Scrivo queste poche righe sapendo di risultare antipatica a molti, ma tant'è ne possiamo parlare e discutere: questa la mia posizione, aspetto di leggere o ascoltare la vostra, civil-mente.
Venerdì mattina al paesello, piazza centrale soffocata dal traffico del giorno del mercato, ma soprattutto dal parcheggio selvaggio del "unmomentochefacciopresto" "unattimoinfarmacia" "solouncaffèalvolo" "aspettounamico"...
Sono con mia figlia in un negozio, si sente il fischietto della polizia municipale e si scatena l'improperio del commerciante, parolacce al seguito: la piazza però magicamente si sgombera, si libera, si ripulisce di automobili accostate, parcheggiate, lasciate e qualcuno al volo si avvicina al parchimetro; smarrimento mio per la "delicatezza" degli apprezzamenti e la solerzia dei paganti, per non dire del minore che ascolta e immagazzina i discorsi degli adulti.
Il tutto nel giorno dei post social alla memoria, al coraggio, alla disperazione del carabiniere morto in servizio.
Le forze dell'ordine - tutte le forze dell'ordine, quando vanno considerate con rispetto?
Chi giornalmente affronta il proprio lavoro qualsiasi esso sia di servizio allo Stato e alla comunità, chi porta avanti l'impegno e fa rispettare le regole, tutte e bene, non solo agli antipatici, agli stranieri, ai nemici, agli ambulanti, ai malviventi, ai ladri, ai delinquenti, ma a tutti che sia il posto per disabili, la passerella per scendere dal marciapiede o altro più grave cosa deve aspettarsi dai comuni cittadini?
Insulti - prese in giro - imprecazioni - falsi sorrisi?
Poi al momento del sacrificio estremo, tutti solidali, arrabbiati, indignati, offesi, social però, mah...
sabato 27 luglio 2019
martedì 23 luglio 2019
DI REGOLE E LEGGI NON SCRITTE
Questo il punto, la questione su cui mi arrovello da qualche giorno: bisogna sottolineare, evidenziare, urlare le regole e il giusto comportamento o si può anche sperare in un comportamento corretto di buon senso? E ciò riguarda i giovani - compresi i miei figli - e i meno giovani, gli adulti che dovrebbero incarnare il famoso esempio, il comportamento di vita.
Il cartello in foto, ad esempio, mi ha lasciata basita: possibile che si debbano esporre certe raccomandazioni? Non è assolutamente scontato che le fatte del proprio animale da compagnia vadano anche raccolte dal solerte proprietario canino? No, evidentemente al paesello no.
Se esco di casa e trovo il ricordino, se passeggio per strada e devo stare attenta a dove mettere i piedi, se il passeggino o il carrozzino dei bimbi, le carrozzelle dei disabili, i bastoni e le stampelle di chi fatica a deambulare incontrano certe difficoltà, di chi è la colpa, a chi chiedo di ravvedersi?
Alzarsi e lasciare il posto sui mezzi pubblici, in una sala ad una persona adulta, più grande o stanca deve venir messo per iscritto o urlato al microfono o basta il buon senso e l'educazione impartita in famiglia, a scuola, in parrocchia...
Vogliamo parlare del parcheggio selvaggio? Definiamo tale pratica la comune usanza di lasciare/abbandonare il proprio automezzo dove capiti, dove serva, dove dà fastidio: serve il vigile a ricordare di spostare, seguire il codice e rispettare il tutto o occorre sentirsi furbi e sperare che il controllo non avvenga? Ieri in fila dal dottore, un giovane ha atteso che passasse l'ausiliare del traffico per uscire dalla sala, correre e pagare la sosta dell'auto già posizionata: ma non si parcheggia, si paga il biglietto e si procede con la propria vita?
E vogliamo parlare dei compiti fatti dal "secchione" richiesti/passati/fotografati/scambiati via social? Meglio di no.
Rimanendo nell'edificio scolastico, deve arringare la folla la fiduciaria sul rispetto dei servizi igienici, sulla pulizia, sull'uso adeguato della carta igienica o i nostri dolcissimi pargoli si credono immuni e liberi di sfogo?
Se volete continuate voi l'elenco, cercando una piccola soluzione.
Il cartello in foto, ad esempio, mi ha lasciata basita: possibile che si debbano esporre certe raccomandazioni? Non è assolutamente scontato che le fatte del proprio animale da compagnia vadano anche raccolte dal solerte proprietario canino? No, evidentemente al paesello no.
Se esco di casa e trovo il ricordino, se passeggio per strada e devo stare attenta a dove mettere i piedi, se il passeggino o il carrozzino dei bimbi, le carrozzelle dei disabili, i bastoni e le stampelle di chi fatica a deambulare incontrano certe difficoltà, di chi è la colpa, a chi chiedo di ravvedersi?
Alzarsi e lasciare il posto sui mezzi pubblici, in una sala ad una persona adulta, più grande o stanca deve venir messo per iscritto o urlato al microfono o basta il buon senso e l'educazione impartita in famiglia, a scuola, in parrocchia...
Vogliamo parlare del parcheggio selvaggio? Definiamo tale pratica la comune usanza di lasciare/abbandonare il proprio automezzo dove capiti, dove serva, dove dà fastidio: serve il vigile a ricordare di spostare, seguire il codice e rispettare il tutto o occorre sentirsi furbi e sperare che il controllo non avvenga? Ieri in fila dal dottore, un giovane ha atteso che passasse l'ausiliare del traffico per uscire dalla sala, correre e pagare la sosta dell'auto già posizionata: ma non si parcheggia, si paga il biglietto e si procede con la propria vita?
E vogliamo parlare dei compiti fatti dal "secchione" richiesti/passati/fotografati/scambiati via social? Meglio di no.
Rimanendo nell'edificio scolastico, deve arringare la folla la fiduciaria sul rispetto dei servizi igienici, sulla pulizia, sull'uso adeguato della carta igienica o i nostri dolcissimi pargoli si credono immuni e liberi di sfogo?
Se volete continuate voi l'elenco, cercando una piccola soluzione.
domenica 21 luglio 2019
DI NOTTE, BASSANO E LA LUNA
Sabato sera, omaggio alla luna e a Bassano in Teverina guidati da Marco Loperfido.
È la passeggiata organizzata da quattro associazioni del territorio alla scoperta del borgo antico e del verde che lo circonda, in notturna con le fiaccole, la luna e le parole.
Si cammina, in gruppo per i vicoli, lungo la strada sterrata che porta ad un'enorme pestarola, si gira per le stradine del centro - dove si allestisce il presepe vivente per le festività - per arrivare ad un piccolo "teatro" all'aperto, sedili di pietra e palazzi privati come quinte scenografiche, per assistere ad uno spettacolo di una compagnia sarda.
La partecipazione richiede un'offerta libera, siamo in tanti - c'è anche qualche compaesano - si parte dal parcheggio per arrivare alla prima tappa: l'associazione della signora Tosca, con le idee artigianali delle sue amiche. Si legge Giacomo Leopardi e non poteva essere altrimenti, per cominciare Alla luna.
Poi via via le altre tappe, con tema allunaggio - nel cinquantesimo - i limiti umani, la paura dell'ignoto, i nuovi traguardi, ma anche il bosco e lo spazio umano, dal fuori al dentro.
