mercoledì 30 gennaio 2019

LA VITA INIZIA QUANDO...

 Ho appena finito, anzi divorato, questo libro, preso in prestito in biblioteca e ho tanta voglia di parlarvene, come un'adolescente che si confida.
 Un libro molto popolare e conosciuto, pubblicizzato: niente che rimarrà nella storia della letteratura, ma comunque accattivante, di quelli che ti prendono e non molli fino alla fine, anche se immagini - o speri - come andrà a finire. Qualche colpo di scena esagerato, scontato: la sfigata, il bello, la migliore amica che tradisce il marito, un pancione, una festa sfortunata... Il genere, quello del Diario di Bridget Jones, diciamo, dove le trentenni faticano a trovare un'identità, seppur indipendenti e autonome dalla famiglia, ma in perenne conflitto con la madre; qui prende vita il fenomeno dell'abbandono volontario di volumi sui mezzi pubblici, in una sorta di scambio e di condivisione del bello della lettura.
 Eppure l'ho letto tutto d'un fiato, incuriosita dalle vicende, presa dalla storia d'amore in cui capita di tutto, curiosa di scoprire come il mosaico poi si ricomponesse, perché il lieto fine alla fine risulta scontato. Ma tutti questi bellocci, in carriera e innamoratissimi, dove sono nella vita reale?
 Comunque una lettura piacevole, che consiglio alle donne certo, a chi ama il romanticismo misto a goffaggine, in cui tutte ci rispecchiamo perdendoci nella ricerca del Principe Azzurro che ci ami per la nostra spontaneità.
 La parte migliore, le continue citazioni da classici di ogni latitudine, alcune a me note, altre praticamente sconosciute e mi sento ignorante, certa che non riuscirò ma a leggere e conoscere tutto il meglio (la letteratura russa, lo confesso, per me è uno scoglio, duro durissimo!)
 Dunque, se volete sognare un po', immedesimandovi in una trentenne commessa di libreria, questo è fatto apposta per voi.
 Al prossimo libro.

4 commenti:

  1. Mi hai convinta...l'ho acquistato!😄

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  2. Beh che dire...sono passati 20 anni e Bridget Jones ha messo il suo diario di carta in un cassetto e ora scrive un Blog, senza però il conto dei kg e delle sigarette! Carino, soprattutto per le citazioni da libri che sicuramente leggerò. Ma diciamocelo: l'uomo descritto come il "perfetto mix di Mr Darcy, Edmund Bertram e John Knightley"...non esiste!😉

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    1. Sono d'accordo, sia sul parallelo con Bridget sia per la rincorsa all'uomo perfetto!

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