Allora, ragioniamo della sensazione a pelle, del sentimento sopito, del sesto senso... E tutto quel che vi viene in mente in fatto di sintonia con una persona.
È da questa mattina che rifletto su come mi vedono gli altri, come mi pongo, come risulto e come potrebbero giudicarmi: possibile? Ci poniamo agli altri di riflesso, come loro si parano davanti a noi. Se ci sfiora l'idea di un'antipatia, saremo sulle difensive, se avremo un bel sorriso anche il nostro corpo risulterà disteso. Sempre sotto giudizio, con il pallino di raccogliere una bella figura, con l'idea di accattivarsi gli altri. Se allora temiamo l'occhio clinico dell'interlocutore, sarà la fine?
Perché l'occupare un piatto della bilancia non è mai semplice, anche il migliore dei propositi crolla per lo scuotimento nervoso, la stanchezza, il disturbo che si respira...
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