Passeggiare nel buio dovrebbe essere un'attività praticata più spesso per raccogliere le idee, per apprezzare i limiti, per sentirsi solo con le proprie forze: troppi diversivi, troppi stimoli nel mondo di giorno per apprezzare il particolare e il momentaneo.
Alla fine delle fatiche culturali, si ritemprano i corpi e le menti con tanti sfiziosi assaggi di dolci preparati dalle organizzatrici, una vera delizia.
Bravi i lettori, ma anche i due attori che sulla scena hanno portato la paura moderna, della nostra società: la solitudine, in un mondo tecnologico e organizzato nei minimi dettagli, in cui ogni desiderio viene realizzato ancor prima di essere espresso, ognuno vive giorno dopo giorno convinto di non aver bisogno di nulla, fino a quando gli istinti primordiali e i vizi sopiti non riaffiorano.
H. D. Thoreau
“Vorrei spendere due parole in favore della Natura, del’assoluta libertà e dello stato selvaggio, contrapposti a una libertà e una cultura puramente civili; vorrei considerare l’uomo come abitatore della natura, come sua parte integrante, e non come membro della società. Desidero fare un’affermazione estrema, e per questo sarò enfatico: la civiltà ha fin troppi paladini; il pastore, il comitato scolastico e ciascuno di voi potrà assumersi questo compito”.
http://www.eventiesagre.it/Da+Visitare_Borghi/21177842_Passeggiata+Al+Chiaro+Di+Luna+A+Bassano+In+Teverina.html
È la passeggiata organizzata da quattro associazioni del territorio alla scoperta del borgo antico e del verde che lo circonda, in notturna con le fiaccole, la luna e le parole.
Si cammina, in gruppo per i vicoli, lungo la strada sterrata che porta ad un'enorme pestarola, si gira per le stradine del centro - dove si allestisce il presepe vivente per le festività - per arrivare ad un piccolo "teatro" all'aperto, sedili di pietra e palazzi privati come quinte scenografiche, per assistere ad uno spettacolo di una compagnia sarda.
La partecipazione richiede un'offerta libera, siamo in tanti - c'è anche qualche compaesano - si parte dal parcheggio per arrivare alla prima tappa: l'associazione della signora Tosca, con le idee artigianali delle sue amiche. Si legge Giacomo Leopardi e non poteva essere altrimenti, per cominciare Alla luna.
Poi via via le altre tappe, con tema allunaggio - nel cinquantesimo - i limiti umani, la paura dell'ignoto, i nuovi traguardi, ma anche il bosco e lo spazio umano, dal fuori al dentro.
Passeggiare nel buio dovrebbe essere un'attività praticata più spesso per raccogliere le idee, per apprezzare i limiti, per sentirsi solo con le proprie forze: troppi diversivi, troppi stimoli nel mondo di giorno per apprezzare il particolare e il momentaneo.
Alla fine delle fatiche culturali, si ritemprano i corpi e le menti con tanti sfiziosi assaggi di dolci preparati dalle organizzatrici, una vera delizia.
Bravi i lettori, ma anche i due attori che sulla scena hanno portato la paura moderna, della nostra società: la solitudine, in un mondo tecnologico e organizzato nei minimi dettagli, in cui ogni desiderio viene realizzato ancor prima di essere espresso, ognuno vive giorno dopo giorno convinto di non aver bisogno di nulla, fino a quando gli istinti primordiali e i vizi sopiti non riaffiorano.
H. D. Thoreau
“Vorrei spendere due parole in favore della Natura, del’assoluta libertà e dello stato selvaggio, contrapposti a una libertà e una cultura puramente civili; vorrei considerare l’uomo come abitatore della natura, come sua parte integrante, e non come membro della società. Desidero fare un’affermazione estrema, e per questo sarò enfatico: la civiltà ha fin troppi paladini; il pastore, il comitato scolastico e ciascuno di voi potrà assumersi questo compito”.
http://www.eventiesagre.it/Da+Visitare_Borghi/21177842_Passeggiata+Al+Chiaro+Di+Luna+A+Bassano+In+Teverina.html
sabato 20 luglio 2019
QUANDO SUONA L'AMORE
Venerdì sera al Chiostro del Comune.
L'occasione è di quelle importanti: due concittadine, artiste, amiche hanno deciso di presentare il libro che hanno scritto ed illustrato, per me un grande onore: La notina Fa (e) l'amore.
Concetta con gli acquerelli e Paola con le parole hanno realizzato un libro per bambini di una delicatezza speciale, dal messaggio profondo anche per gli adulti, per riflettere della solitudine, del silenzio del cuore e dell'importanza di ascoltare ed ascoltarsi.
Pubblico molto numeroso, tanti gli amici intervenuti, grande l'appoggio e i sorrisi di incoraggiamento: noi tre in piedi e alla nostra destra la Banda Musicale, capitanata dal maestro Gorello, ad accompagnare le parole e le immagini, gli spunti per conoscere meglio le protagoniste e spiegare ai presenti come nasce un libro, quali pensieri esplodono per costruire una storia e trasmettere un messaggio.
Un po' come suonare uno strumento musicale, con dedizione, con impegno per conferire il suono, per lasciar vibrare di emozioni chi ascolta, chi capta, chi si rispecchia nella vicenda, nella musica, nella storia.
Un libro che va letto e commentato; ognuno troverà la propria strada, il proprio percorso: ascoltare gli altri, seguire l'istinto, rivolgersi alla Luna, scrutare le stelle: da dove proviene il suono? Dove devo rivolgere le mie forze?
Una serata splendida, per le persone che sono intervenute, per l'appoggio dei ragazzi della banda e non solo, per la sinergia da più parti: quando sul particolare prevale la comunità, l'aiuto di tante forze per raggiungere un obiettivo, marciare tutti nella stessa direzione per la Cultura, per parlare di passione che sia letteratura, musica, arte, per far conoscere le capacità di alcuni concittadini, per guardare alla Luna da un'angolazione diversa, ma non meno importante.
E poi, vogliamo parlare delle crostate offerte da Bernardetta e dalla sua associazione?
Che capitino più spesso certi eventi, che si colgano ancora le occasioni di scambio e reciproco apprezzamento.
E CI SIAMO EMOZIONATI, TANTO
Ultimo giorno dei campi estivi - grest della parrocchia, ci si incontra al convento dei Padri Passionisti di San Paolo della Croce a Sant'Eutizio alle 17:00, più o meno: la maggior parte dei bimbi indossa jeans e maglietta bianca, alcuni gli abiti di scena e poi ci sono tutti gli animatori, sorridenti ad accoglierci.
Padre Aldo dal palcoscenico saluta e ringrazia tutti i presenti, ma soprattutto i bambini che hanno frequentato assiduamente ed hanno lavorato sulle emozioni. Tema dell'incontro, infatti, si tratta dei sentimenti e degli stati d'animo con cui conviviamo e combattiamo ogni giorno.
I più grandi interpretano le emozioni, gioia rabbia, nausea, paura... e recitano sicuri e spigliati davanti alla platea, attenta e cellulare-munita: i genitori già all'entrata del trenino dei bimbi lacrimano, quando vedono il cucciolo di casa sul palco che balla a ritmo si sciolgono in lacrime dolci.
