domenica 10 agosto 2014

JOPPOLO, BASTA IL NOME

E' successo, non potevo credere ai miei occhi: finalmente è stata inaugurata una mostra, dopo tantissimo tempo, presso il piano terra di un Palazzo rinascimentale meraviglioso, che sembrava avesse il destino bloccato sotto le macerie di una delle tante frane che hanno compromesso la bellezza, la storia e il valore di questo gioiello architettonico.
Un plauso speciale ai volenterosi coopertori che stanno portando avanti un sogno, oltre che un lavoro, naturalmente, quello di riutilizzare a fini culturali il patrimonio storico-artistico del Paese di montagna, altrimenti votato al degrado e all'abbandono. La mostra del Maestro si snoda in un ambiente accogliente, il cui percorso è interno-esterno fino al raggiungimento dei gruppi scultorei che resero celebre il peperino. Ci sono gigantesche sculture bronzee di fronte alle fontanelle zampillanti e piccole ceramiche nelle teche, quadri di dimensioni considerevoli e intagli preziosi nel legno. La scultura ha qui grande risalto, nel dialogo continuo e mai banale tra antico e moderno, bronzo e peperino, figurativo e astratto. E' un'occasione da non perdere, rivolta anche ai giovani studenti e ai loro insegnanti, perché solo ciò che si conosce si ama e si conserva nel tempo. Ancora una volta, torno a lamentare l'assenza di una parte politica cittadina: nessun rappresentante dell'opposizione è intervenuto ad omaggiare un grande artista, disponibile e alla mano, il cui lavoro non può che arrecare giovamento alla situazione culturale cittadina.

Non ho la pretesa di insegnare nulla, ma mi permetto qualche piccolo suggerimento per migliorare a mio modestissimo parere la fruibilità dell'esposizione:
- servono cartelli che introducano il visitatore alla mostra, riguardanti i motivi e le finalità dell'esposizione, ma anche le scelte dei materiali da parte dell'artista;
- mancano pannelli esplicativi anche scritti in un linguaggio semplice e non necessariamente tecnico, che spieghino le tecniche di lavorazione del Maestro, dalla progettualità alla realizzazione finale;
- migliorerei la visibilità di alcuni cartellini con titolo, materiale e data dell'opera, altrimenti posti a terra, poco leggibili.








Nessun commento:

Posta un commento