domenica 13 novembre 2016

DESOLAMENTO

 Non mi piace passeggiare per una città fantasma, non mi piace vedere un centro storico abbandonato, non mi piace fotografare l'incuria e l'abbandono, ma questo pomeriggio non ho potuto fare a meno di rattristarmi attraversando una delle strade principali di ingresso al centro storico del nostro capoluogo.
 Certo, di domenica pomeriggio sul presto che pretendi? Non certo negozietti aperti e scintillanti, ma il problema serio è che la metà dei locali è abbandonata, sporca e serrata, uno spettacolo che fa riflettere. Non colpevolizzo i grandi centri commerciali periferici, caldi, comodi e accoglienti, luccicosi, dolci e a buon prezzo (finto): qui si tratta proprio di un'arteria urbana dimenticata dagli scambi, dagli affari e dagli stessi residenti.
 Ci sono attività in fermento, si allestiscono vetrine natalizie: palle bianche pendenti, lucine e finta neve/ovatta bianca, meglio di niente, peccato poi che i bar siano vuoti e che un enorme teschio disegnato sulla porta di una studio di tatuaggi guardi i passanti in modo diabolico...
 Spero che presto si risolva la crisi, si riqualifichi il centro, si finanzino giovani imprenditori con mille idee da mettere in campo, si puliscano canali e discendenti da piante e piccionacci, che non è proprio un belvedere.
 La situazione dei centri storici è simile un po' dappertutto nella nostra terra, ammettiamolo pure senza vergognarci che non siamo proprio un popolo ospitale e aperto ai visitatori e ai soldi dei turisti.
 Piccolo spiraglio, il nuovissimo ufficio turistico, quasi futuristico con le sue luci colorate e la piscinetta dentro/fuori, peccato che di giorno passi quasi inosservato, se non fosse per la struttura in vetro ancora candida e quasi immacolata.
 Abbiamo grandi margini di miglioramento, ne sono più che sicura.









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