Primo sopralluogo questa mattina, agli horti, magnifici, anche dopo l'inverno, anche dopo la pioggia e prima di una seria e accurata pulitura. L'impatto è stato comunque ottimo per il panorama, per il caldo sole, per la cornice naturale, per la semplicità e i modi amichevoli dei padroni di casa, entusiasti, carichi e aperti ai mille suggerimenti.
Sono stata convocata, coinvolta e messa al corrente delle prime decisioni, anzi ho potuto esprimere il mio parere, il mio punto di vista e di questo sono orgogliosa, inutile nasconderlo: una tavola rotonda informale, ognuno con la propria professionalità, il bagaglio di esperienze passate, i nuovi progetti da sviluppare.
Certo non sarà un lavoro retribuito, si chiede un impegno per la comunità, per il Paese, per il lustro cittadino, ma va bene anche così.
Si tratta di organizzare, sistemare, allestire, chiacchierare di questioni serie e culturali, alte e preziose, verdi possibilmente, collocate, esposte, passeggiate, vedute, inquadrate, appese, generose, donate.
Non mi sento all'altezza, anzi temo di non essere pronta, ringrazio chi mi ha dato la possibilità di esprimermi, chi mi ha scelta, spero vivamente che non dipenda dal fatto che la piazza non offra niente di meglio...
Che si cominci allora!
sabato 30 maggio 2015
giovedì 28 maggio 2015
ESCLUSA IO, O BLOCCATA CHE DIR SI VOGLIA...
Altra forte discussione: divergenza di vedute, punti di vista opposti e modi di reagire agli antipodi, questo siamo io e mia sorella. Perfettamente antitetiche, diametralmente distanti, quando si tratta di ragionare di fragature della vita, piedi schiacciati, delusioni e quant'altro.
Oggi pomeriggio ho finalmente capito di essere stata "bloccata", esclusa dal diario FB di una persona che ritenevo e ancora ritengo "cara": per me una vera e propria delusione, una sconfitta, un oltraggio che non mi merito e che mi fa stare male. Sono passata sopra, come si dice, a tanti schiaffi morali, tanti annullamenti, rifiuti, allontanamenti, ho cercato di tener duro, aprire le braccia e accogliere ugualmente, per non essere o sentirmi esclusa dal gruppo.
Probabilmente, anzi sicuramente, non sto simpatica a questa persona, forse, anzi certamente, non stiamo sulla stessa lunghezza d'onda, mai avrei pensato però di essere esiliata senza spiegazione, vedere tutto grigio da una certo punto in poi senza una motivazione. Ne sono tanto dispiaciuta, non offesa, almeno finché non sentirò la spiegazione. Non l'avrei mai fatto io, mai con una persona che conosco da tutta la vita, ferirla.
Ha ragione mia sorella, sempre: le difficoltà della vita sono altre, i motivi per piangere ben più pesanti e gravi, ma non ci posso far nulla, io mi dispero per tutto, anche per questa brutta situazione virtuale. Da domani però cambio atteggiamento, cambio mentalità, cambio cuore, da domani; intanto questa sera asciugo le mie lacrime cretine.
Oggi pomeriggio ho finalmente capito di essere stata "bloccata", esclusa dal diario FB di una persona che ritenevo e ancora ritengo "cara": per me una vera e propria delusione, una sconfitta, un oltraggio che non mi merito e che mi fa stare male. Sono passata sopra, come si dice, a tanti schiaffi morali, tanti annullamenti, rifiuti, allontanamenti, ho cercato di tener duro, aprire le braccia e accogliere ugualmente, per non essere o sentirmi esclusa dal gruppo.
Probabilmente, anzi sicuramente, non sto simpatica a questa persona, forse, anzi certamente, non stiamo sulla stessa lunghezza d'onda, mai avrei pensato però di essere esiliata senza spiegazione, vedere tutto grigio da una certo punto in poi senza una motivazione. Ne sono tanto dispiaciuta, non offesa, almeno finché non sentirò la spiegazione. Non l'avrei mai fatto io, mai con una persona che conosco da tutta la vita, ferirla.
