La scorsa settimana hanno visitato lo spazio espositivo anche alcune classi del Liceo del paese, ottimo esempio di intraprendenza degli insegnanti per avvicinare i giovani all'arte e al territorio d'appartenenza, senza correre dietro a mode e tendenze esterne ed esterofile.
Una delle studentesse ha voluto omaggiare l'arte del maestro Capaldi con una sua opera - manufatto - traendo spunto proprio dall'installazione a terra, lungo il percorso museale e ne è nato qualcosa di magico.
Ecco ciò che io intendo per educare all'arte, al bello, al senso estetico, alla critica e alle emozioni, perché l'Arte è fatta di emozioni e per emozionare.
Penso che sia il sogno di ogni insegnante, di qualsiasi Maestro trasmettere i moti del proprio animo, lanciare un messaggio che venga poi recepito e fatto proprio dall'allievo, dal garzone, dallo studente.
E poi che se ne fa la società e ancor di più la giovane generazione di attempati e odoranti di naftalina parrucconi e brontoloni maestri, dottoroni, avulsi dal mondo reale? Meglio scendere tra la folla, prender parte alle discussioni e godere dell'eterna riconoscenza degli allievi.
Che alla fine ne nasca anche qualcosa di molto buono, che germogli nell'animo del giovane un desiderio di esternare il proprio sentire artistico, è una soddisfazione che nessuno potrà ripagare mai.
Naturalmente, mi piacerebbe assai poter scambiare con la studentessa in questione qualche impressione dal vivo, da questo nascono i miei articoli artistici.
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