Ogni ingresso deve essere monitorato, con il pass non si scherza.
Questa mattina riunione per ordine di scuola, così ci si ritrova nell'atrio di un edificio scolastico ben arieggiato, luminoso e moderno; dato che alcune sedi sono ancora cantiere, ci si "arrangia" con spazi e sedioline.
Due le nostre guide, di curricolo e documento del giudizio globale.
Le indicazioni del Capo sono precise, bisogna lavorare su determinati settori: dallo scorso anno la valutazione della primaria è cambiata in livelli base, intermedio e avanzato, anche per la secondaria bisognerà procedere a qualche esplorazione.
Ci si confronta su competenze, linee guida, eccellenze, capacità imprenditoriale: tanti i punti di vista per esaltare al meglio le peculiarità dei ragazzi, scegliere le formule più adatte per comunicare con le famiglie e descrivere in poche righe un preadolescente.
Ci siamo ritrovati in presenza, seppure con le mascherine e distanziati, come si conviene: bello rivedersi, confrontarsi, un sorriso di benvenuto e un gomito a gomito un tempo impensabile per signore tuttounpezzo. Le nomine procedono, nonostante un algoritmo impazzito, l'organico si va rimpolpando: alcune conferme, alcuni ritorni, volti nuovi e colleghi a metà o addirittura con un terzo dell'orario.
Sono tutte occasioni formative, perché quando parlano le insegnanti con più esperienza non puoi che ascoltare e imparare: registro, scrutini, calendario attività e in poche mosse ci si ritrova a fine giugno con le date degli esami, accidenti ancora dobbiamo partire...
Il gruppo della sede distaccata ancora non sta al completo: ci cerchiamo, ci scambiamo numeri telefonici e piccoli grattacapi familiari.
Sembriamo giocatori di scacchi, in semicerchio, oppure i Musicanti di Brema: tutto il bello della preparazione settembrina.
Secondo giorno - prova.
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