Ha ragione mia sorella, sempre: le difficoltà della vita sono altre, i motivi per piangere ben più pesanti e gravi, ma non ci posso far nulla, io mi dispero per tutto, anche per questa brutta situazione virtuale. Da domani però cambio atteggiamento, cambio mentalità, cambio cuore, da domani; intanto questa sera asciugo le mie lacrime cretine.
domenica 24 maggio 2015
"IO SCRIVO E DESCRIVO..." gli alunni
Sabato mattina, sala consiliare gremita di piccole ed emozionate presenze, come i loro genitori e le insegnanti indaffarate. Ospiti degni delle grandi occasioni, anche politici, ma noto una strana assenza.
C'è la presentazione multimediale di un libricino realizzato da alcuni degli alunni del nostro Istituto Comprensivo, un progetto finanziato con fondi della Regione: che gioia per chi ama e cerca di valorizzare questo centro storico-artistico a volte un po' assonnato!
Al microfono si alternano insegnanti, tecnici e scolari, ognuno per spiegare il proprio contributo, il lavoro svolto, ma anche le personalità per illustrare i vari passaggi e ringraziare per lo sforzo profuso e le competenze messe in campo da ogni addetto ai lavori.
A mio modesto parere, ci si è dilungati troppo sui tecnicismi e sulle letture dei brani, quando i piccoli autori, vivaci e spontanei, avrebbero potuto parlare di più "a braccio".
Chi ha partecipato, ha colto ancora una volta una buona occasione per conoscere e approfondire certi aspetti del nostro territorio; un grazie particolare va a quelle docenti che, pur non essendo autoctone, abbracciano con grande entusiasmo qualsiasi tipo di "lavoro comunitario" per sensibilizzare e coinvolgere le giovani famiglie del Paese.
venerdì 22 maggio 2015
CERTE VOLTE...UN PO' COSI'
Capitano quei giorni neri, di pioggia e freddo che scacciano in un attimo tutti quei pomeriggi di sole primaverile che ti ha lasciato sbocciare. Capitano e non li sai spiegare; forse un po' di malinconia, qualche goccia di tristezza, una spruzzata di nostalgia. Forse... Una considerazione soltanto: basta un saluto, un messaggio, un invito per un caffè, due chiacchiere, tre risate e per i più fortunati quattro amici al bar e il grigio sparisce, le nuvole si dileguano, il sole fa capolino e lo specchio ti rimanda l'immagine sorridente, meno stanca, di una persona sicura, che si sente al centro delle attenzioni di qualcuno.
Sarà colpa della dieta, del lavoro, dei colleghi, dello sciopero, dei compiti, della palestra, degli ultra impegni che soffocano, ma troppe persone si confessano scontente, stanche, distrutte, svilite; si corre da un capo all'altro della provincia per star dietro ad ogni particolare, poi si perdono di vista quei valori fondamentali per cui ci si affanna tanto.
Sono quelle giornate un po' così, in cui trovi il tempo per riflettere, considerare e tirare le somme; poi domani si ricomincia, aspetti di nuovo un messaggio, magari non resisti e fremi per telefonare, guardi FB solo per contare i "mi piace" e ti perdi di nuovo, dietro a futili vanità, quando sai che la vita quella reale è un'altra.
Sarà colpa della dieta, del lavoro, dei colleghi, dello sciopero, dei compiti, della palestra, degli ultra impegni che soffocano, ma troppe persone si confessano scontente, stanche, distrutte, svilite; si corre da un capo all'altro della provincia per star dietro ad ogni particolare, poi si perdono di vista quei valori fondamentali per cui ci si affanna tanto.
Sono quelle giornate un po' così, in cui trovi il tempo per riflettere, considerare e tirare le somme; poi domani si ricomincia, aspetti di nuovo un messaggio, magari non resisti e fremi per telefonare, guardi FB solo per contare i "mi piace" e ti perdi di nuovo, dietro a futili vanità, quando sai che la vita quella reale è un'altra.
giovedì 21 maggio 2015
IL LUPO E L'AGNELLO
Conoscete la favola di Fedro?
Questa la traduzione dal latino:
Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?"
