In questi giorni regna una strana quiete: le mie idee sembrano non farsi sentire all'esterno, un silenzio irreale delle mie parole scritte, commentate, condivise, lette e snobbate; già sto producendo poco, all'apparenza.
Invece non è così, fortunatamente.
Però non tratto più di Beni Culturali propriamente detti, questo sì, allora non maturo più idee artistiche, i miei studi sono sepolti, non sono più capace di esprimermi in campo estetico, forse mi sto abbrutendo? Chissà, forse un giorno riprenderò, spero quanto prima, per deliziarvi ancora.
Avrei voluto campare di critica d'arte, ma i miei lavori non erano considerati, valutati, in poche parole non pagati e andare avanti con apprezzamenti e complimenti di stima gratuiti non ti permette di tirare il carretto per una famiglia in crescita, pagare il mutuo o saldare le bollette. Meglio cercare un lavoro serio, retribuito allora, che ti lasci respirare a pieni polmoni e non rimanere col fiato corto.
O forse quei miei articoli non erano valutati perché indegni, insulsi, banali, scontati; mai dire mai, certo, ma ho cambiato rotta, ho virato verso altri lidi, splendidi assai, interessanti e condivisi.
Adoro leggere, oltre che produrre, lo sapete; dunque ora che occupo un posto di lavoro buono, posso dedicarmi al volontariato, ai miei passatempi, al prossimo senza rimpianti o crisi esistenziali e coltivare la passione letteraria; lo so che valgo poco, comunque; ma ci metto tutta me stessa: in ogni progetto che intraprendo tanto impegno e lavoro.
Scrivo, sempre, non farlo equivale a non respirare per me, anche se poi sono poca cosa, quisquilie letterarie; scrivo e invio a chi legge e valuta in silenzio, a chi culla grandi progetti di alto valore morale, cerco di aiutare nel mio piccolo con quanto sono abile a realizzare. Ho elaborato qualcosa che è stato ritenuto buono, nella testolina mi frullano tanti pensieri dolcissimi, lacrime e dolore da mettere nero su bianco.
Non pretendo grandi meriti o riconoscimenti, ma posso contare su splendide creature dalla mia parte: spero proprio di essere all'altezza delle loro grandi aspettative.
Intanto leggo e curo i miei interessi, come la pagina social di lettura, il volontariato in biblioteca, corro dalle mie amiche maestre e da chi mi vuole quando mi chiamano ad alta voce... E poi un giorno scriverò quel famoso libro per bambini che mi consacrerà, per poi aprire una libreria come si deve. Nel mio paesello, di più di ottomila abitanti, non esiste neanche una cartolibreria in cui ordinare i testi scolastici, mio marito è nettamente contrario a investire le nostre forze in un'impresa del genere, ma io...
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