita, letteraria alla sede centrale musicale in quella periferica.

 Siamo pronti, in L2 come da DM66 che non è una combinazione da battaglia navale ma da Metodologia dell'insegnamento.

 Come prodi affrontiamo la linea del tempo delle nostre pregresse occupazioni, dai primordi giovanili alle situazioni in cui ci siamo sentiti mancanti e sprovveduti.

 Ci si immerge nei lontani ricordi, nelle prime esperienze negative che ci hanno permesso di crescere e capire meglio il percorso da intraprendere, depennando il peggio, considerando limiti e ripartenze. 

 Siamo coinvolti, ascoltiamo chi vuole "confessarsi" tra incompetenze linguistiche ed eco di Valli nordiche, finché il Nostro non ci mostra testi e contesti: il vangelo secondo Pennac, l'esperienza di lettura della Wolf e le Indicazioni ministeriali del 2016, tanto per cominciare.

 Siamo tutti bravi docenti con chi è un bravo discente, ma è con i difficili che ci dobbiamo armare di strategie, dal piano orario alle tematiche condivise, dell'alfabeto al segno... che Recalcati ce la mandi buona! L'ora di lezione, s'intende, altrimenti convergiamo su Carofiglio, come estimatori dell'errore. 

 Il pomeriggio ricco di parole ed impressioni, gruppo di lavoro tra Primaria e Secondaria che diventa d'ascolto: ma quanto ci piace dialogare?

 Ci si rivede martedì.


martedì 10 dicembre 2024

GIUSTAPPOSIZIONI GRECHE

  E ci siamo ritrovati congiunti come il participio, in sala seduti con la professoressa Palombi alla scrivania di comando in posizione attributiva tra noi e l'anacoluto, perché intanto la sinestesia era fraseologica.

 Assoluto il genitivo, un sigma a indicare il nominativo maschile singolare, tra un aoristo elegante e puntuale e un aggettivo possessivo di grazia, la scure del contadino si è abbattuta sulla pietra in un allungamento sospetto: il serpente non ha per questo accettato l'amicizia.

 Mai fidarsi di un Lisia qualsiasi: il logografo lo devi pagare profumatamente se ti vuoi sbarazzare dell'amante della moglie, altrimenti chiedi a Odisseo come si è comportato con il Ciclope, povero pezzo primitivo.

 Sarà vera civiltà? Ad Euripide l'ardua sentenza, dopo tre drammoni, la fine dell'agone chiede satira, meglio se arrosto tutt'al più lessa, perché cruda lascia senza progresso.

 Odisseo simbolo di civiltà ha diviso gli animi, bevuto il vino e chiesto ospitalità, per Giove Xenio, perché Polifemo dolce e gentile tutti lo vedevamo bene tranne quell'antipatica di Galatea, ninfetta!

 Penultima lezione, si conclude martedì prossimo il corso gratuito a Viterbo. 

 E poi certi hanno il coraggio di affermare, anzi l'ardire, che il greco e, in assoluto, la cultura classica non sia più di moda...che escano dalla grotta per l'altra uscita!

sabato 30 novembre 2024

BELLI MUNELLI E SPLENDIDE MUNELLE

  In questo modo ci salutiamo per strada, ci distinguiamo tra la folla, scriviamo sulle torte delle cene: munelli, in dialetto sorianese, giovanotti fijotti ragazzi.

 Eppure siamo nati nel 1975, siamo stati educati senza metodi Montessori, siamo andati a scuola con altre regole, stavamo nel traffico senza seggiolini cinture o casco, non potevamo sfidare un adulto con lo sguardo, lo psicologo neanche esisteva ci pensava la mamma "e stasera il resto quando torna il babbo...", il vicinato sapeva tutto e anche di più.

 Ebbene è arrivato il nostro momento, la svolta, il giro di boa: siamo alle soglie della mezza età, che a pensarci cigolano le ginocchia e ronza l'orecchio. Dobbiamo organizzare. 

 Festa, cena, ritrovo, ballo, buffet, aperitivo, seduti o in piedi, eleganti e raffinati o comodi e ammorbiditi: non ci faremo mancare nulla, ma stiamo vicini vicini.

 Raduno.

 Siete chiamati a proporre e contattare, scegliere e confrontare, decidere e selezionare.

 Ma per marzo dovremo essere tutti, ma proprio tutti. Sapete i numeri di telefono, conoscete chi lavora al pubblico, chi gestisce esercizi commerciali, chi trovate sui social, chi al vostro fianco come collega e addirittura compagni di vita coetanei.

 Quindi prego, si cominci, c'è un compleanno maxi da onorare.

mercoledì 27 novembre 2024

QUASI COME AI TEMPI DEL...

  La scuola in cui presto servizio dal settembre 2019 è momentaneamente chiusa, sprangata, inaccessibile per leggerezza ed errore umano quasi inaccettabili, dal mio punto di vista. Così sessantacinque ragazzi, una decina di insegnanti e una collaboratrice da lunedì hanno visto "stravolta" la propria quotidianità, fino a ripristino, a detta dell'Amministrazione di riferimento. Nutro forti atroci rabbiosi dubbi.

 Fatto sta che si attende di giorno in giorno l'intervento salvifico, il risolvimento del problema, la svolta tanto agognata, nel mentre vivo in una sorta di limbo.

 Ho prestato la mia opera culturale in altra sede, primaria, come "esperto" per la mattinata di martedì. 

