venerdì 5 febbraio 2016

IL SABATO DEL VILLAGGIO

 Non so se capita anche a voi, ma l'attesa, la paura, l'ansia, la vigilia di alcuni eventi, circostanze, lavoro mi elettrizza, mi sconvolge, non mi lascia dormire sonni tranquilli. Questa settimana, che sta volgendo al termine, mi ha riservato almeno un impegno al giorno, di quelli tosti, da correre su e giù, e per fortuna naturalmente, perché il lavoro non guasta mai, il problema sorge in caso di mancanza, eventualmente.
 Non so se sia ansia da prestazione, timore di non essere all'altezza, incertezza, inadeguatezza, fatto sta che ho affrontato il tutto - e il peggio deve ancora venire - con la paura di essermi dimenticata qualcosa e/o qualcuno, per fortuna che i figli sono abbastanza grandi da ricordare le direttive dalla sera prima, autonomi fino ad un certo punto.
 Comunque ho sperimentato che l'impatto è il momento peggiore, una volta rotto il ghiaccio poi tutto scivola via e soprattutto ho capito che non sempre chi ostenta sicurezza, spavalderia e conoscenza alla fine abbia la soluzione ai giochi, anzi, alcuni ne capiscono tanto quanto me o anche meno.
 Almeno ammetto le mie mancanze, chiedo aiuto e ancora nessuno me lo ha negato, parola di supplente.


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