L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?"
"E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.
In certi momenti, in questi giorni, mi sono trovata nella medesima situazione...
Questa la traduzione dal latino:
Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, si ritrovarono a bere nello stesso ruscello. Il lupo era più a monte, mentre l'agnello beveva a una certa distanza, verso valle. La fame però spinse il lupo ad attaccar briga e allora disse: "Perché osi intorbidarmi l'acqua?"
L'agnello tremando rispose: "Come posso fare questo se l'acqua scorre da te a me?"
"E' vero, ma tu sei mesi fa mi hai insultato con brutte parole".
"Impossibile, sei mesi fa non ero ancora nato".
"Allora" riprese il lupo "fu certamente tuo padre a rivolgermi tutte quelle villanie". Quindi saltò addosso all'agnello e se lo mangiò.
Questo racconto è rivolto a tutti coloro che opprimono i giusti nascondendosi dietro falsi pretesti.
In certi momenti, in questi giorni, mi sono trovata nella medesima situazione...
LA STORIA INFINITA DALLA MUSICA
Cosa hanno in comune i Preistorici, gli antichi Greci, gli antichi Romani, il Medioevo e la Traviata? Chiedetelo ad uno dei ragazzi del primo anno della Scuola secondaria di primo grado, per intenderci gli alunni di prima media. Sono tornata da poco da uno spettacolo-musical svoltosi in palestra comunale, per più di un'ora, agile, coinvolgente, colorato e spiritoso.
A gruppi i ragazzi si sono esibiti in un fantastico viaggio nel tempo, in un accendi e spegni dal vivo da fare invidia ad ogni buon professore: costumi adatti, belle trasformazioni, pettinature giuste: un bel po' di imbarazzo, davanti ai genitori, agli amici, non è facile rimanere tranquilli, disinvolti con uno dei compagni perfettamente calato nella parte dello sciamano del villaggio che invoca la pioggia. Per non parlare del piccolo dio Pan alla ricerca disperata della sua bella Siringa, azzeccatissimo.
Una parola anche per il sorridente giullare, maestro di corte e divertimento, per la splendida Violetta e il magnifico Alfredo, roba da lasciare i mie pargoli a bocca aperta, proprio come i provetti attori-cantanti che cantavano in playback "Libiamo ne' lieti calici".
Una sola pecca, poco consone certe scarpe da ginnastica in bella vista e i jeans; invece sfolgorante il quadro dell'Ottocento, della Prima della Traviata al Teatro la Fenice di Venezia.
Consistente lo sforzo dell'insegnante di musica e delle altre insegnanti, bravi i ragazzi, impacciati solo al momento dell'entrata sulla scena; la scenografia, a proposito, non ha richiesto grandi investimenti e il cambio di ambientazione è stato sempre rapido e funzionale.
Bravi tutti, ma un saluto particolare va alla piccola Chiara.
A gruppi i ragazzi si sono esibiti in un fantastico viaggio nel tempo, in un accendi e spegni dal vivo da fare invidia ad ogni buon professore: costumi adatti, belle trasformazioni, pettinature giuste: un bel po' di imbarazzo, davanti ai genitori, agli amici, non è facile rimanere tranquilli, disinvolti con uno dei compagni perfettamente calato nella parte dello sciamano del villaggio che invoca la pioggia. Per non parlare del piccolo dio Pan alla ricerca disperata della sua bella Siringa, azzeccatissimo.
Una parola anche per il sorridente giullare, maestro di corte e divertimento, per la splendida Violetta e il magnifico Alfredo, roba da lasciare i mie pargoli a bocca aperta, proprio come i provetti attori-cantanti che cantavano in playback "Libiamo ne' lieti calici".
Una sola pecca, poco consone certe scarpe da ginnastica in bella vista e i jeans; invece sfolgorante il quadro dell'Ottocento, della Prima della Traviata al Teatro la Fenice di Venezia.
Consistente lo sforzo dell'insegnante di musica e delle altre insegnanti, bravi i ragazzi, impacciati solo al momento dell'entrata sulla scena; la scenografia, a proposito, non ha richiesto grandi investimenti e il cambio di ambientazione è stato sempre rapido e funzionale.