 Ho anche partecipato ad un pomeriggio di Consigli di classe, ma certo non è il solito intenso impegno. 

 E l'ho presa male, malissimo.

 Sveglia, famiglia, pasti, registro: tutto a  contorno di frenetica attività letteraria che mi appaga, mi dà dignità. E stare fermi non è un sogno né una benedizione: mi sento come catapultata al 2020.

 Pulisco, scrosto, cucino, leggo, seguo tutorial, mi sento inebetita, non è una buona sensazione, perché il tempo scorre e i miei alunni latitano. Avevamo i versi infernali da parafrasare, il libro del mese da recensire, il tema in classe da affrontare: tutto fermo, stavo dal fruttivendolo, ho acquistato tutto l'occorrente per il brodo vegetale, il contorno fresco, la vitamina C.

 Non è questa la mia vita.

 Rivoglio indietro tutto, con i pro e i contro, le difficoltà, le aule e i banchi, gli scaffali della Biblioteca scolastica e il cortile. Ecco.

 Forse un momentaneo trasloco.

 Saranno sempre i social a rivelarcelo?

 Lo scopriremo solo "scrollando".

venerdì 15 novembre 2024

QUESTIONI DI COMPITI

 Pomeriggio di venerdì 15 novembre, primo incontro. Sala Cicuti in sede centrale ospita l'incontro organizzato dalla Dirigente dell'istituto in cui insegno con la psicologa Rossetti, aperto e vivamente consigliato alle famiglie, ai genitori, agli adulti che quotidianamente combattono con l'impegno più arduo da settembre a maggio.

 Siamo un buon numero presenti, soprattutto insegnanti, facenti funzione della parte "incriminata": esercizio, obbligo, responsabilità, coazione, punizione.

 È un momento di scambio di opinioni, di ascolto e la Dirigente Cicognola più volte interviene a sottolineare le strategie, i ruoli, lo scopo della valutazione: il voto non si assegna ad un compito espletato a casa, ma su verifiche e prove scolastiche. 

Quanto sono coinvolte le famiglie negli impegni di studio, nella buona riuscita della richiesta, nella consegna? 

Tema ricco di sfumature, di punti di vista opposti anche: il rinforzo pomeridiano richiesto non può diventare un supplizio, uno scontro generazionale, un tiro alla fune.

 Nessun riferimento credo sia possibile ai tempi andati, troppe differenze orarie, età dell'obbligo, incastri familiari, sport e fine settimana cadenzato; eppure l'istruzione deve essere assunta al primo posto, la maturità del bambino va di pari passo con le richieste calibrate su autonomia, organizzazione dei tempi, confronto con la solitudine dell'esecuzione.

 Prossimo appuntamento 13 dicembre, per continuare a venirsi incontro nel massimo interesse all'educazione del bambino/scolaro/alunno/cittadino.





sabato 2 novembre 2024

I VIAGGI DI FAMIGLIA

  Con i miei genitori, non ho mai viaggiato oltre la giornata, dal mattino a sera, ma mai fuori la notte. Gite scolastiche sì, colonie comunali al mare di Santa Marinella sì, ma i miei con noi figlie non hanno mai organizzato. Mentalità, economia, pigrizia, indifferenza? Non saprei, o meglio non l'ho mai chiesto, non ne ho avuto il tempo.

 A me piace girare con pargoli al seguito, da sempre, coniugare bisogni e richieste, tempistiche e sforzi, ferie e permessi.

 Abbiamo pochi soldi da investire, ma quel che possiamo si spende per Arte, Cultura e scoperte enogastronomiche. Ebbene sì, siamo buongustai, ci piace tutto e assaggiamo volentieri.

 Mostre, musei, librerie, trattorie, parchi e giardini, acquari e bioparchi: mete predilette seppure sempre più impegnativi i biglietti, gli ingressi, le prenotazioni.

 Abbiamo arrangiato un dindarolo, salvadanaio che dir si voglia, in cui raccogliere i sudati risparmi e le leggiadre mance, piccolo aiuto.

 Uscire dalla zona di conforto, respirare aria nuova, osservare bellezza artistica e paesaggistica, attraversare la Storia, spulciare ricordi, allertare i cinque sensi, contare i passi, alzare lo sguardo, sognare di essere un'altra persona...

 E spero tanto che i miei figli si ricordino per sempre di queste piccole esperienze condivise.

Bruno Catalano, Viaggiatore, Genova - Porto Antico.


martedì 29 ottobre 2024

CORSI, RICORSI E CORSISTI

  Siamo a Viterbo, al corso di greco con la professoressa Palombi e ci piace crogiolarci con temi verbali, radici e infissi, grammaticali.

 Coniugazione in omega, ma poi sopraggiungono le labiali, con un pizzico gutturale e jod cade, lasciando tutti aspirati, sottoscritti e dubbiosi sul raddoppiamento.

 A volte capita di perdersi in un verso giambico tra una battuta pergiove e uno scudo abbandonato, povere donne che non potevano dedicarsi all'istruzione, per fortuna che poi è arrivata a noi Saffo a soffrire d'amore, gli uomini si spingono anche ad attaccare amici e sodali di simposio.