Grandi, piccoli e piccolissimi: il bello sta nel vedere questa grande famiglia capitanata da padre Aldo e supportata dagli animatori muoversi, giocare, ballare, salutarsi in perfetta armonia.
Padre Aldo uno di noi: la bellezza della vita, la gioia del volersi bene e del fare del bene, l'aiuto reciproco; sono tanti i temi affrontati nelle attività in parrocchia perché il sorriso degli altri è la nostra ricompensa, chi può offrire deve offrire.
E la nostra diocesi ospita anche dei bambini meno fortunati, persone che cercano un po' di pace, di tranquillità, di silenzio; insomma la normalità che a volte a noi sta stretta per la popolazione del Sahara Occidentale è un'utopia, un paese lontano da cui sono stati cacciati per non rientrare più.
Quello che gli usi e i costumi potrebbero allontanare o estraniare, la musica avvicina e arricchisce: i bambini cantano, battono le mani a ritmo, si abbracciano e ridono, bello vederli così tranquilli, spensierati.
Mentre gli adulti erigono barriere, innalzano muri e stentano a comprendersi, pur aspirando tutti allo stesso fine, i bambini si guardano e si capiscono.
Dalla scatola Lorenzo estrae i cartoncini colorati delle emozioni, gli amichetti gli saltellano intorno; quando arriva il momento di ballare, tutti si scatenano e poi c'è la merenda, immancabile!
Lacrima delle mamme soddisfazione dei piccoli, stanchezza degli animatori ma sempre con il sorriso...
https://www.assemblea.emr.it/saharawi/questione-saharawi
Padre Aldo dal palcoscenico saluta e ringrazia tutti i presenti, ma soprattutto i bambini che hanno frequentato assiduamente ed hanno lavorato sulle emozioni. Tema dell'incontro, infatti, si tratta dei sentimenti e degli stati d'animo con cui conviviamo e combattiamo ogni giorno.
I più grandi interpretano le emozioni, gioia rabbia, nausea, paura... e recitano sicuri e spigliati davanti alla platea, attenta e cellulare-munita: i genitori già all'entrata del trenino dei bimbi lacrimano, quando vedono il cucciolo di casa sul palco che balla a ritmo si sciolgono in lacrime dolci.
Grandi, piccoli e piccolissimi: il bello sta nel vedere questa grande famiglia capitanata da padre Aldo e supportata dagli animatori muoversi, giocare, ballare, salutarsi in perfetta armonia.
Padre Aldo uno di noi: la bellezza della vita, la gioia del volersi bene e del fare del bene, l'aiuto reciproco; sono tanti i temi affrontati nelle attività in parrocchia perché il sorriso degli altri è la nostra ricompensa, chi può offrire deve offrire.
E la nostra diocesi ospita anche dei bambini meno fortunati, persone che cercano un po' di pace, di tranquillità, di silenzio; insomma la normalità che a volte a noi sta stretta per la popolazione del Sahara Occidentale è un'utopia, un paese lontano da cui sono stati cacciati per non rientrare più.
Quello che gli usi e i costumi potrebbero allontanare o estraniare, la musica avvicina e arricchisce: i bambini cantano, battono le mani a ritmo, si abbracciano e ridono, bello vederli così tranquilli, spensierati.
Mentre gli adulti erigono barriere, innalzano muri e stentano a comprendersi, pur aspirando tutti allo stesso fine, i bambini si guardano e si capiscono.
Dalla scatola Lorenzo estrae i cartoncini colorati delle emozioni, gli amichetti gli saltellano intorno; quando arriva il momento di ballare, tutti si scatenano e poi c'è la merenda, immancabile!
Lacrima delle mamme soddisfazione dei piccoli, stanchezza degli animatori ma sempre con il sorriso...
https://www.assemblea.emr.it/saharawi/questione-saharawi
giovedì 18 luglio 2019
CONTESTO SCUOLA - CONTESTO LA SCUOLA
E permettetemi un articolo riguardante l'universo scolastico, gli alunni e il sapere.
Da tempo ormai gira la notizia di un prossimo concorso per coloro che aspirano a diventare insegnanti: non ho ancora deciso bene cosa farò da grande, intanto però comincio a documentarmi lenta lenta e ascolto, leggo, sfoglio qualcosa elaborato con parole grosse, importanti, concetti chiave e competenze, progettazione e unità didattiche.
Poi vengono resi noti i risultati INVALSI, cioè i risultati di quei test nazionali somministrati a determinati classi su tutto il territorio nazionale, che rilanciano la fotografia pessima, ma si dovrebbe usare un aggettivo più duro, della situazione dei nostri studenti.
E allora fiumi di inchiostro, link, pensieri parole opere e omissioni di ogni addetto ai lavori.
È evidente la disparità Nord - Sud del Paese, ma non solo; comunque i nostri ragazzi leggono e non capiscono, leggono e non riescono a riassumere, leggono e non memorizzano, qualsiasi testo.
E ricordiamoci che si tratta della lingua madre, se non capisco l'italiano, se non conosco le parole usate, se incontro termini che non comprendo in una qualsiasi materia, come potrò risolvere un problema, spiegare una legge fisica, riprodurre un esperimento, seguire le istruzioni per montare uno strumento, soprattutto come riuscirò a farmi capire dagli altri?
Allora, mi chiedo, la scuola, cosa fa la scuola?
Insegnare è una missione, un ripiego, un'alternativa, un rifugium peccatorum... Ed io ne sono all'altezza?
https://www.tpi.it/2019/07/10/risultati-invalsi-2019/
Da tempo ormai gira la notizia di un prossimo concorso per coloro che aspirano a diventare insegnanti: non ho ancora deciso bene cosa farò da grande, intanto però comincio a documentarmi lenta lenta e ascolto, leggo, sfoglio qualcosa elaborato con parole grosse, importanti, concetti chiave e competenze, progettazione e unità didattiche.
Poi vengono resi noti i risultati INVALSI, cioè i risultati di quei test nazionali somministrati a determinati classi su tutto il territorio nazionale, che rilanciano la fotografia pessima, ma si dovrebbe usare un aggettivo più duro, della situazione dei nostri studenti.
E allora fiumi di inchiostro, link, pensieri parole opere e omissioni di ogni addetto ai lavori.
È evidente la disparità Nord - Sud del Paese, ma non solo; comunque i nostri ragazzi leggono e non capiscono, leggono e non riescono a riassumere, leggono e non memorizzano, qualsiasi testo.
E ricordiamoci che si tratta della lingua madre, se non capisco l'italiano, se non conosco le parole usate, se incontro termini che non comprendo in una qualsiasi materia, come potrò risolvere un problema, spiegare una legge fisica, riprodurre un esperimento, seguire le istruzioni per montare uno strumento, soprattutto come riuscirò a farmi capire dagli altri?
Allora, mi chiedo, la scuola, cosa fa la scuola?