Bravi tutti, ma un saluto particolare va alla piccola Chiara.
lunedì 18 maggio 2015
ORA CHE ABBIAMO DATO I NUMERI... E' PROPRIO FINITA!
Siamo veramente arrivati alla fine... dell'avventura, ma anche delle forze!
Impegnativo, logorante, ma tanto tanto entusiasmante questo nostro impegno preso un anno fa sul sagrato del Duomo e oggi portato a termine, finito, chiuso, almeno per quanto riguarda il pubblico. Perché per quanto riguarda il Comitato Classe 75 ancora si svolgerà almeno una riunione, riassuntiva, di bilancio, finale, conclusiva e poi qualche festa di compleanno, certo.
Siamo partiti in sordina, timidi, spauriti, inconsapevoli anche. Eppure eccoci, soddisfatti, commossi, singhiozzanti a fine serata, quando tutto è smontato, pulito, sistemato e rinchiuso nella sede storica.
Ci avete seguito passo passo, siete stati informati del nostro lavoro, degli eventi, prima e dopo; da domani si tacerà, perché inizierà a raggranellare la Classe successiva, occorre che la cittadinanza tutta sia collaborativa da qui al prossimo maggio. Dalla prima Classe organizzatrice ad oggi è stato dimostrato ampiamente che, se i paesani lo vogliono e il gruppo lavora in armonia, non abbiamo nulla da invidiare ai centri confinanti, anche noi possiamo organizzare una festa patronale degna di questo nome, che riempa la piazza e il cuore di gioia.
Grazie a quanti ci hanno aperto, invece di chiuderci fuori;
grazie a chi ha partecipato agli eventi;
grazie a chi ha contribuito, lasciato e offerto;
grazie ai commercianti, in special modo a quelli di Classe, sempre molto generosi;
grazie a chi ha iniziato e continuato questa avventura, senza lasciarsi intimorire dalla voci negative;
e un grazie speciale ad Antonio e Cinzia, disponibili e sempre ospitali, senza di loro non avremmo mai avuto un punto ritrovo tanto comodo e sempre aperto.
Impegnativo, logorante, ma tanto tanto entusiasmante questo nostro impegno preso un anno fa sul sagrato del Duomo e oggi portato a termine, finito, chiuso, almeno per quanto riguarda il pubblico. Perché per quanto riguarda il Comitato Classe 75 ancora si svolgerà almeno una riunione, riassuntiva, di bilancio, finale, conclusiva e poi qualche festa di compleanno, certo.
Siamo partiti in sordina, timidi, spauriti, inconsapevoli anche. Eppure eccoci, soddisfatti, commossi, singhiozzanti a fine serata, quando tutto è smontato, pulito, sistemato e rinchiuso nella sede storica.
Ci avete seguito passo passo, siete stati informati del nostro lavoro, degli eventi, prima e dopo; da domani si tacerà, perché inizierà a raggranellare la Classe successiva, occorre che la cittadinanza tutta sia collaborativa da qui al prossimo maggio. Dalla prima Classe organizzatrice ad oggi è stato dimostrato ampiamente che, se i paesani lo vogliono e il gruppo lavora in armonia, non abbiamo nulla da invidiare ai centri confinanti, anche noi possiamo organizzare una festa patronale degna di questo nome, che riempa la piazza e il cuore di gioia.
Grazie a quanti ci hanno aperto, invece di chiuderci fuori;
grazie a chi ha partecipato agli eventi;
grazie a chi ha contribuito, lasciato e offerto;
grazie ai commercianti, in special modo a quelli di Classe, sempre molto generosi;
grazie a chi ha iniziato e continuato questa avventura, senza lasciarsi intimorire dalla voci negative;
e un grazie speciale ad Antonio e Cinzia, disponibili e sempre ospitali, senza di loro non avremmo mai avuto un punto ritrovo tanto comodo e sempre aperto.
sabato 16 maggio 2015
Cosa resterà di quest'anno...
