sabato 4 settembre 2021

MEGLIO TARDI CHE...

  Rispondo così a tutti coloro che in questi giorni mi hanno contattata, mi hanno scritto in pubblico e privato, mi hanno fermata per strada: grazie! Veramente non mi aspettavo tutto questo calore da persone anche estranee che mi hanno augurato buon lavoro in vari modi, tutti dolci e carinissimi.

 Comincia un nuovo anno scolastico, sono sul fronte che mi ha visto impegnata negli ultimi due e sono felicissima di tornare, non sarà facile o - come dice la Dirigente, senza usare il negativo - sarà impegnativo e importante.

 Per tanti che si sono ricordati di me e delle mie gesta, alcuni invece si sono eclissati, non li ho sentiti per niente, in nessuna modalità, peccato.

 E allora perché sono preoccupata e un poco rabbuiata?

 Perché qualche volta, a fasi lunari, nei giorni dispari e in alcuni gironi infernali, a targhe alterne o in ZTL del cervello probabilmente, mi sento poco adeguata, non adatta, alquanto imperfetta e anche un tantino vecchia.

 E già perché il mio percorso non è stato semplice, lineare, omologo agli altri: studi - università - lavoro - famiglia, no. Ho saltato gli ostacoli, sono corsa avanti e sono tornata indietro, ho imboccato la strada sbagliata, poi invece della scorciatoia ho preso il giro lungo e, per farmi veramente del male, mi sono fidata dei venditori di fumo, alcuni che mi hanno promesso e invece si sono rivelati tutt'altro o forse sono stata io a interpretare male i loro discorsi e i loro proclami. Quando si dice la sfortuna di certe "amicizie".

 Poi qualcosa è cambiato, ho incontrato la persona giusta al momento giusto, mi sono fidata di lei e del suo fare fraterno e disinteressato, volto solo ad aiutarmi a trovare un poco di serenità, ma il tempo trascorre, si sa.

 E allora invece di sottolineare quanto manca, quanto sto indietro, quanto ho perso, la prossima volta considerate quanto sono stata tenace, avvinghiata alla riuscita, mi sono rimessa in gioco, sono tornata a studiare e a formarmi con il terzo pancione per esempio.

 Si sbaglia spesso, gli errori di valutazione costano già, ammetterli diventa una manifesta espressione di maturità, nello studio, nel lavoro, nella vita privata, in amicizia, insomma nella VITA.

 Ho accumulato esperienza in questi anni: ho letto libri e manuali, ho frequentato conferenze e tavole rotonde, ho scritto tantissimo, ho cresciuto i pargoli, mi sono fatta le ossa insomma sia in senso reale che figurato. Non ditemi più "Meglio tardi che..." non è così che si aiuta una persona e il suo amor proprio.


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