Giovedì pomeriggio ore 18, l'appuntamento è davanti il pesante cancello di un palazzetto privato, che non ho mai visitato, ma di cui conosco, per i miei trascorsi studi libreschi, gli splendidi tesori racchiusi. A schiuderci le porte per poter varcare la preziosa soglia è proprio la schiva e signorile padrona di casa, che per l'occasione ha messo a disposizione il primo piano, decorato meravigliosamente, ammobiliato con gusto e perfetto nell'armonia complessiva: maioliche, stucchi, specchi, arredo ed opere in mostra, accompagnate da un semplice cartellino, appese a supporti o appoggiate ai mobili. Non so dove guardare: soffitti e pareti decorati, quadri moderni, stemmi cardinalizi, stampe, mobilio raffinato, è una festa per gli occhi e il cuore artistici.
In particolare ho apprezzato l'opera di Tommaso Didimo, per l'audacia e la maestria della tecnica, tutta da ammirare.
Casina degli Specchi – Via E.Monaci
ore 18,00.
Vernissage della Mostra Collettiva “Nel sogno della Pittura”
a cura di Robertomaria Siena
Gianluca Aronni
Diego Nocella
Tommaso Didimo
Marco Eusepi
Lorenzo Gramaccia
Flavio Pitocchi
Luana Romano
Lorenzo Romani
Claudio Sciascia
Gianluca Sità
(si ringrazia della gentile ospitalità la Signora Maria Luisa Petti – orari visita accompagnata – dalle ore 18 alle 20 o su appuntamento previo avviso al 346 6765060).
ore 18,00.
Vernissage della Mostra Collettiva “Nel sogno della Pittura”
a cura di Robertomaria Siena
Gianluca Aronni
Diego Nocella
Tommaso Didimo
Marco Eusepi
Lorenzo Gramaccia
Flavio Pitocchi
Luana Romano
Lorenzo Romani
Claudio Sciascia
Gianluca Sità
(si ringrazia della gentile ospitalità la Signora Maria Luisa Petti – orari visita accompagnata – dalle ore 18 alle 20 o su appuntamento previo avviso al 346 6765060).
CENNINI, Pietro Paolo
in Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 23 (1979) Treccani
di Geneviève e Olivier Michel
Datate 1720 su un'iscrizione sono le decorazioni della casina degli Specchi di Soriano nel Cimino, capolavoro tra le opere conservate del Cennini, che collabora qui con un figurista e un decoratore sconosciuti. In una delle due sale sono dipinti su un fondo di specchi putti che si trastullano in ambiente campestre: uno suona il flauto per svegliare un altro, un terzo lancia una freccia, altri due rovesciano un paniere. I fiori, rose e campanule, si mescolano ai frutti, uva, cocomeri, melograni spaccati; un coniglio gioca con delle ciliegie. La natura morta non serve qui da semplice complemento ma ha un ruolo pari a quello delle figure nel suscitare un'impressione di gioia esuberante.La pittura - tecnicamente perfetta - alleandosi ai giochi raffinati della luce negli specchi, crea una atmosfera preziosa.
Ho trovato queste foto su Internet, mi scuso per la scarsa qualità
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