Altra domenica, altra gita alla scoperta della provincia di Viterbo, un po' per forza un po' per amore.
Sempre consultando i dépliant che si trovano in giro per mostre e musei, la scelta cade questa volta su una località boscosa, faticosa ma, sembra, molto interessante.
Torre Alfina promette bene per il Museo del Fiore, a vocazione didattica, a misura di bambino e a portata di portafoglio per famiglie numerose, ma assai curiose.
E questa volta le aspettative non vengono deluse: il paesino è un piccolo gioiello arroccato su una collinetta da cui si gode uno splendido paesaggio, viuzze, piazzette, panchine panoramiche, opere d'arte contemporanea allestite ad ogni angolo di casa o addirittura sul tetto, unica delusione la Rocca chiusa, inaccessibile (un gentile signore poi ci spiega che era di proprietà di Gaucci, poi in gestione ad un cuoco famoso che addirittura vorrebbe trasformarla in un locale chic, alla moda).
Il Museo del Fiore rimane fuori dal centro, in aperta campagna, nella Riserva Naturale di Monte Rufeno: ne abbiamo subito una buona impressione per la facilità di accesso e la presenza di cartelli leggibili.
Il biglietto costa 3 euro per gli adulti e 2 per i bambini, ma ne vale tutti, anzi.
Colori vivaci, insetti giganti, erbario, grandi teche e tanto buon profumo, aula didattica oggi chiusa ma funzionante e visitabile, il percorso museale si snoda su tre piani, con vari giochi accattivanti per i piccoli sulla produzione del miele o sul riconoscimento degli animale che popolano i nostri boschi. Entusiasmo alle stelle.
Poi ci avventuriamo per un sentiero in discesa, per arrivare ad un mulino, che ci dicono chiuso per lavori di ristrutturazione, ma che è interessante comunque da vedere anche dall'esterno. Infatti il cantiere è inaccessibile, ma il contesto è da cartolina: cascatelle, ponticello, laghetto artificiale e ranocchie saltellanti. Avventuroso.
Ci trasferiamo nel pomeriggio ad Acquapendente, assolata, assonnata, ma proprio per questo facile da visitare in silenzio e solitudine. Tante le chiese aperte e interessante il Museo della Città, che si conosce poco, ma che tra l'altro custodisce un busto di papa Innocenzo X dell'Algardi, che da solo vale i 3 euro d'entrata (sempre 2 per i piccoli). Ottimo.
Torniamo a casa stanchissimi, ma veramente soddisfatti, abbiamo imparato tanto.
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