...Tanto, sicuramente tantissimi ricordi, buoni e meno buoni, di certo indimenticabili. Non lo scrivo tanto per scrivere qualcosa, ma ne son sicura e convinta. L'ho sempre affermato: non è stato semplice, ma ci siamo riusciti, siamo giunti al 15 maggio, abbiamo consegnato il testimonio fieri e orgogliosi di un buon lavoro di un anno intero.
Ci siamo trovati per caso, abbiamo collaborato per uno scopo univoco, definito e ambizioso: siamo ormai giunti al termine del nostro mandato, qualche lacrima ha rigato le nostre guance, emotivi noi...
Tante riunioni, tante discussioni, tante votazioni, qualche ripensamento, molte incertezze, magnifici successi e poche delusioni: ringraziamo calorosamente chi ha contribuito, chi ci ha incoraggiato e spronato, chi ha creduto in noi, chi non avrebbe puntato mai sulla nostra riuscita e poi si è ravveduto e ci ha fatto i complimenti, sia scritti che verbali, pubblici e privati.
Da qui si riparte, come ha detto il Vescovo: abbiamo creato un gruppo di lavoro, un gruppo del fare, per il Paese, per la cittadinanza e per i giovani; che la tradizione continui, noi di Classe metteremo a disposizione le nostre forze, la nostra esperienza.
Un'unica certezza: per noi niente sarà più come un anno fa, abbiamo scritto una piccola pagina di storia sorianese.
Ci siamo trovati per caso, abbiamo collaborato per uno scopo univoco, definito e ambizioso: siamo ormai giunti al termine del nostro mandato, qualche lacrima ha rigato le nostre guance, emotivi noi...
Tante riunioni, tante discussioni, tante votazioni, qualche ripensamento, molte incertezze, magnifici successi e poche delusioni: ringraziamo calorosamente chi ha contribuito, chi ci ha incoraggiato e spronato, chi ha creduto in noi, chi non avrebbe puntato mai sulla nostra riuscita e poi si è ravveduto e ci ha fatto i complimenti, sia scritti che verbali, pubblici e privati.
Da qui si riparte, come ha detto il Vescovo: abbiamo creato un gruppo di lavoro, un gruppo del fare, per il Paese, per la cittadinanza e per i giovani; che la tradizione continui, noi di Classe metteremo a disposizione le nostre forze, la nostra esperienza.
Un'unica certezza: per noi niente sarà più come un anno fa, abbiamo scritto una piccola pagina di storia sorianese.
martedì 12 maggio 2015
L'AVVENTURA STA FINENDO... FUORI I NOMI!
Come già tutti sapete, il quindici maggio si effettuerà il passaggio di testimone: dopo la processione del Santo co-patrono prenderà il comando del nuovo Comitato la classe 76, per continuare la giovane tradizione paesana, ho già le lacrime agli occhi...
In effetti però porteremo a termine tutti i nostri impegni festosi domenica prossima con l'estrazione della lotteria (grande tormentone) e la tombola nella piazza centrale, siate pronti dunque a collaborare ancora, economicamente certo.
Durante il primo fine settimana, abbiamo impastato, fritto, spillato, venduto, farcito, cantato, ballato, ripreso, fotografato, pagato, discusso, chiarito, giocato e preso in giro e siamo pronti a fare altrettanto per il prossimo, il secondo e ultimo, senza dimenticare la parte sacra e fondamentale dei festeggiamenti, naturalmente.
Ci conoscete ormai, per averci visto lavorare negli eventi, mascherati alle feste, in costume d'epoca nelle sfilate, ci avete risposto al citofono o sul portone per la raccolta fondi volontari, vi abbiamo assillato con i biglietti della lotteria e da venerdì cercheremo di vendervi le cartelle della tombola. Poi tutto finito, almeno per quanto riguarda noi del 75.
Ecco, allora, tutti i nomi, in rigoroso ordine sparso, dei ragazzi a cui rivolgervi per un complimento o una critica:
Anna, Alessia B., Alessia F., Federica, Daniela, Laura, Francesco C., Francesco S., Francesco C., Francesca, Simona C., Simona P., Mariangela, Cinzia U., Cinzia P., Cinzia M., Cristian, Stefano, Gianluca, Mara, Loretta, Tiziana, Andrea, Antonio, Rosanna e Alessandra.