 Il greco non puoi non amarlo, è in ogni frase dentro di noi, eretici o epicurei che coltiviamo l'arte della parola, del soffio vitale, dell'anima pura, tra la scienza epistemica e la doxa di bassa lega; ci innamoriamo di Achille in lacrime sulle rive del mare ed eleviamo inni a sprovvedute fanciulle che cadono nella rete di amanti senza scrupoli.

 Per chi volesse ogni martedì l'anima si invola sul sacro Parnaso, mentre per fine novembre si preparano letture e citazioni che hanno attraversato secoli e nostoi.

 Grazie.

Botero, RATTO DI EUROPA 

lunedì 28 ottobre 2024

BAMBINI AL MUSEO

 Tema dibattuto, complesso e ahimè scottante.
 Mattino di domenica, mostra romana su Botero che si apre in un grande ambiente con divanetti rossi, schermo gigante a parete su cui scorrono immagini e parole di interviste all'artista, buio quasi completo. Arriva un gruppo di infanti con genitori al seguito, correndo.
 Seconda sala, i bimbi si posizionano a semicerchio davanti alle opere ed una delle signore comincia a descrivere, domandare, indicare ad alta voce colori forme soggetti.
 Terza sala, c'è anche un nutrito gruppo adulto con guida umana che spiega con voce dolce, equilibrio precario.
 Arriva la sicurezza, un giovanotto che chiede rispettoso silenzio agli adulti, genitori degli infanti. Cambia poco e più avanti al secondo avviso, i padri chiedono di parlare con il direttore perché i bimbi devono poter visitare, innamorarsi dell'arte, trascorrere dei momenti in famiglia indimenticabili...

 Giusto portare i pargoli alle mostre, io l'ho sempre fatto, ma quelle adatte a loro e non in gruppo stile classe infanzia, credo. Un'esposizione del genere con luce soffusa, soggetti anche cruenti non mi sembra il massimo per i piccoli, all'aria aperta, fattorie didattiche o percorsi natura, ad esempio.
 Museo assolutamente sì, ma non gruppo del calcetto, perché poi si rischia di chiacchierare del più e del meno, noi adulti intendo, senza apprezzare i pezzi esposti, ma spingendo il passeggino come al mercato rionale.
 Adulti redarguiti che si offendono, alzano ancora di più la voce, pretendono rispetto...e tutti gli altri che hanno pagato il biglietto, vorrebbero godersi il percorso in pace e concentrazione? Senza dimenticare che i figli ci guardano e ci prendono a modello.
 Dopo tutto il trambusto, si sono collocati nella sala multimediale, dove poter ballare e muoversi in libertà guardandosi allo specchio su cui venivano proiettate immagini dei quadri esposti.

 A riprova del parere che è fattibile affronttare un percorso museale con piccoli principi è entrata poi una signora con due nanerottoli armati di audioguida attaccata al collo, cuffiette e sorriso.
 

giovedì 24 ottobre 2024

DM 19, UN PRIMO ASSAGGIO

  Riunione informale, veloce, pratica, esplicativa, in ufficio dal Capo, ore 15 di giovedì.

 Si tratta del DM 19: quest'anno quanto a decreti e numeri non si trema, prima la formazione dei ragazzi e degli adulti, ora si pensa ad un altro tipo di intervento, che sia incisivo e profondo per migliorare le prestazioni e fortificare gli studenti, quelli a rischio abbandono.

 Le statistiche nazionali parlano chiaro: non solo rinuncia agli studi appena oltre il limite consentito, anche l'acquisizione di un diploma che poi non "aiuta", di un pezzo di carta non spendibile o lasciato in un cassetto. 

 Ecco il Capo ha intenzioni serie, come sempre, e ha elaborato un progetto importante con i suoi collaboratori, poi sarà il momento di attuarlo, concretizzarlo, adattarlo ai singoli.

 Sono coinvolti i ragazzi e le loro famiglie, le abilità e le competenze di base per migliorare le prestazioni e saper superare le difficoltà quotidiane, scolastiche e no, prevedere un tutoraggio mirato. 

 E questo la scuola può e deve farlo.

 Eravamo in cinque a ragionar di questo, oltre al Capo le mie colleghe centrali e periferiche, matematiche e linguistiche europee, in una varietà tanto casuale quanto azzeccata.

 Tutto questo per rendersi conto che l'aspetto disciplinare, di materia in lezione, è solo uno dei tanti aspetti, o spigoli, della realtà, della Scuola attuale.

 IC XXV APRILE, CIVITA CASTELLANA. 

venerdì 11 ottobre 2024

COLTIVIAMO INDIVIDUI

  Ovvero talee in Salvo.

Venerdì di espressione tecnica e anche un po' agraria, agricola, agreste, verde.

 C'è la professoressa Sara Forliti armata di contenitore tutta intenzionata a mostrare come si effettua una talea, ma anche un innesto.

 "Bastoncini " di rose, con poche foglie, ma tanti nodi, almeno quattro; terra bruna, vasetto e sottovaso bianchi, forbici da potatura, fuscelli di vite e altro necessario. 

 Tutto per i ragazzi delle seconde.

 La lezione del fare, la ricerca delle radici, lo studio di antiche tecniche tramandate dai nonni, l'osservazione dell'esperimento. 

 E per assicurarsi una buona riuscita, in pausa ricreazione è sceso in campo anche il docente di matematica di prima Samuele Maestri, agronomo esso stesso, che ha spiegato l'importanza di una copertura trasparente della piantina per abbassare la traspirazione, la dispersione di acqua, la troppa azione insomma che seccherebbe il tutto.

