domenica 20 gennaio 2019

LE RUGHE DELLE DONNE

 Niente di più vero, di più vissuto e autentico.
 Quanto abbiamo lottato per ammirarle allo specchio, quanto in fondo siamo cadute per poi risalire: ogni mattino una nuova battaglia, ogni sera la conta delle ferite, ogni notte un cuscino bagnato.
 Linee disegnate sul volto di chi vive intensamente ogni istante, ragazze di ieri donne di domani.
 Guardo la mia amica seduta al mio fianco, poi mi giro verso i nostri figli davanti a noi, sorridenti beffardi, soddisfatti: quante rughe abbiamo guadagnato per permettere ai loro sorrisi di decorare quelle faccette; quante lacrime abbiamo versato per colpa degli abili incantatori di serpenti?

 Rughe di gioia, la mezzaluna intorno alle labbra.
 Rughe di disperazione e di lotta contro la quotidianità, la rabbia di una lite, il lavoro, i colleghi, la febbre e il braccio di ferro per i compiti, soliti quotidiani grattacapi, tutto sulla fronte, righe orizzontali ogni giorno più profonde, evidenti, pastose.
 Rughe di vittoria, ai lati di occhi brillanti e vivi, ansiosi e assetati dei movimenti e dei gesti sempre più autonomi e sicuri dei figli, decorati con quelle V di vittoria: sul tempo che passa, sui discorsi ansiosi, sui consigli mai seguiti, sulla dieta rincorsa, sull'amica splendida, sugli sbagli usati come trampolino di lancio.

 Passa il tempo e lascia un ricordo, ne siamo orgogliose; ogni ruga una conquista, non chiediamo di meglio che dimostrare al mondo quanto ci costano l'instabile equilibrio della nostra esistenza, la forza del parto, l'amicizia sincera, la buona salute, i risultati del lavoro, le passioni condivise.
  Niente di più vero, di più vissuto e autentico.

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