Alle 18 di questo pomeriggio la performance di questa artista, che ha scelto proprio il Castello di Soriano, è terminata. E' uscita dalla cella, di bianco vestita, piedi nudi, capelli biondi sciolti, occhi segnati, cerchiati, gonfi. Il volto pur essendo sofferente era comunque fiero, il passo lento ma sicuro, ha abbracciato tutti i presenti, che timidamente non le hanno quasi rivolto parola in attesa di una sua dichiarazione. Invece lei ha dispensato grandi sorrisi, con voce calma ha rassicurto di star bene e di aver solo bisogno di bere. Si è anche scusata per essere un poco frastornata, colpa del silenzio, della solitudine di ventiquattro ore in isolamento.
Che impressione quel volto serio, quegli occhi fissi, quel corpo bello e giovane offerto agli sguardi dei visitatori, più o meno curiosi, impressionabili e impressionati. Come è riuscita a resistere? Quando si è ripresa le ho chiesto un autografo sul catalogo della V Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee, lo terrò gelosamente.
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