 Insomma ora teniamo due piantine sul davanzale delle classi, che attendono l'apparato radicale, che le trasformi in piantine vere e proprie che un giorno a Faleria la Forliti portò. 

 Ragazzi, studenti, birboni, individui in vaso si dice. Talee e quali.

 Grazie colleghi, ogni anno un bel gruzzolo di conoscenze.




giovedì 10 ottobre 2024

CONSIGLI DI OTTOBRE, I PRIMI

  Consigli di Salvo, quattro classi quattro ore pomeridiane in sede centrale con il Capo. Ci sistemiamo in biblioteca  ambiente ampio e spazioso, ogni docente ad un banchetto.

 Il primo appuntamento dell'anno unico e condiviso non si scorda mai, alcuni colleghi neanche si sono mai incontrati di persona tra sedi differenti e orari dissociati.

 La DS snocciola nomi e ipotesi di lavoro, decreti ministeriali da attuare e strategie da livellare: casistica, discipline, oppositivi, ambienti di apprendimento, PDP e nuova nomenclatura tra relazioni e diagnosi. Coordinatori pronti, segretari armati di computer o di carta e penna, serve poi il verbale. 

 Alcuni professori sono giovani ma esperti, altri alla prima esperienza, ma il clima è disteso e ci scappa pure qualche battuta sulla efficacia di insegnamento. Chi preferisce le ore accorpate, chi divise, chi si dedica alla teoria chi predilige la pratica per valorizzare il meglio: quante fotocopie di compito occorrono?

 E poi le scaffalature, le pietre e i minerali, la biblioteca: tutto potrebbe assumere nuova vita con piccoli accorgimenti e grandi spostamenti. Noi siamo pronti, che il sacro fuoco del sapere ci illumini.

 Un'intera giornata di lavoro tra lezione frontale, tradizionale, esercizi di scrittura e artistiche tavole, un ghiaccio senza canestro, mentre la terza era in uscita; un GLO iniziale che sintetizzi e il pomeriggio di confronto. 

 Non ci si annoia mai, figuriamoci in quel di Faleria.

martedì 8 ottobre 2024

GRECO, TU NON BASTI MAI

  Mai avrei creduto possibile, invece.

Lezioni di greco settimanali, due ore, gratuite, tenute proprio dalla professoressa di greco del Liceo, trent'anni azzerati: stesso modo di gesticolare, stessa inclinazione della testa, modo di toccarsi i capelli identico.

 Per caso siamo venute a sapere degli incontri a Viterbo, ne abbiamo discusso per messaggio e poi eccoci lì sedute in postazione Donatella ed io. Donatella veramente ha partecipato pure al primo incontro, per curiosità, io l'ho seguita una volta appurato la fattibilità. 

 La nostra professoressa, un tempo temutissima da noi alunni come solo un'insegnante di latino e greco che ti prepari alla maturità classica può essere. Il fatto è che a diciassette anni sei proprio tenera e "indifesa", erano i primi anni Novanta; oggi siamo adulte e professioniste. Da liceale ho sofferto certe situazioni, ho vissuto momenti difficili e studiato tanto, ma proprio tanto, anche se non sembrava mai abbastanza. Ho numerosi ricordi, trascritti parecchi: quella che sono adesso dipende anche da quelle esperienze. 

Comunque un poco impacciate e in soggezione, abbiamo seguito e ascoltato, di spiriti accenti e dittonghi: la mastico bene la lingua antica, mi sono sempre allenata, e sono convinta che tutti dovrebbero conoscerla, quantomeno per l'etimologia di tante parole, modi di dire e opere d'arte e di ingegno.

 Prossima settimana altro incontro, a cui probabilmente per questioni di lavoro non potrò partecipare. Tra quindici giorni quasi certamente.


venerdì 4 ottobre 2024

LIBERA NOS A MALO

  Di nuovo, un lutto per la comunità del Paesello mio.

Ne scrivo perché mi sento coinvolta, dato che ci siamo spesso incrociati lungo i corridoi di quel reparto dove la speranza pretende lunghe sedute e pesanti effetti collaterali, gli accompagnatori sostano in silenzio e preghiera oltre la porta di vetro sbalzato. Eravamo vicini di nonne alla Rocca: la Peppa e la Marghirita sedevano vicine sugli scalini, la Zoca era una maestra formidabile con i ferri e quando c'era da riprendere una maglia o recuperare un disastro ci pensava lei, attorniata dalla nidiata di nipoti.

 La famiglia è conosciuta, anzi le famiglie: per il nucleo numeroso, per il lavoro artigianale, per l'impegno sportivo e rionale. Me li ricordo bene tanti anni fa i due fidanzati nella più classica delle coppie sorianesi: lo spadaccino e la tamburina, bianconeri. Sono diventati una famiglia, una bella famiglia che tanto ha combattuto.

 Non doveva capitare ad un marito giovane, un padre, un figlio, un fratello, uno zio; invece capita e ti arriva la notizia come uno schiaffo, quello che non vorresti mai leggere tra i commenti social.

 Il dolore della perdita, poi, in questo periodo dell'anno assume anche un sapore beffardo quando ti si stringe il cuore e vorresti urlare ma in lontananza arrivano il ritmo rullante gli applausi e la campana della Torre dell'Orologio de' Piazza.