Insegnare è una missione, un ripiego, un'alternativa, un rifugium peccatorum... Ed io ne sono all'altezza?
https://www.tpi.it/2019/07/10/risultati-invalsi-2019/
Questo scrive Anna Oleverio Ferraris:
Complessivamente, alla fine delle scuole superiori uno studente su tre non ha un rendimento in italiano sufficiente e in matematica solo il 58,3% raggiunge un livello soddisfacente. Di fronte a un testo di normale complessità molti ragazzi non comprendono il significato di ciò che leggono. Le cause? Più d'una, ovviamente. Non tutte le nostre scuole raggiungono il livello auspicato e la politica scolastica nel nostro Paese continua a essere carente rispetto ad altri paesi europei. I risultati alle prove Invalsi erano dunque prevedibili. In più molti ragazzi crescono oggi in contesti che non sono formativi. Da un lato un uso sconsiderato delle tecnologie che favorisce la superficialità e scoraggia l'approfondimento. Dall'altro genitori che danno scarsa importanza alla formazione culturale dei figli. Non considerano che parte del capitale culturale lo si acquisisce per "osmosi" in famiglia e nel proprio ambiente di vita: in maniera informale nei dialoghi, nelle discussioni, nelle letture di libri e giornali, nella visione di film di qualità, nei viaggi, nelle visite ai musei ecc. non certo esponendo i figli fin da piccolissimi ai programmi trash della tv o dando loro dei giochini ripetitivi per tenerli tranquilli. Ecco allora la necessità di far comprendere a questi genitori che la cultura apre le menti, sviluppa la sensibilità, promuove il pensiero critico, aiuta a capire il mondo e che la povertà educativa crea disuguaglianze sempre più forti tra famiglia e famiglia, tra contesto e contesto, tra territorio e territorio. Lo possono fare gli insegnanti, gli assessori alla cultura, gli educatori in genere, ma anche i mass media potrebbero dare un contributo se recuperassero quella che un tempo rivendicavano come la loro "mission educativa".
mercoledì 17 luglio 2019
APPUNTAMENTI IMPERDIBILI, BIMBI ATTENTI!
Vi riassumo in questo articolo, in poche succose righe, gli appuntamenti da non perdere, gli incontri a cui proprio non potete mancare; quindi memorizzate, prendete nota, un asterisco sul calendario, un nodo al fazzoletto di nonno, scegliete voi il modo più sicuro per non dimenticare questi momenti di aggregazione, lettura, gioco, sorrisi.
Sono appuntamenti che molti già conoscono, frequentano, divulgano, condividono e vivono intensamente; ci sono amichetti di lettura inseparabili, spassosi, divertenti, mai musoni che attendono con trepidazione gli incontri; quindi invitiamo tutti a provare la lettura ad alta voce, siano i benvenuti i nuovi compagni di viaggio e immaginazione, si faccia spazio sulla panchina o sul divanetto a chi non ha mai "ficcato il muso" nelle questioni letterarie.
Leggere insieme, condividere parole di emozioni, sfogliare un libro di figure, ridere di parole a caso, dei difetti fisici, delle parolacce; confrontarsi con i protagonisti delle storie, fare il tifo per il lupo almeno una volta, scegliere il personaggio preferito, con la lettura si può!
Allora si tratta di ben tre appuntamenti, diversi tra loro, ma accomunati dalla pagine illustrate, dalle storie raccontate e dai bambini uniti in cerchio ad ascoltare...
Sono appuntamenti che molti già conoscono, frequentano, divulgano, condividono e vivono intensamente; ci sono amichetti di lettura inseparabili, spassosi, divertenti, mai musoni che attendono con trepidazione gli incontri; quindi invitiamo tutti a provare la lettura ad alta voce, siano i benvenuti i nuovi compagni di viaggio e immaginazione, si faccia spazio sulla panchina o sul divanetto a chi non ha mai "ficcato il muso" nelle questioni letterarie.
Leggere insieme, condividere parole di emozioni, sfogliare un libro di figure, ridere di parole a caso, dei difetti fisici, delle parolacce; confrontarsi con i protagonisti delle storie, fare il tifo per il lupo almeno una volta, scegliere il personaggio preferito, con la lettura si può!
Allora si tratta di ben tre appuntamenti, diversi tra loro, ma accomunati dalla pagine illustrate, dalle storie raccontate e dai bambini uniti in cerchio ad ascoltare...
- Venerdì 19 luglio, ore 21:30, al Chiostro del Comune di Soriano nel Cimino, presentazione del libro: LA NOTINA FA (E) L'AMORE, saranno presenti l'autrice e l'illustratrice, Paola Sanna e Concetta Cappelletti, con la partecipazione della Banda Comunale di Soriano.
- Martedì 23 luglio, appuntamento settimanale presso la Biblioteca Comunale di Soriano nel Cimino con la lettura ad alta voce; appuntamento libero, gratuito, aperto a tutti.
- Giovedì 25 luglio, ore 17:30 presso l'agriturismo di Beppe e Letizia, letture alla lavanda e laboratorio di cucina, per preparare biscottini irresistibili - evento a pagamento.
Sono tre occasioni ottime per non annoiarsi, per conoscere, per assaggiare - chiedete qualsiasi chiarimento, ma non mancate!
QUELLI DI CAMPITELLO
L'appuntamento al parcheggio del campo sportivo: belli, pimpanti, capelli fatti, sorriso della libertà; in viaggio con la spensieratezza della gioventù, alle spalle le imprese scolastiche e gli impegni di studio, pronti per immergersi fino a domenica nel verde della montagna di Campitello.
È il terzo anno consecutivo che viene scelta questa località del Molise, forte l'adesione e l'entusiasmo: silenzio, tranquillità, fresco per concentrarsi e riflettere, liberarsi dalla quotidianità e dalla tecnologia, sì perché i ragazzi saranno "liberi" da cellulari e aggeggi durante il giorno proprio per ascoltare ed ascoltarsi, parlare e confrontarsi.
Il viaggio è il termine di un percorso che vede impegnati i nostri figli per tutto il periodo invernale, con incontri settimanali di venerdì sera con i loro catechisti, persone speciali che li conoscono bene, li sanno guidare e spiegano loro un modo di guardare la vita, di affrontare la vita: uno dei modi, di leggere la vita, con la Bibbia in valigia.
Un'esperienza per farli crescere un poco, lontani dalle coccole dei genitori, impegnati a destreggiarsi da soli, cercheranno di "far casino comunque" nelle camere, la notte, con gli amici di sempre, i loro coetanei.
Un grazie allora a chi ha organizzato il tutto, ha pensato al modo di coinvolgerli e divertirli; sono tanti, genitori anch'essi e alcuni anche nonni, ragazzi animatori e diaconi, tutti capeggiati da don Enzo.
https://www.facebook.com/campitellomatese/
martedì 16 luglio 2019
NELLA CAMPAGNA DELLA FORNACCHIA, UNA CHIESETTA
Non a caso, oggi 16 luglio, è stata inaugurata la chiesetta della Madonna del Carmelo o del Carmine dopo il restauro, in quel della frazione di Soriano chiamato La Fornacchia.
Appuntamento ore 17:00 in loco: troviamo tante auto lungo la strada sterrata che porta al gioiello rurale ristrutturato grazie ad una consistente somma di denaro donata da un privato per il rifacimento del tetto e all'interessamento di un gruppo di concittadini che hanno a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio storico-artistico, oltre che sacro.
