Cosa hanno in comune i Preistorici, gli antichi Greci, gli antichi Romani, il Medioevo e la Traviata? Chiedetelo ad uno dei ragazzi del primo anno della Scuola secondaria di primo grado, per intenderci gli alunni di prima media. Sono tornata da poco da uno spettacolo-musical svoltosi in palestra comunale, per più di un'ora, agile, coinvolgente, colorato e spiritoso.
A gruppi i ragazzi si sono esibiti in un fantastico viaggio nel tempo, in un accendi e spegni dal vivo da fare invidia ad ogni buon professore: costumi adatti, belle trasformazioni, pettinature giuste: un bel po' di imbarazzo, davanti ai genitori, agli amici, non è facile rimanere tranquilli, disinvolti con uno dei compagni perfettamente calato nella parte dello sciamano del villaggio che invoca la pioggia. Per non parlare del piccolo dio Pan alla ricerca disperata della sua bella Siringa, azzeccatissimo.
Una parola anche per il sorridente giullare, maestro di corte e divertimento, per la splendida Violetta e il magnifico Alfredo, roba da lasciare i mie pargoli a bocca aperta, proprio come i provetti attori-cantanti che cantavano in playback "Libiamo ne' lieti calici".
Una sola pecca, poco consone certe scarpe da ginnastica in bella vista e i jeans; invece sfolgorante il quadro dell'Ottocento, della Prima della Traviata al Teatro la Fenice di Venezia.
Consistente lo sforzo dell'insegnante di musica e delle altre insegnanti, bravi i ragazzi, impacciati solo al momento dell'entrata sulla scena; la scenografia, a proposito, non ha richiesto grandi investimenti e il cambio di ambientazione è stato sempre rapido e funzionale.
Bravi tutti, ma un saluto particolare va alla piccola Chiara.
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