 Non resta che stringere chi resta in un abbraccio forte forte, le parole sono quasi inutili, ma uscite dal cuore.

mercoledì 2 ottobre 2024

I MIGLIORI IN SALVO

  È mia abitudine dedicare un articolo al corpo docente in Salvo, ogni anno una nuova squadra, un nuovo inizio, una sfida.

 Mi sembra dunque giusto che si rinnovi la tradizione, che vi presenti i miei colleghi disciplinari e la nuova collaboratrice: un equilibrio da ristabilire ad opera di ognuno, col massimo sforzo. 

 Le lezioni sono cominciate mercoledì 11 settembre, non tutti sono arrivati "in tempo", per colpa di algoritmi, chiamate, appelli, convocazioni, incroci, innesti, assestamenti... Però poi il quadro si è delineato, l'orario ha trovato la chiusura tanto agognata grazie al sapiente incastro attuato da Alessandra con Gioia, sempre.

 Dunque oltre i conosciuti, qualcuno è proprio nuova leva, qualcuno in altra veste, qualche altro ha accettato perché lontani da Faleria non si può assolutamente stare ed io li ringrazio uno ad uno. Per i sorrisi, i consigli che mi chiedono, la serietà con cui ascoltano, la professionalità, lo scambio di impressioni e opinioni: gente fantastici, squadra fortissimi. Che siano pure giovani non depone a mio favore, rimango cattiva e megera.

 Caffè all'occorrenza, dolcetto a giorni alterni, scartoffie dalla sede centrale, manualità e orario come cruciverba; benvenuti e bentrovati Maria Teresa, Enrica, Cristina, Martina, Giuliano, Daniele G, Tiziana, Eleonora, Daniele B, Gianni, Giulia, Sara, Samuele, Silvia e Gloria. Un ringraziamento a parte al nostro "angelo custode" Liana. 

 Sarà matematico, artistico, geostorico, sostenuto, europeo, scientifico, tecnico, ginnico, letterario, insomma bellissimo.

martedì 1 ottobre 2024

TORNARE A SCRIVERE

  Mi andava proprio sì, scrivere un pezzo, dedicarmi al mio blog che ultimamente ho trascurato un po'.

 Quando sono impegnata con la scuola, quando sono intrecciata di volontariato, quando leggo e, non ultimo, quando vesto i panni di donna-angelo del focolare domestico mi capita di non "ragionare" per iscritto. 

 Ho condiviso giornalmente letture e uscite, ma certo non sono più assidua come quando non tenevo lavoro, quando cercavo la fama mediatica, quando credevo che fossi vicina vicinissima al Premio del Paesello, quando incubavo il mio libello. 

 Illusioni belle e buone: ancora mi tocca pedalare, non sono abbastanza famosa o adatta a ritirare premi. E poi spesso ho cercato tramite articoli di ingraziarmi parenti strette e strette amiche, forse credendo di poterle così conquistare. Sempre per il solito discorso dell'inadeguatezza, del non essere capita, ma esclusa e sottovalutata.

 Invece urge reinventarsi, sbloccarsi, arieggiare il cervello: scrivere e dedicarmi ad ogni attività che mi permetta di stare bene, lettura, ascolto di buona musica, camminata. Non devo cercare l'approvazione delle altre, non devo sentirmi inferiore a chi non mi si fila, posso dialogare confidarmi sostenermi a chi mi dimostra solidarietà e affetto.

 Ho letto a tal proposito un paio di ottimi libri, ora finita la testimonianza della Maraini ho intenzione di formarmi per supportare i miei ragazzi, ne hanno veramente bisogno, per l'autostima e il coraggio di credere in sé stessi.

 Sarò in grado di portare a termine tutte queste buone intenzioni? Di certo la prima a crederci devo essere io, difficile che l'aiuto venga dall'esterno se non si è convinti in prima persona del proprio valore.

domenica 22 settembre 2024

QUELLE SPLENDIDE LICEALI

  Cinque, Cinzia da Ischia Martina da Ronciglione Donatella da Graffignano Michela da Bolsena e la sottoscritta frequentanti il glorioso Buratti di Viterbo nel quinquennio 1989/1994. Esattamente a trent'anni dal diploma abbiamo cercato di riunire la classe per festeggiare un traguardo importante senza falsi sorrisi o improbabili complimenti di circostanza.

 Punto di ritrovo Viterbo, ognuna dall'attuale situazione familiare è arrivata carica di emozione: più o meno i rapporti sono rimasti, nel tempo ci siamo riviste o cercate o invitate. Michela invece è stata proprio un salto indietro, ma senza barriera temporale: uguale, solo che adesso è lei che insegna latino ed Italo al liceo.

 Chi ha continuato la strada classica dunque, chi ha affiancato il padre nell'impresa familiare, chi ha sconvolto sempre i piani prestabiliti e chi viaggia pendolare per un lavoro che adora: eccole lì le mie compagne di classe.

 Sono un'inguaribile romantica in questo, i legami non si sciolgono e possibilmente si rinforzano: non nostalgica ma empatica e solidale.

 Prima Cinzia ci ha offerto un aperitivo di bollicine arancione non alcolico, giusto per accompagnare sfizi salati, poi un pranzo senza pretese stellari e prenotazione, poi il caffè da parte di Martina, all'altro capo della salita.

