Sabato mattina, a caccia di un distributore che permetta un risparmio di 4 centesimi al litro. Tutto aumenta, dai beni essenziali alle bollette: è ora di armarsi di astuzia, intelligenza, sì insomma l'italica arte di arrangiarsi per sopravvivere, tirare a campare, superare anche questa.
Non credo che due anni dopo sia il caso di affacciarsi ai balconi, di aprire le portiere della macchina in cortile e sparare musica a palla per far ballare e distrarre nonna. Non possiamo neanche incamerare lievito di birra: il pane cotto al forno elettrico di casa ci costerebbe il triplo. Meglio la dieta: ecco già una prima soluzione, razionare e pesare a pranzo e a cena.
Proporrei anche cibo crudo, sott'olio o aceto, verdure a km zero. Macchina al parcheggio, ferma, non rimaniamo sul balcone, noooo. Però non ci possiamo allontanare più di tanto, a meno che non possediamo la bici, il monopattino, i pattini. Sempre attuale la gara podistica, la maratona, la staffetta: per la spesa potrei anche dislocare i miei coinquilini lungo il tragitto e passarcela.
Taglio delle spese: a letto al calare delle tenebre, sotto le coperte, niente riscaldamento, potremmo anche restare sul balcone assolato come le lucertole. Però sto balcone.
Altra soluzione, andare a trovare la nonna che sgancia sempre qualche spicciolo di mancia. Ah dimenticavo, la pensione di nonna è rimasta invariata benché tutto intorno sia cresciuto come nel Paese delle Meraviglie. Ma noi non siamo Alice.
Che brutto risveglio, che brutta ripresa, che brutto piano di resilienza. Ma poi, che è sta resilienza in economia?
Eppure le notizie dalla Spagna di mia sorella non sono così tragiche, mentre noi stiamo valutando di trovare un secondo/terzo lavoro, per pagare mutuo di casa, accise, rate varie e compagnia bella.
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