Bene, ci siamo: la banda si posiziona davanti all'ingresso, all'ombra di alberi frondosi, mentre Maurizio con la pianola e il coro della chiesa di Sant'Agostino sono alla sinistra dell'ingresso: non è possibile entrare perché i posti a sedere sono pochi e tutti occupati, la maggior parte dei fedeli sta fuori.
Presenza importante quella di Valentino D'Arcangeli che, con i suoi studi e le ricerche sul territorio, ha permesso l'elaborazione di un volantino completo di notizie e indicazioni, che viene distribuito ad ogni presente.
Saluti del maestro Eutiziangelo, piccolo resoconto dell'intervento e celebrazione della messa da parte di padre Valdo con accompagnamento; semplice ma efficace come sempre il parroco che spiega nei particolari la devozione per Elia in Oriente e tutti i simboli della Madonna del Carmelo, partendo dalle indicazioni geografiche.
In ultimo - e non poteva mancare - un gustoso rinfresco offerto dagli abitanti e dai volontari, tutto buono, ma una menzione speciale va alle albicocche fresche, mangiate di gusto anche dai bambini.
Un ottimo pomeriggio di aggregazione e di unione delle forze; sarebbe bello riuscire a valorizzare anche quella porzione del nostro territorio rurale con escursioni, passeggiate, giochi all'aria aperta per i piccoli, giornate nella natura, scampagnate e - mi suggeriva Franco - magari un pellegrinaggio a piedi, una processione o qualcosa del genere che coinvolgesse la popolazione tutta almeno un giorno all'anno.
https://www.papaboys.org/il-santo-di-oggi-16-luglio-2019-beata-vergine-maria-del-monte-carmelo/
Appuntamento ore 17:00 in loco: troviamo tante auto lungo la strada sterrata che porta al gioiello rurale ristrutturato grazie ad una consistente somma di denaro donata da un privato per il rifacimento del tetto e all'interessamento di un gruppo di concittadini che hanno a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio storico-artistico, oltre che sacro.
Bene, ci siamo: la banda si posiziona davanti all'ingresso, all'ombra di alberi frondosi, mentre Maurizio con la pianola e il coro della chiesa di Sant'Agostino sono alla sinistra dell'ingresso: non è possibile entrare perché i posti a sedere sono pochi e tutti occupati, la maggior parte dei fedeli sta fuori.
Presenza importante quella di Valentino D'Arcangeli che, con i suoi studi e le ricerche sul territorio, ha permesso l'elaborazione di un volantino completo di notizie e indicazioni, che viene distribuito ad ogni presente.
Saluti del maestro Eutiziangelo, piccolo resoconto dell'intervento e celebrazione della messa da parte di padre Valdo con accompagnamento; semplice ma efficace come sempre il parroco che spiega nei particolari la devozione per Elia in Oriente e tutti i simboli della Madonna del Carmelo, partendo dalle indicazioni geografiche.
In ultimo - e non poteva mancare - un gustoso rinfresco offerto dagli abitanti e dai volontari, tutto buono, ma una menzione speciale va alle albicocche fresche, mangiate di gusto anche dai bambini.
Un ottimo pomeriggio di aggregazione e di unione delle forze; sarebbe bello riuscire a valorizzare anche quella porzione del nostro territorio rurale con escursioni, passeggiate, giochi all'aria aperta per i piccoli, giornate nella natura, scampagnate e - mi suggeriva Franco - magari un pellegrinaggio a piedi, una processione o qualcosa del genere che coinvolgesse la popolazione tutta almeno un giorno all'anno.
https://www.papaboys.org/il-santo-di-oggi-16-luglio-2019-beata-vergine-maria-del-monte-carmelo/
PRESENTAZIONE: SI FA
L'appuntamento è per venerdì 19 luglio, ore 21:30 presso il Chiostro Comunale di Soriano nel Cimino e non dovete mancare!
Concetta, che ha illustrato e Paola, che ha inventato la storia, saranno liete di parlare con il pubblico e spiegare com'è nato il libro, da dove è partita l'idea e come si è arrivati al prodotto finale: LA NOTINA FA (E) L'AMORE.
Sono due mie carissime amiche, dai tanti pregi, primo fra tutti l'arte: disegnano, colorano, acquerellano, raccontano emozioni con i loro quadri, con le loro tecniche, nelle mostre e negli eventi a cui partecipano, da poco ad esempio hanno esposto a Ronciglione.
Questo libro, pronto già da qualche tempo, merita di essere conosciuto, divulgato e quindi presentato: a Soriano dove l'autrice e l'illustratrice vivono!
E poi hanno raccolto l'invito ad animare l'evento delle persone speciali, i musicisti della Banda Comunale: il maestro Americo Gorello aveva espresso la sua disponibilità a partecipare in qualche modo ad eventi aperti ai bambini e alla lettura; il caso ha voluto che intanto Paola e Concetta pensassero al luogo e al modo di divulgare le loro parole disegnate... La magia della musica, la forza delle parole e il coraggio di chi sogna!
E poi ci saranno anche Bernardetta e Monica con la loro Associazione e le loro dolci sorprese; tante energie insomma per rendere unica una serata all'insegna della lettura, dell'espressione dei sentimenti, della ricerca del giusto equilibrio e della verità, racchiusa in ognuno di noi...
Vi aspettiamo, venerdì 19 luglio ore 21:30 Chiostro del Palazzo Comunale di Soriano nel Cimino.
lunedì 15 luglio 2019
LEGGIAMO, IN BIBLIOTECA: APPUNTAMENTO SETTIMANALE
Di lunedì questa settimana, ore 17:00 in biblioteca.
Cielo grigio, uggioso, sembra un pomeriggio autunnale, invece siamo nettamente a metà luglio: ci sistemiamo in sala ragazzi, sui divanetti, comodi comodi e distribuiamo i libri da leggere a turno, tocca anche alle mamme.
Di lupacchiotti dai sogni impossibili, del piccolo Camillo che tenta di far colpo sulle ragazze, del drago Zog a scuola per imparare a diventare un ottimo esemplare da spavento e via via, così per più di un'ora immersi nella lettura dei volumi colorati, rimati, illustrati, ripetuti, sfogliati.
Certo Simone ha pensato bene di erigere un gran bel muro per stare lontano da Valerio con tre bei volumi importanti, poi c'è da prendere in giro le mamme per ridere un po', quali libri possono andar bene per chi sta alle medie?
In biblioteca non ci si annoia mai, si trova sempre un libro per le proprie esigenze, volendo anche nella versione inglese per seguire il testo e comprendere, seguendo le figure.
Una valida alternativa ai giochi tecnologici e alla televisione: si parla, si ascolta, si imparano parole nuove di cui si chiede il significato; in un momento di crisi come segnalano i risultati delle prove Invalsi, ascoltare per comprendere un testo non risulta lavoro inutile, confrontarsi con gli amichetti, condividere un momento speciale con un adulto, seduti l'uno accanto all'altro, non può che essere un momento di arricchimento per i piccoli come per i grandi lettori.
L'appuntamento per martedì prossimo, 23 luglio 2019 ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Soriano, libero, gratuito e altamente divertente.
Cielo grigio, uggioso, sembra un pomeriggio autunnale, invece siamo nettamente a metà luglio: ci sistemiamo in sala ragazzi, sui divanetti, comodi comodi e distribuiamo i libri da leggere a turno, tocca anche alle mamme.
