Pomeriggio tedioso, nubifragio sull'intera provincia, nebbia, raffiche di vento e freddo, sembra novembre, invece siamo a metà giugno. Pazienza, contro il meteo si può poco o nulla.
Noi invece non abbiamo assaporato la noia, dal momento che siamo stati invitati ad un evento di beneficenza presso la Casa di S. Martino della Juppiter, il cui programma prevedeva uno spettacolo teatrale, animazione organizzata per i più piccoli e cena a buffet. Meraviglioso modo di affrontare il temporale.
Lo spettacolo è iniziato con un certo ritardo per dar modo ai ritardatari fermati dalla pioggia di arrivare e prendere posto nella grande sala adibita a palcoscenico, che per quinte aveva tre pannelli neri, che fungevano da entrata e uscita.
Due bei giovani, bravi attori, e per attrezzatura di scena solo tre grandi cubi di legno, scatole che contenevano gli oggetti di scena.
Lo spettacolo era diviso in atti, con brevi intervalli per permettere il cambio scena o costume, veloce, spigliato, a tratti esilarante e divertente. Protagonisti due becchini, uno il figlio del capo e l'altro un coetaneo insoddisfatto collega alla perenne ricerca del meglio, in amore come nel lavoro. I due si sono scambiati continuamente battute, doppi sensi, fino all'inatteso finale. Il titolo si riferisce alla pratica di incrociare le dita, quando si è "interrogati" e non si vuol rivelare la verità.
Tanti gli applausi in conclusione, di certo meritati per uno spettacolo giovane ed essenziale nell'allestimento, ma con dialoghi serrati e forte coinvolgimento del corpo degli attori.
La cena a buffet infine è andata oltre le più rosee aspettative, abbiamo gustato di tutto, in un tripudio di sapori e colori.
Tutto il ricavato andrà a favore dell'associazione di medici Operazione Mato Grosso, che opera in Perù nella missione di Chambruco.
Nessun commento:
Posta un commento