Velletri, di domenica sera.
Mi hanno accompagnato mio marito - borbottando vivamente e non solo - e mia figlia.
Un appuntamento di quelli che un giorno vorrei organizzare al paesello mio: aperitivo in giardino, chiostro, palco rialzato, due poltrone, sette libri più uno sul tavolino basso e tantissima partecipazione.
Ore 21:00 puntuali "entrano in scena" con scroscio di applausi Dacia Maraini e Paolo di Paolo: dialogano per più di un'ora di testi, traduzione, formazione, ricordi, miti classici, condizione della donna e tanto altro. Il pubblico, numeroso, si assiepa in ogni angolo, silenzio assoluto nell'ascolto delle indicazioni della scrittrice che ha potuto scegliere solo sette libri - su indicazione dell'editore - per festeggiare il settantesimo compleanno dei tascabili BUR, Rizzoli.
E poi la sua ultima fatica, Corpo felice, che ho acquistato e che comincerò a leggere subito, ma che non ho potuto far autografare per la lunghissima fila d'attesa, ho dovuto rinunciare, ci aspettava un lungo viaggio di ritorno.
La mia scrittrice preferita, al nostro terzo incontro: mi stupisce ancora la sua preparazione, il suo lavoro di traduttrice dall'inglese, il suo spaziare con modo pratico e leggero in tanti argomenti, una conoscenza e uno studio che continuano nel tempo.
E poi la sua prima affermazione della serata mi ha riempita di gioia: "La mia famiglia è sempre stata povera, ma in casa nostra non sono mai mancati libri..."
Anch'io nella mia piccola libreria casalinga ho diversi volumi tascabili, dei tempi della scuola, perché economici, pratici e facilmente reperibili, quando per comprare potevi "solo" recarti in libreria: sono sciupati, ingrigiti, vissuti e per questo amati, è vero.
https://www.velletrilibris.it/dacia-maraini-2/
Questi i titoli scelti da Dacia, alcuni li ho già "assaggiati", per altri provvederó oggi pomeriggio in biblioteca
1) Erodoto: STORIE
2) Apuleio: L’asino d’oro.
3) Lucrezio: DE RERUM NATURA
4) Conrad: IL COMPAGNO
5) Gogol : I RACCONTI DI PIETROBURGO
6) Hawthorne: LA LETTERA SCARLATTA
7) Emily Dickinson: LE POESIE
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