Grazie dell'attenzione e dell'interesse che ci avete dedicato per un lungo e indimenticabile anno.
In effetti però porteremo a termine tutti i nostri impegni festosi domenica prossima con l'estrazione della lotteria (grande tormentone) e la tombola nella piazza centrale, siate pronti dunque a collaborare ancora, economicamente certo.
Durante il primo fine settimana, abbiamo impastato, fritto, spillato, venduto, farcito, cantato, ballato, ripreso, fotografato, pagato, discusso, chiarito, giocato e preso in giro e siamo pronti a fare altrettanto per il prossimo, il secondo e ultimo, senza dimenticare la parte sacra e fondamentale dei festeggiamenti, naturalmente.
Ci conoscete ormai, per averci visto lavorare negli eventi, mascherati alle feste, in costume d'epoca nelle sfilate, ci avete risposto al citofono o sul portone per la raccolta fondi volontari, vi abbiamo assillato con i biglietti della lotteria e da venerdì cercheremo di vendervi le cartelle della tombola. Poi tutto finito, almeno per quanto riguarda noi del 75.
Ecco, allora, tutti i nomi, in rigoroso ordine sparso, dei ragazzi a cui rivolgervi per un complimento o una critica:
Anna, Alessia B., Alessia F., Federica, Daniela, Laura, Francesco C., Francesco S., Francesco C., Francesca, Simona C., Simona P., Mariangela, Cinzia U., Cinzia P., Cinzia M., Cristian, Stefano, Gianluca, Mara, Loretta, Tiziana, Andrea, Antonio, Rosanna e Alessandra.
Grazie dell'attenzione e dell'interesse che ci avete dedicato per un lungo e indimenticabile anno.
lunedì 11 maggio 2015
RAF...FORZA CLASSE 75
Lasciateci godere di questo momento magico: una splendida serata, un concerto che ha riscosso grande successo e per noi tanti complimenti. C'è soddisfazione a lavorare un anno intero per poi raccogliere questi frutti: piazza gremita, entusiasmo, spettatori ipnotizzati dall'artista su un palco abbagliante, tutti che intonano canzoni conosciute e famose.
La classe si è riunita dietro le quinte prima dell'inizio, per una foto ricordo, invece ci siamo ritrovati nel mirino di tante macchine fotografiche, come personaggi famosi tra flash e paparazzi che ci chiamavano, anche per noi un momento di celebrità. Abbiamo donato all'ospite un suo ritratto, realizzato da un nostro generoso amico, Tiziano.
Poi però siamo tornati ai nostri posti di lavoro, perché ci vuole molto impegno per realizzare tutto questo: ognuno il suo tormentone, ma sempre con molto piacere, perché ci piace, ci coinvolge, ci emoziona e dobbiamo finire in bellezza. Lo spettacolo è durato circa due ore, intense, piene, poche le parole del cantante, ma numerosi i successi suonati, al piano e alla chitarra.
Ancora una volta grazie a chi ha contribuito, partecipato, mangiato, bevuto, comprato, donato, lasciato: è iniziata per noi l'ultima settimana di sforzo, ci serve ancora un grande supporto, mettetevi una mano sul cuore e con l'altra aprite il portafoglio!
La classe si è riunita dietro le quinte prima dell'inizio, per una foto ricordo, invece ci siamo ritrovati nel mirino di tante macchine fotografiche, come personaggi famosi tra flash e paparazzi che ci chiamavano, anche per noi un momento di celebrità. Abbiamo donato all'ospite un suo ritratto, realizzato da un nostro generoso amico, Tiziano.
Poi però siamo tornati ai nostri posti di lavoro, perché ci vuole molto impegno per realizzare tutto questo: ognuno il suo tormentone, ma sempre con molto piacere, perché ci piace, ci coinvolge, ci emoziona e dobbiamo finire in bellezza. Lo spettacolo è durato circa due ore, intense, piene, poche le parole del cantante, ma numerosi i successi suonati, al piano e alla chitarra.