Di lupacchiotti dai sogni impossibili, del piccolo Camillo che tenta di far colpo sulle ragazze, del drago Zog a scuola per imparare a diventare un ottimo esemplare da spavento e via via, così per più di un'ora immersi nella lettura dei volumi colorati, rimati, illustrati, ripetuti, sfogliati.
Certo Simone ha pensato bene di erigere un gran bel muro per stare lontano da Valerio con tre bei volumi importanti, poi c'è da prendere in giro le mamme per ridere un po', quali libri possono andar bene per chi sta alle medie?
In biblioteca non ci si annoia mai, si trova sempre un libro per le proprie esigenze, volendo anche nella versione inglese per seguire il testo e comprendere, seguendo le figure.
Una valida alternativa ai giochi tecnologici e alla televisione: si parla, si ascolta, si imparano parole nuove di cui si chiede il significato; in un momento di crisi come segnalano i risultati delle prove Invalsi, ascoltare per comprendere un testo non risulta lavoro inutile, confrontarsi con gli amichetti, condividere un momento speciale con un adulto, seduti l'uno accanto all'altro, non può che essere un momento di arricchimento per i piccoli come per i grandi lettori.
L'appuntamento per martedì prossimo, 23 luglio 2019 ore 17:00 presso la Biblioteca Comunale di Soriano, libero, gratuito e altamente divertente.
IO, DACIA E LO SCURO
Velletri, di domenica sera.
Mi hanno accompagnato mio marito - borbottando vivamente e non solo - e mia figlia.
Un appuntamento di quelli che un giorno vorrei organizzare al paesello mio: aperitivo in giardino, chiostro, palco rialzato, due poltrone, sette libri più uno sul tavolino basso e tantissima partecipazione.
Ore 21:00 puntuali "entrano in scena" con scroscio di applausi Dacia Maraini e Paolo di Paolo: dialogano per più di un'ora di testi, traduzione, formazione, ricordi, miti classici, condizione della donna e tanto altro. Il pubblico, numeroso, si assiepa in ogni angolo, silenzio assoluto nell'ascolto delle indicazioni della scrittrice che ha potuto scegliere solo sette libri - su indicazione dell'editore - per festeggiare il settantesimo compleanno dei tascabili BUR, Rizzoli.
E poi la sua ultima fatica, Corpo felice, che ho acquistato e che comincerò a leggere subito, ma che non ho potuto far autografare per la lunghissima fila d'attesa, ho dovuto rinunciare, ci aspettava un lungo viaggio di ritorno.
La mia scrittrice preferita, al nostro terzo incontro: mi stupisce ancora la sua preparazione, il suo lavoro di traduttrice dall'inglese, il suo spaziare con modo pratico e leggero in tanti argomenti, una conoscenza e uno studio che continuano nel tempo.
E poi la sua prima affermazione della serata mi ha riempita di gioia: "La mia famiglia è sempre stata povera, ma in casa nostra non sono mai mancati libri..."
Anch'io nella mia piccola libreria casalinga ho diversi volumi tascabili, dei tempi della scuola, perché economici, pratici e facilmente reperibili, quando per comprare potevi "solo" recarti in libreria: sono sciupati, ingrigiti, vissuti e per questo amati, è vero.
https://www.velletrilibris.it/dacia-maraini-2/
Questi i titoli scelti da Dacia, alcuni li ho già "assaggiati", per altri provvederó oggi pomeriggio in biblioteca
1) Erodoto: STORIE
2) Apuleio: L’asino d’oro.
3) Lucrezio: DE RERUM NATURA
4) Conrad: IL COMPAGNO
5) Gogol : I RACCONTI DI PIETROBURGO
6) Hawthorne: LA LETTERA SCARLATTA
7) Emily Dickinson: LE POESIE
Mi hanno accompagnato mio marito - borbottando vivamente e non solo - e mia figlia.
Un appuntamento di quelli che un giorno vorrei organizzare al paesello mio: aperitivo in giardino, chiostro, palco rialzato, due poltrone, sette libri più uno sul tavolino basso e tantissima partecipazione.
Ore 21:00 puntuali "entrano in scena" con scroscio di applausi Dacia Maraini e Paolo di Paolo: dialogano per più di un'ora di testi, traduzione, formazione, ricordi, miti classici, condizione della donna e tanto altro. Il pubblico, numeroso, si assiepa in ogni angolo, silenzio assoluto nell'ascolto delle indicazioni della scrittrice che ha potuto scegliere solo sette libri - su indicazione dell'editore - per festeggiare il settantesimo compleanno dei tascabili BUR, Rizzoli.
E poi la sua ultima fatica, Corpo felice, che ho acquistato e che comincerò a leggere subito, ma che non ho potuto far autografare per la lunghissima fila d'attesa, ho dovuto rinunciare, ci aspettava un lungo viaggio di ritorno.
La mia scrittrice preferita, al nostro terzo incontro: mi stupisce ancora la sua preparazione, il suo lavoro di traduttrice dall'inglese, il suo spaziare con modo pratico e leggero in tanti argomenti, una conoscenza e uno studio che continuano nel tempo.
E poi la sua prima affermazione della serata mi ha riempita di gioia: "La mia famiglia è sempre stata povera, ma in casa nostra non sono mai mancati libri..."
Anch'io nella mia piccola libreria casalinga ho diversi volumi tascabili, dei tempi della scuola, perché economici, pratici e facilmente reperibili, quando per comprare potevi "solo" recarti in libreria: sono sciupati, ingrigiti, vissuti e per questo amati, è vero.
https://www.velletrilibris.it/dacia-maraini-2/
Questi i titoli scelti da Dacia, alcuni li ho già "assaggiati", per altri provvederó oggi pomeriggio in biblioteca
1) Erodoto: STORIE
2) Apuleio: L’asino d’oro.
3) Lucrezio: DE RERUM NATURA
4) Conrad: IL COMPAGNO
5) Gogol : I RACCONTI DI PIETROBURGO
6) Hawthorne: LA LETTERA SCARLATTA
7) Emily Dickinson: LE POESIE
domenica 14 luglio 2019
VALENTINO, LA STORIA RECENTE E TANTE NOTIZIE
Domenica mattina presso Palazzo Chigi-Albani, sala conferenze al primo piano, nell'ambito di una rassegna di archeologia e fotografia, il primo appuntamento è con Valentino D'Arcangeli, lo studioso del nostro territorio, il conoscitore assoluto di ogni aspetto della vita del Paesello.
E Valentino non delude mai: ottanta minuti circa per narrarci i cambiamenti, le conquiste, i luoghi di culto e di lavoro, le abitudini dei compaesani nel corso del Novecento, dalle lampade a petrolio, alla ferrovia, dalla villeggiatura ai lavatoi pubblici; la prima notizia però riguarda la sua età e la sua memoria: ottantasei anni e mezzo e qualche giorno, piccole difficoltà fisiche, meglio spostarsi con il bastone.