 Passiamo in rassegna tutti i compagni e i professori, ci aggiorniamo sullo stato di famiglia, parliamo di feste paesane e possibili altri incontri: i figli sono la prima grande preoccupazione, che siano infanti o adolescenti, poco cambia, poi i compagni di vita e i genitori ormai anziani. E pure qualche pettegolezzo ci sta...

 Trent'anni dalla terza liceo, dalla matematica che "non sarà mai il mio mestiere", dal professore di Storia più bravo, dalla compagna non ammessa agli esami, dai racconti delle prime volte...

 Rivedersi ha un sapore speciale.


martedì 10 settembre 2024

ULTIMO DELLA DECADE

  Salve, mi chiamo Alessandra e oggi ho compiuto quarantanove anni, ultimo anno con la quarta decina, ommammamia!

 Insegno lettere, leggo con grande passione, non pratico sport, mi dedico al volontariato nei ritagli di tempo che mi concedono lavoro e famiglia.

 Non sono soddisfatta del mio aspetto fisico, pure il carattere sta messo maluccio, punto tutto sull'intelligenza, con evidenti mancanze; mi affeziono alle persone che incontro lungo il mio percorso e qualche volta ne rimango delusa.

 Mi rimane difficile accettare certi comportamenti, specie se penso a come avrei reagito o organizzato io al loro posto; ammiro molte donne mie coetanee e non, mi piacciono immensamente quelle spigliate viaggiatrici tecnologiche.

 Ho realizzato sogni importanti: pargoli, un lavoro che amo, un libello autopubblicato, tanti però sono ancora nel cassetto da pianificare materializzare concretizzare. Mancano i soldi, il tempo, le energie pure...

 Ho quell'età, ma pure delle scappate infantili a tratti adolescenziali, in fatto di cugine amicizie e cucina poi sono inguaribile.

 Da grande sarò una grande scrittrice, che trascorrerà la maggior parte del tempo in una libreria indipendente comoda spaziosa di legno colorata, con pasticcini e tazze di prelibatezze a disposizione dei piccoli e grandi lettori.

 Intanto sono a disposizione dei ragazzi tra gli undici e i quattordici anni di Faleria, sede distaccata del XXV APRILE di Civita Castellana... e mi diverto parecchio...

 PROSIT 



domenica 8 settembre 2024

SOTTO IL SEGNO DELLA FESTA, Di CLASSE

  È un rito, un appuntamento ormai fisso, un'occasione per mostrarsi alla popolazione, una sagra ghiotta da sfruttare per raccogliere fondi per la festa padronale. 

 Sto parlando degli strozzapreti, la pasta fresca a base di farina e acqua che accompagna il percorso della Classe come Comitato festeggiamenti. 

 Quest'anno tocca alla Classe 84 e noi del Settantacinque ci siamo riuniti per la serata: parco delle Paperelle zona Papacqua, il fresco la musica la buona compagnia e il primo piatto, appunto. 

 Intanto il gruppo variegato di annate e parenti stretti, poi in un altro tavolo Mariangela con un altro gruppo, Stefano che è passato per un saluto, Cristian che è stato arruolato ad aiutare in qualità di marito di Romina di Classe.

 Fila corposa ma scorrevole, vassoio bianco in mano per il coperto e poi si scivola attraverso bruschette, ghiottonerie di ragù, carne grigliata e verdure di accompagnamento. Per finire con bibite varie e arrivare in cassa: percorso breve ma tortuoso davanti alla bontà, ci si siede insieme. 

 È bello ritrovarsi ogni tanto, seduti a chiacchierare di famiglia e lavoro, con qualche buona idea per onorare il 2025 quando spegneremo cinquanta candeline: abbiamo festeggiato insieme i quaranta e abbiamo tutta l'intenzione di non perderci per i cinquanta, che sia una gita, una cena, un pranzo o tutto insieme!

 E quando tutti sono stati serviti e accontentati allora si estraggono numeri su foglietti colorati con premi offerti dagli esercizi commerciali del Paesello: ha vinto pure Cinzia del Cinema un premio, che serata fortunata!

 Piacevole l'aria di inizio settembre, ottima la compagnia dei miei coetanei e dei "fuori quota" accompagnatori; condividere ancora le impressioni le canzoni la speranza di vincita questo è il massimo.

 Bene il lavoro della Classe 84 a cui vanno i nostri complimenti, ci saranno altri appuntamenti da condividere e vivere, nel nostro piccolo supporteremo le iniziative perché siamo consapevoli degli sforzi per raggiungere maggio finale.

 E poi un'idea, così, da tenere in mente e sviluppare: perché non ritrovarci programmare concretizzare una serata/festa il prossimo anno con chi compirà gli anni tondi? Quindi noi del '75, i prossimi dell'85, il '65 e così via... che ne dite gente?



sabato 7 settembre 2024

RITROVARSI UNA SERA A CENA...

  La scuola, si sa, è una grande famiglia dalle lunghe braccia forti, che accoglie e lascia andare a seconda delle esigenze e dei tempi di ognuno, per nuove esperienze e preziosi percorsi. 

 I colleghi nel corso degli anni si cambiano e si sommano, si articolano e si rinnovano, a seconda dell'algoritmo certo, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

 Ogni anno organizziamo un incontro, un ritrovo, un raduno, un evento, un'occasione per rivederci noi che abbiamo gravitato intorno alla Salvo di Faleria, che abbiamo insegnato in quel plesso ai confini della Provincia viterbese, che abbiamo imparato a collaborare e a trovare ogni soluzione.

