Ieri festa e festeggiamenti, oggi riflessioni connesse.
Abbiamo passato una bella serata, ci siamo guardate tutte sorridenti, spensierate con le battute più o meno pronte sui figli e il marito/compagno/ex.
Perché sembra ancora che la donna per ritagliarsi qualche ora spensierata debba comunque giustificarsi del fatto che non ha al seguito la prole, che sta rilassata se nessuno le tira la camicia.
Intanto avevo trascorso parte del pomeriggio a fianco del mio erede, che si è prestato ad aiutarmi nella costruzione di una presentazione in power point, per il corso di formazione. Pane quotidiano per lui, scoglio scivoloso per me: abbiamo scelto le immagini, aggiustato lo sfondo e il carattere delle scritte, abbiamo realizzato un buon prodotto, a mio parere. La sua considerazione finale ha riguardato la mia reazione gioia di battere le mani e mugolii vari, come esagerata, "da vecchia", troppo partecipata insomma.
Donne: non vedono l'ora di crescere, di trasformarsi, di apparire più grandi, assomigliare a qualcuna cool fashion in... per poi indossare smaltare pettinare fotografarsi?
Figli: se li hai, non li hai, quanti ne hai, il mondo ti giudicherà comunque?
Le donne riescono ad essere se stesse, ad accertarsi e ad essere accettate nei difetti, con le peculiarità, nel passare del tempo, con qualche chilo in più e le smagliature, senza trucchi, con le passioni e i passatempi che le contraddistinguono?
Pensiamoci, non è per niente facile essere donna.
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