Ancora una volta grazie a chi ha contribuito, partecipato, mangiato, bevuto, comprato, donato, lasciato: è iniziata per noi l'ultima settimana di sforzo, ci serve ancora un grande supporto, mettetevi una mano sul cuore e con l'altra aprite il portafoglio!
domenica 10 maggio 2015
BUONA LA PRIMA... DI CLASSE
E allora si comincia a fare sul serio...
Prima serata canora, cover Nannini - Modà, buona.
La classe lavora, bene, compatta, indaffarata, sorridente e leggermente insistente, poco, il necessario, per vendere quei biglietti della lotteria che tanto servono!
Lo stand è in fondo alla piazza centrale, ci trovate di tutto un po', prodotti casarecci, freschi, gustosi serviti con gentilezza e sorriso di Classe.
Alla partenza si è sempre un po' preoccupati, timorosi, ma poi tutto passa, quando ti immergi nell'impegno neanche ti accorgi della fatica, l'importante è divertire il pubblico e divertirsi, passare una buona serata e farla passare ai concittadini.
Ci si impegna tutti, ognuno alla propria postazione di lavoro, secondo la propria natura e la propria predisposizione naturale, nel rispetto delle competenze, delle passioni e del carattere più o meno sfrontato.
Ci piace il lavoro di gruppo, ci piace condividere questi momenti, ci piace festeggiare i buoni risultati e, con l'occasione, a fine serata abbiamo brindato alla nostra cassiera: auguri a Rosanna per i suoi splendidi 40.
Prima serata canora, cover Nannini - Modà, buona.
La classe lavora, bene, compatta, indaffarata, sorridente e leggermente insistente, poco, il necessario, per vendere quei biglietti della lotteria che tanto servono!
Lo stand è in fondo alla piazza centrale, ci trovate di tutto un po', prodotti casarecci, freschi, gustosi serviti con gentilezza e sorriso di Classe.
Alla partenza si è sempre un po' preoccupati, timorosi, ma poi tutto passa, quando ti immergi nell'impegno neanche ti accorgi della fatica, l'importante è divertire il pubblico e divertirsi, passare una buona serata e farla passare ai concittadini.
Ci si impegna tutti, ognuno alla propria postazione di lavoro, secondo la propria natura e la propria predisposizione naturale, nel rispetto delle competenze, delle passioni e del carattere più o meno sfrontato.
Ci piace il lavoro di gruppo, ci piace condividere questi momenti, ci piace festeggiare i buoni risultati e, con l'occasione, a fine serata abbiamo brindato alla nostra cassiera: auguri a Rosanna per i suoi splendidi 40.
venerdì 8 maggio 2015
CI SIAMO...CLASSE!
Ci siamo quasi, ieri sera riunione decisiva del Comitato Classe 75, eravamo in tanti, 25, due assenti giustificate: si è pianificato il fine settimana, orari, ruoli, impegni, menù, vie di esodo...
Continuo a pensare che dall'esterno, dal di fuori non si riesce a comprendere quanto lavoro organizzativo, quanta fatica e quanta pazienza richieda l'esecuzione materiale di una festa patronale, quanti incartamenti, quanti permessi, quante parole.
Eppure ci si riesce, ci sono state persone completamente dedite a questi grattacapi, che hanno sacrificato ore libere da lavoro e famiglia per sgomberare preoccupazioni, intrighi e oneri finanziari.
Stanno per partire le manifestazioni religiose, pirotecniche, ludiche e canore, una grande soddisfazione: è passato un anno, abbiamo lavorato per tutto quello che andrete a vedere, sentire, criticare, giocare, gustare e comprare.
Grazie ai miei coetanei più laboriosi nell'organizzazione, nei rapporti ufficiali, con i servizi e con le autorità, senza di loro la festa non sarebbe stata la stessa.
Nonostante non sia un "buon momento", anch'io cercherò di contribuire con la mia partecipazione.
lunedì 4 maggio 2015
VEGLIA
Sono appena tornata dalla veglia funebre in chiesa, emozionante, suggestiva e terribilmente commovente.