 E questa sera ci siamo ritrovate in sei al tavolo rettangolare alle fronde degli ulivi e, neanche a farlo apposta, a poche ore dai primi elenchi GPS. 

 Di ruolo, fuori regione, precarie, TFA: ci sosteniamo, ci confidiamo, raccontiamo di mariti, figli, colleghi, nipoti pelosi, progetti di vita come l'acquisto di una casa.

 Nonostante la dieta, il "frittino" ci piace e il "panzarotto" chiama, la bionda fredda e un prosecco d'accompagnamento, però attenzione alle intolleranze.

 Figli, futuro prossimo di corsi e aggiornamenti, tirocinio e colleghi in comune, i progetti europei e i viaggi di istruzione: gli argomenti su cui confrontarci sono tanti. 

 Chiacchieriamo fino a quando non decidiamo di scattare una foto ricordo; non dovrebbe essere complicato, eppure... per fortuna che ci si impegna Chiara!

 Bello, di evasione ma non troppo, per ricordare come abbiamo cominciato e con chi abbiamo percorso un tratto di strada lavorativa.

 Quando avremo più esperienza e meno distrazioni, apriremo una scuola tutta nostra. Dice convinta Eleonora.

 Eleonora, Chiara, Monica, Emanuela e Sara: grazie per aver trovato il tempo e averlo condiviso. Vale doppio.


martedì 27 agosto 2024

E POI GRATTERI IN PIAZZA

  Nicola Gratteri presenta il suo ultimo libro, seduto su una morbida poltrona beige, sembra uno qualunque, vestito in modo ordinario in maniche di camicia. A ricordarci che si tratta invece di un Uomo di Stato che vive sottoscorta con la sua famiglia ci sono uomini dell'ordine di ogni divisa sparsi e anche appostati sui tetti dei palazzi che circondanola piazza centrale del Paesello mio.

 Una risposta di pubblico meravigliosa, le prime tre file di sedie sono riservate, la prima per i ragazzi, gli studenti affiancati da Dirigente e professoressa, giusto.

 L'evento comincia con una precisione oraria che quasi destabilizza, senza fronzoli, poche parole delle autorità e si arriva veloci al nocciolo della questione: indagini intercettazioni pedinamenti e stallo italico. Le nostre Procure soffrono arrancano mentre la criminalità viaggia a velocità sostenuta e attrezzata, siamo fanalino di coda europeo.

 Gratteri parla pacato, spiega in parole povere alla portata dei non addetti ai lavori quanto stanno portando avanti in Italia e in Europa, ma i fronti sono tanti a cominciare dall'Albania, spiega i sequestri di beni mobili, l'uso dei bit coin, la nuova droga americana e tanto altro marcio mondiale.

 Ho atteso in fila ordinata per far firmare la mia copia del libro, assieme a tante altre persone, degno finale di una serata importante.


domenica 25 agosto 2024

FAI CIÒ CHE AMI

  Mancano pochi giorni al mio compleanno, ultimo anno della decade e poi la svolta.

 Ci penso spesso e intensamente al traguardo, alla maturità, alla posizione alta di esperienza e credo proprio di aver raggiunto quel particolare stato di... che mi permetta di parlare senza essere interrotta, esprimere un giudizio serio e non avventato, scrivere con gusto e sensibilità e, soprattutto, diventare una scrittrice famosa, una da interpellare, convocare nei convegni e nelle tavole rotonde, una che scrive pezzi coraggiosi e profondi sui giornali. 

 Invece non è così. No.

 Mi rendo conto passo dopo passo che non posso scrivere quanto realmente sento di un'opera teatrale, di uno spettacolo pubblico, di un comportamento che ritengo scorretto, di un rapporto che si sta incrinando, di un'eleganza sparita, di un'onestà dimenticata, di una persona che ha promesso e mai mantenuto.

 Viviamo in comunità, sotto lo stesso cielo, frequentando stessi posti e luoghi pubblici, teniamo famiglia e i figli non devono pagare le colpe dei genitori, la sincerità non sempre viene premiata, bisogna anche glissare, perdonare, sorvolare, fingere di non aver visto ascoltato letto. 

 Quindi ancora non posso affermare quanto sono rimasta male quel giorno ad ascoltare il messaggio vocale in cui mi si rifiutava l'aiuto chiesto a cuore aperto; quanto ho pianto per essere stata esclusa; quanto ho riflettuto sulla frase che mi è stata recapitata per sbaglio e poi quella persona ha messo una pezza peggiore del foro; quanto ho atteso un invito mai arrivato; quanto mi sono sentita fuori luogo ad ascoltare certe battute meschine e sentenze banali.

 Posso però diventare una persona migliore, ho molta strada da percorrere; posso eclissarmi, in disparte, cercare di sparire dalla vista di alcuni; posso attendere di essere cercata io una buona volta; posso imparare un mestiere; posso immedesimarmi nei libri che leggo e fuggire la quotidianità.

 Potrei anche smettere di scrivere. 

venerdì 23 agosto 2024

HO FALLITO ALLORA!

 Felicità, molto ho già scritto su questo sentimento, sullo stato d'animo particolarmente sovraccarico ed emozionato.
 Uno dei temi più dibattuti e affrontati i  letteratura assieme al suo contrario, infelicità malessere disagio apatia ignavia grigiore.

