Ci ritroviamo per capire, per riscrivere, per concordare, tutti i docenti della Secondaria in presenza.
All'ordine del giorno ci sono vari punti e alcuni saltano fuori strada facendo. Il curricolo verticale, orizzontale, condiviso, di istituto o per ordini e grado, ad esempio, ma anche il Patto, lo Statuto, il giudizio finale e il comportamento ci portano via parecchie forze espressive.
Si parla di livelli di apprendimento, si discute di comunicare con le famiglie, si cerca la formula migliore che corrisponda ad un voto quantificato.
In tutto questo ci guidano, come nocchieri in mari perigliosi, il braccio destro del Capo e le responsabili; ad un certo punto sembra che si stia svolgendo una battaglia navale, perché si sposta Alessandra in A 3, Maria in C 1 e così via: si tratta dell'assegnazione degli incarichi di coordinamento, segreteria, fiducia e referenza, che non sono pochi, ma sempre con Gioia!
Poi arriva il Capo in persona e si stabiliscono anche gli abbinamenti per docenti di sostegno e classi in cui operare, considerando le esigenze, la continuità, la specializzazione, il monte ore.
Il gruppo si aggrega, si organizza, si compatta: si passa a discutere di formazione, di inclusione, di lettura e iniziative a cui aderire. Si esprimono pareri, si sottolineano impressioni, si ricordano esperienze pregresse ed esperimenti andati a buon fine o, viceversa, ci si lamenta del tempo andato perduto per corsi inutili o poco "spendibili".
Ed io? Ascolto, scrivo per prendere appunti e lancio qualche battuta: ma quanto mi piace il nostro gruppo di lavoro, da parzialmente adeguato ad adeguato e responsabile è un attimo, di competenza e progresso.
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