In tanti hanno voluto ricordare con parole semplici un ragazzo meraviglioso, impegnato in tante attività, appassionato e amico leale; parole dolci, frasi semplici, ma toccanti, accompagnate dalle foto proiettate su un maxi-schermo, pronunciate da portavoce commossi per la banda, i compagni di scuola, i portatori della statua del Santo Patrono, gli organizzatori dei carri allegorici, i tifosi del club della squadra di calcio, gli animatori dei campi estivi della parrocchia, gli amici di sempre.
E naturalmente il filo conduttore del giovane parroco.
Aveva solo 21 anni, tanta voglia di vivere, di fare e di rendersi utile.
Per lui anche la preghiera del Portatore, quella del Musicante e le parole di S. Agostino:
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
In tanti hanno voluto ricordare con parole semplici un ragazzo meraviglioso, impegnato in tante attività, appassionato e amico leale; parole dolci, frasi semplici, ma toccanti, accompagnate dalle foto proiettate su un maxi-schermo, pronunciate da portavoce commossi per la banda, i compagni di scuola, i portatori della statua del Santo Patrono, gli organizzatori dei carri allegorici, i tifosi del club della squadra di calcio, gli animatori dei campi estivi della parrocchia, gli amici di sempre.
E naturalmente il filo conduttore del giovane parroco.
Aveva solo 21 anni, tanta voglia di vivere, di fare e di rendersi utile.
Per lui anche la preghiera del Portatore, quella del Musicante e le parole di S. Agostino:
La morte non è niente.
Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere,
di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima:
pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto:
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
sabato 2 maggio 2015
LACRIME
Quando le parole non hanno senso, quando dire equivale a nulla, solo lacrime, lacrime amare, occhi gonfi, rossi, iniettati di sangue, calma apparente, indotta, sedata.
Incontentabili, ci affanniamo, schizzati, galoppiamo, poi la vita ci ferma, ci impone di riflettere, non siamo niente, un battito d'ali di farfalla e non ci siamo più.
Il bene, il male, il coraggio, l'onestà, il giudizio degli altri, a quale scopo?
Lottare, arrancare, poi? Solo pianto e disperazione.
Il destino beffardo, imperscrutabile, misterioso, ci aspetta, ci precede, ci condiziona.
Basta, non ci resta che pregare.
Così scrive Quasimodo:
all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio.
Così Ungaretti:
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
Incontentabili, ci affanniamo, schizzati, galoppiamo, poi la vita ci ferma, ci impone di riflettere, non siamo niente, un battito d'ali di farfalla e non ci siamo più.
Il bene, il male, il coraggio, l'onestà, il giudizio degli altri, a quale scopo?
Lottare, arrancare, poi? Solo pianto e disperazione.
Il destino beffardo, imperscrutabile, misterioso, ci aspetta, ci precede, ci condiziona.
Basta, non ci resta che pregare.
Così scrive Quasimodo:
all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio.
Così Ungaretti:
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
venerdì 1 maggio 2015
METTI L'APERICENA DI CLASSE IN AGENDA
Primo sabato del mese di maggio, ultimo apericena del Comitato Classe 75, da non perdere assolutamente. Scherzando tra di noi, lo diciamo sempre: ne abbiamo avute di occasioni per gustare, assaporare, spilluzzicare, smangiucchiare, assaggiare...
Sempre ottimi piatti, della tradizione paesana, ma anche etnici, rivisitati, rustici, fritti, verdi, tricolori, affettati, insaccati, rotondi, avvolti, a fette, a spicchi, bruscati, tostati, impastellati, salati, piccanti, morbidi, croccanti, comunque preparati da abili mani esperte della Classe, delle mamme della Classe o da "artisti culinari" del Paese.
Questo è l'ultimo appuntamento che vi diamo, perché il prossimo fine settimana saremo certo in piazza, ma come Maestri Festaioli, scopriremo le nostre carte canore.
Vi aspettiamo, come sempre, numerosi, affamati, assetati, stonati o intonati, suonati, belli, simpatici, ballerini, spiritosi, curiosi, scherzosi, in gruppo o solitari, noi ci saremo per stare insieme e divertirci, sempre con il cuore.
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