E allora in questo inizio di anno scolastico dalle tante novità e dai mille cambiamenti, si procede anche con l'abbandono del vecchio sistema di RE al nuovo: lasciamo da parte il portale obsoleto, meno aggiornato per passare ad altro sistema. Corso di aggiornamento sia, dunque, per il registro elettronico.
Questo per sottolineare che ad ogni passo, ad ogni mutamento per quanto lieve della vita scolastica corrisponde un impegno formale del corpo docente, tutto. Quindi sotto con le ore di formazione obbligatoria, consigliata, di passaggio, di ambito o autoregolata che sia: impossibile fermarsi, il mondo ruota a folle velocità.
Ora, le informazioni sono tante, una di seguito all'altra: tendine che si aprono, pulsanti che si illuminano, area che si ingrandisce, planning che scalpita e così via che stare dietro ad ogni passaggio della nostra formatrice diventa arduo, specie per chi da neanche un'ora ha lasciato la cattedra in presenza per correre a casa a collegarsi. Però ci si riesce, dallo schermo, dagli scambi di messaggi, dalle raccomandazioni dei colleghi: un supporto psicologico ci vuole per il neofita, sempre, il docente che si trasforma in discente, tecnologico, informatico, navigante, non nativo digitale ma immigrato digitale, come dice il collega Daniele Gatti.
Oggi intanto un'infarinatura mediatica, da applicazione, in remoto, poi ci sarà un secondo passaggio in vista degli scrutini.
Argo, Arianna e ogni filo torna al suo posto, casella, cartella, ordine e dividendo e sottraendo.
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