Alcune immagini sono commoventi, come le donne e le bambine impegnate nel lavare i panni nella struttura comunale; gli spazzini che all'occorrenza diventavano becchini per il trasporto dei morti; la distruzione del bombardamento del '44; altre sbalordiscono per la fitta vegetazione che ricopriva i declivi della collina, gli animali da soma usati per arrivare anche nei punti più impervi e in tante occasioni che oggi sono sparite; altre ancora smuovono la curiosità come le notizie sui servizi igienici e l'etimologia di alcuni vicoli.
Grande interesse riesce sempre a suscitare Valentino, per la passione che mette nella ricostruzione, nella ricerca e nell'impegno a tramandare notizie, fatti e testimonianze; studiare la storia, conoscere il proprio passato non solo ci offre fondamenta salde da cui partire, ma anche la chiave di lettura per affrontare il futuro. Se esistono certe realtà, se ci confrontiamo ogni giorno con una determinata mentalità, c'è una spiegazione storica, c'è un preciso punto di partenza e di sviluppo.
Conoscere chi siamo stati, come vivevano i nostri bisnonni, come affrontavano le difficoltà quotidiane, non può che arricchirci come persone e come cittadini; solo conoscendo il valore di ciò che ci circonda potremmo mantenerlo e tramandarlo, altrimenti il rischio sta nel sottovalutare, nel dimenticare, nel perdere identità.
E la colpa sarebbe solo nostra, non di chi arriva dall'esterno.
https://www.enzotrifolelli.com/centroimmagine/
E Valentino non delude mai: ottanta minuti circa per narrarci i cambiamenti, le conquiste, i luoghi di culto e di lavoro, le abitudini dei compaesani nel corso del Novecento, dalle lampade a petrolio, alla ferrovia, dalla villeggiatura ai lavatoi pubblici; la prima notizia però riguarda la sua età e la sua memoria: ottantasei anni e mezzo e qualche giorno, piccole difficoltà fisiche, meglio spostarsi con il bastone.
Alcune immagini sono commoventi, come le donne e le bambine impegnate nel lavare i panni nella struttura comunale; gli spazzini che all'occorrenza diventavano becchini per il trasporto dei morti; la distruzione del bombardamento del '44; altre sbalordiscono per la fitta vegetazione che ricopriva i declivi della collina, gli animali da soma usati per arrivare anche nei punti più impervi e in tante occasioni che oggi sono sparite; altre ancora smuovono la curiosità come le notizie sui servizi igienici e l'etimologia di alcuni vicoli.
Grande interesse riesce sempre a suscitare Valentino, per la passione che mette nella ricostruzione, nella ricerca e nell'impegno a tramandare notizie, fatti e testimonianze; studiare la storia, conoscere il proprio passato non solo ci offre fondamenta salde da cui partire, ma anche la chiave di lettura per affrontare il futuro. Se esistono certe realtà, se ci confrontiamo ogni giorno con una determinata mentalità, c'è una spiegazione storica, c'è un preciso punto di partenza e di sviluppo.
Conoscere chi siamo stati, come vivevano i nostri bisnonni, come affrontavano le difficoltà quotidiane, non può che arricchirci come persone e come cittadini; solo conoscendo il valore di ciò che ci circonda potremmo mantenerlo e tramandarlo, altrimenti il rischio sta nel sottovalutare, nel dimenticare, nel perdere identità.
E la colpa sarebbe solo nostra, non di chi arriva dall'esterno.
https://www.enzotrifolelli.com/centroimmagine/
sabato 13 luglio 2019
ATTESTATO, NON VITTORIA
E allora ero tutta emozionata, per la mail di invito arrivata dritta dritta dal Comune di Vitorchiano.
Ho partecipato ad un concorso di poesia a tema DONNA: ho voluto provare, ho scritto di getto, ho forzato la mia naturale e stantia ritrosia a espormi, a provare, a mettermi in gioco nelle competizioni.
Non ho vinto, c'era da immaginarselo; hanno premiato solo il primo classificato nelle diverse categorie, per tutti gli altri, un diploma/attestato di partecipazione.
Sarà per la prossima occasione, forse.
Questi i miei componimenti
http://www.comune.vitorchiano.vt.it/dettagli.aspx?c=1&sc=8&id=80&tbl=eventi
http://www.viterbonews24.it/news/vitorchiano,-nominata-la-giuria-del-concorso-poetico-versi-in-rosa_96095.htm
Ho partecipato ad un concorso di poesia a tema DONNA: ho voluto provare, ho scritto di getto, ho forzato la mia naturale e stantia ritrosia a espormi, a provare, a mettermi in gioco nelle competizioni.
Non ho vinto, c'era da immaginarselo; hanno premiato solo il primo classificato nelle diverse categorie, per tutti gli altri, un diploma/attestato di partecipazione.
Sarà per la prossima occasione, forse.
Questi i miei componimenti
A
MIO PADRE
Lento
scorre il tempo
Provo
ad ascoltare il movimento
Soppeso
la memoria.
Leggo
nelle pieghe del mio cuore
Quando
ero fanciulla, tempo di felicità, corse e sorrisi
Ora
ti cerco nei ricordi, la voce lontana, il profumo dei campi
I
tuoi baffi neri.
UN
FIGLIO?
Cosa
significhi il sacrificio
Cosa
succeda nel buio della stanza
Quanto
sia difficile rispondere alle persone, salutare i loro commenti,
ridere della sterili battute.
Ventre
vuoto, sangue che scorre, attesa infinita
Gioia
di vivere, negli occhi degli altri, peso di inutilità e colpa
infinita.
Coppia
d’amore, soli contro tutti, il futuro negli altri, incertezza nel
cuore.
LEGGI
DONNA
Forza
della natura, ingegno di sole, sorriso del mattino
Capelli
di grano, occhi del cielo, pelle di latte
Mani
di fata, focolare domestico.
Sabbia
che brucia, passione ardente
Onde
del mare, passione travolgente
Ferma
come una roccia, scoglio della famiglia.
Corda
che unisce, lacrime di commozione,
Perdono
incondizionato
Schiena
curva, bacio della buona notte, seno che nutre
Amore
infinito
http://www.comune.vitorchiano.vt.it/dettagli.aspx?c=1&sc=8&id=80&tbl=eventi
http://www.viterbonews24.it/news/vitorchiano,-nominata-la-giuria-del-concorso-poetico-versi-in-rosa_96095.htm
martedì 9 luglio 2019
QUANTO SIAMO DISPOSTI A SPENDERE?
Argomento serio e impegnato, tratto dallo scambio di idee con la mia amica Susanna: quando le mamme alle feste di compleanno parlano, discutono di affari seri, non solo pettegolezzi!
Si parla di cultura, di un lavoro di mente, un impegno difficile da quantificare.
Quanto si è disposti a pagare un professionista del sapere?
Un qualsiasi ottimo artigiano, buon lavoratore, preciso con i tempi e rispettabile, ha una parcella, che tutti devono - o dovrebbero - considerare, pagando il giusto, saldando il conto richiesto.
Ma quando si tratta di tradurre, offrire una consulenza, affiancare una persona inesperta che cerca un intenditore, un maestro, un esperto in un campo nuovo, inestricabile, in cui muovere i primi passi sembra difficile, quanto vogliamo risparmiare?