 Sto leggendo parecchio in questi giorni e inevitabilmente sono stata travolta da tante emozioni e conseguenti riflessioni. 

 Siamo felici oggi, esiste la felicità?

 Salire sulla bilancia e trovare una diminuzione di peso, euforia. 
 Controlli e analisi varie con buoni risultati, gioia infinita.
 Riposo meritato dopo un lavoro impegnativo,  appagamento.
 Famiglia sotto controllo senza troppe liti e diverbi e discussioni dibattiti rinfacciamenti.
 C'è da stare sereni, almeno.

 Eppure.
 Riesco a rovinarmi la giornata, non so voi, ma io riesco benissimo a trovare qualcosa per cui lamentarmi compiangermi struggermi lesionarmi spegnermi.

 Perché non mi basto, perché aspetto dagli altri qualcosa che possa realizzare la mia felicità o almeno lo stare bene?

 È sicuramente vero che dall'esterno l'esistenza altrui risulta ottimale incontro di situazioni piacevoli e risultati positivi. C'è come un'aura di perfezione nelle vite altrui, mentre sul mio personale status ho selezionato tanti rimproveri, pecche, mancanze, inadeguatezze. 

 Sono sbagliata, altrimenti non si spiega.




lunedì 29 luglio 2024

AMICI NEL BOSCO, ALLOCCO

 E da questo mattino nuova avventura, per il quinto anno consecutivo per la mia ragazza diciassettenne: campeggio in quel mondo a parte e allo stesso tempo a portata di camminata che è il Bosco Didattico, alle pendici del Monte Cimino.

 Sono in tredici ad avventurarsi, gruppo variegato per età e storia personale, esperienze e provenienza, tutti accomunati da spirito libero e scorta di curiosità.

 Accolti da Gianfranco e dagli esperti che compongono il gruppo di lavoro che per ventiquattro ore al giorno fino al prossimo venerdì si occuperanno di loro e delle loro esigenze, personali e collettive, a cominciare dal cibo, da prepararsi con sollecitudine.

 Ci siamo riuniti sotto alla pergola, abbiamo ascoltato un breve discorso introduttivo sulle attività con annessa presentazione delle figure professionali che ruoteranno intorno ai nostri figli; "investitura" del partecipante: ad ognuno il suo zainetto arancio contenente anche un borsello di panno e cuoio da agganciare alla cintura in vita, un'azzeccatissima novità. Brindisi al succo vitaminico per me.

 Il bello è stato raccogliere l'entusiasmo, abbracciarsi dopo un anno di distacco, ritrovarli grandi e cresciuti, un poco timidi e riservati alcuni, altri più intraprendenti. Dolci gli operatori, belli carichi delle novità, frizzanti di idee da mettere in pratica, un complimento gentile e azzeccato per tutti.

 Sono al livello più alto ormai, saggeranno le loro conoscenze e capacità per rimanere a pernottare nel bosco con un riparo costruito e montato da loro stessi, contando sulle loro forze idee e risorse.

 Aria di "sfida" e di immersione in natura, per tutti. In foto, ALLOCCO, ricavato dal tronco di un castagno, opera di Marco Ciorba, uno degli esperti del Bosco.

 Buona vita agreste, verde, muschiosa, boschiva, erbacea, legnosa, campestre, georgica, selvaggia, selvatica: Amicizia. 


martedì 23 luglio 2024

RIFLESSIONI DI LUGLIO

  A volte passano giorni senza scrivere alcun articolo, a volte scrivo in modo compulsivo specie se capitano fatti, ascolto sentenze, vivo momenti che scatenano i lobi del cervello mio.

 I social, ormai lo sapete, mi provocano veramente prurito: starei lì a rispondere a tutti per le rime, a quelli che digitano in un modo e si comportano all'opposto, a quelli che mi cercano in privato e mi snobbano in pubblico, a coloro che commentano con vezzeggiativi o superlativi assoluti decisamente fuori luogo.

 Poi ci sono quelli che per forza ti devono spiattellare in faccia quanto soffrono e quanto faticano sul lavoro, rispetto a tanti "fortunati" che invece se la godono; peccato poi che tralascino studi esami concorsi ore e impegni extra sfinimento e crisi esistenziali annessi a certi impieghi, statali per esempio.

 Devo giustificarmi? Dimostrare qualcosa?

 Messaggi e gruppi, gruppi e messaggi: in che rapporto sono? Se scrivi meriti risposta? Se chiedi sarai esaudito? Se domandi verrai apostrofato? Molti tacciono, preferiscono leggere, ma rimanere sulle loro senza esporsi e poi se provi a capire il motivo del loro silenzio, mettono avanti i troppi grattacapi, le giornate fuggitive, lo stress da contatto con persone animali oggetti...e quindi devi tacere, meglio sorvolare.

 Di coloro che vorrebbero condividere un caffè o un tè freddo già ho scritto altrove e più volte, così come di quelli che volevano assolutamente volevano una copia del libello, salvo poi dimenticarsene, quindi sorvolo.

 Non vuole essere un articolo polemico, solo ricordare a chi legge che è cosa buona e giusta far seguire alle parole i fatti, aprire bocca non per dare fiato, pesare e soppesare ogni verbo "divino" perché magari chi vi ascolta o legge quanto riportato in calce, poi ci crede e ci imbastisce un film mentale. O un articolo di blog.

 Scrivetemi. Cercatemi. Confrontiamoci.