Mi è capitato di essere ingaggiata a costo zero, a gratis, per collaborazioni fumose, per la gloria, per i posteri, definite la questione come volete, ma resta il fatto del gratuito che certo non aiuta il mutuo in banca, l'equilibrio familiare né purtroppo la scelta di un lavoro "intellettuale" perché poco redditizio, poco remunerato, poco considerato, poco preso sul serio.
Vorrei campare delle mie parole, per esempio, di critica, di articoli, ma al momento non sono abbastanza brava, evidentemente, né interessante, né solerte o intrigante, aggressiva o graffiante: mi arrangio di altro, non del mio scarso e irrisorio sapere.
Chiedere un rimborso spese, un contributo per il disturbo, vi sembra esagerato? Per non parlare degli anni di studio, di specializzazione, di incontri, approfondimenti, corsi, aggiornamenti, di dedizione.
Sminuire una collaborazione, tirare sul prezzo, in qualsiasi campo, con qualsiasi operatore, per qualunque professionista è imbarazzante, svilente, mortificante; non credete?
Si parla di cultura, di un lavoro di mente, un impegno difficile da quantificare.
Quanto si è disposti a pagare un professionista del sapere?
Un qualsiasi ottimo artigiano, buon lavoratore, preciso con i tempi e rispettabile, ha una parcella, che tutti devono - o dovrebbero - considerare, pagando il giusto, saldando il conto richiesto.
Ma quando si tratta di tradurre, offrire una consulenza, affiancare una persona inesperta che cerca un intenditore, un maestro, un esperto in un campo nuovo, inestricabile, in cui muovere i primi passi sembra difficile, quanto vogliamo risparmiare?
Mi è capitato di essere ingaggiata a costo zero, a gratis, per collaborazioni fumose, per la gloria, per i posteri, definite la questione come volete, ma resta il fatto del gratuito che certo non aiuta il mutuo in banca, l'equilibrio familiare né purtroppo la scelta di un lavoro "intellettuale" perché poco redditizio, poco remunerato, poco considerato, poco preso sul serio.
Vorrei campare delle mie parole, per esempio, di critica, di articoli, ma al momento non sono abbastanza brava, evidentemente, né interessante, né solerte o intrigante, aggressiva o graffiante: mi arrangio di altro, non del mio scarso e irrisorio sapere.
Chiedere un rimborso spese, un contributo per il disturbo, vi sembra esagerato? Per non parlare degli anni di studio, di specializzazione, di incontri, approfondimenti, corsi, aggiornamenti, di dedizione.
Sminuire una collaborazione, tirare sul prezzo, in qualsiasi campo, con qualsiasi operatore, per qualunque professionista è imbarazzante, svilente, mortificante; non credete?
lunedì 8 luglio 2019
DA CASTELLUCCIO A NORCIA, PASSANDO PER VISSO
Dunque siamo stati attratti dalle tante immagini sulla famosa fioritura di Castelluccio, dalle parole condite con grazia e buoni aggettivi, ma poi alla prova dei fatti l'esperienza non è risultata così divina.
Molto interessante il viaggio, il percorso erto sulla costa del versante brullo della montagna gialla, i tornanti che si susseguono, l'altezza del panorama mozzafiato sui campi geometrici, le diverse colture e quindi la cromia di Arlecchino che attrae, ma...
Forse perché abbiamo la fortuna di vivere a contatto con la natura, il verde, i campi, le balle di fieno, forse perché il nostro sguardo non è viziato dal grigio urbano o dalle altezze dei palazzi che chiudono l'orizzonte; fatto sta che la vallata di fiori ammalia, ma non in modo irreversibile.
C'è la famiglia che lancia il drone in aria per le riprese, c'è la mamma selfie dipendente, c'è la ragazzetta che non resiste e strappa qualche papavero per un mazzetto che si affloscia veloce, c'è il palestrato con il telo a terra che non rinuncia all'abbronzatura; c'è la nonna che apparecchia ognibendidio sul tavolino accanto al camper non sia mai che si muoia di fame di domenica.
Traffico impazzito, incastrato, moltiplicato in salita per arrivare a Castelluccio, ridotto a cumuli di macerie dietro alle bancarelle e ai furgoni degli ambulanti, lungo la via d'uscita ad una corsia - l'altra franata - con il semaforo: pazienza per molti, per altri cofano della vettura aperto e pic nic arrangiato.
Pranziamo a Visso: solo sette chilometri di distanza e cambio di regione, siamo nelle Marche provincia di Macerata; quiete se non fosse per i nugoli di motociclisti di passaggio: tavola calda/bar a bordo strada, sotto al portico: ottimo rapporto qualità prezzo e anche i pargoli apprezzano. Giro di ricognizione: palazzi feriti, imbragati, puntellati e alle spalle le verdi montagne silenziose.
Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Norcia: via vai di turisti, gelato, ricordini, ottimo cibo e lenzuola alla finestra? Una forma di protesta dei proprietari degli immobili abbandonati a loro stessi, la ricostruzione inesistente, i lavori fermi e tanta rabbia.
VALLATA, SOVRASTATA DALLE MACERIE DI CASTELLUCCIO
VISSO, IL CENTRO ANCORA TRANSENNATO
NORCIA
Molto interessante il viaggio, il percorso erto sulla costa del versante brullo della montagna gialla, i tornanti che si susseguono, l'altezza del panorama mozzafiato sui campi geometrici, le diverse colture e quindi la cromia di Arlecchino che attrae, ma...
Forse perché abbiamo la fortuna di vivere a contatto con la natura, il verde, i campi, le balle di fieno, forse perché il nostro sguardo non è viziato dal grigio urbano o dalle altezze dei palazzi che chiudono l'orizzonte; fatto sta che la vallata di fiori ammalia, ma non in modo irreversibile.
C'è la famiglia che lancia il drone in aria per le riprese, c'è la mamma selfie dipendente, c'è la ragazzetta che non resiste e strappa qualche papavero per un mazzetto che si affloscia veloce, c'è il palestrato con il telo a terra che non rinuncia all'abbronzatura; c'è la nonna che apparecchia ognibendidio sul tavolino accanto al camper non sia mai che si muoia di fame di domenica.
Traffico impazzito, incastrato, moltiplicato in salita per arrivare a Castelluccio, ridotto a cumuli di macerie dietro alle bancarelle e ai furgoni degli ambulanti, lungo la via d'uscita ad una corsia - l'altra franata - con il semaforo: pazienza per molti, per altri cofano della vettura aperto e pic nic arrangiato.
Pranziamo a Visso: solo sette chilometri di distanza e cambio di regione, siamo nelle Marche provincia di Macerata; quiete se non fosse per i nugoli di motociclisti di passaggio: tavola calda/bar a bordo strada, sotto al portico: ottimo rapporto qualità prezzo e anche i pargoli apprezzano. Giro di ricognizione: palazzi feriti, imbragati, puntellati e alle spalle le verdi montagne silenziose.
Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Norcia: via vai di turisti, gelato, ricordini, ottimo cibo e lenzuola alla finestra? Una forma di protesta dei proprietari degli immobili abbandonati a loro stessi, la ricostruzione inesistente, i lavori fermi e tanta rabbia.
VALLATA, SOVRASTATA DALLE MACERIE DI CASTELLUCCIO
VISSO, IL CENTRO ANCORA TRANSENNATO
NORCIA
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