venerdì 10 settembre 2021

TANTI AUGURI A CHI TANTI AMANTI HA

  Salve, mi chiamo Alessandra, il mio colore preferito è il giallo ed oggi compio 46 anni.

 Sono nata e cresciuta in un angolo della Tuscia tra campagna e paesello, dalla Rocca al Pisciarello, sono sempre caduta durante l'estate dei giochi nel vicinato, mi sono sbucciata di tutto un po' e mia madre non si è mai affacciata alla finestra o alla porta per avere mie notizie.

 Famiglia tradizionale, bigotta a tratti comunista, in cui il sesso è sempre stato argomento tabù; mia madre quinta di cinque figlie femmine, mio padre secondo di quattro figli, due maschi e due femmine; ho tanti cugini di cui mi vanto, alcuni sono giovani nonni, una sorella spagnola di Madrid. 

 Alcune esperienze hanno segnato per sempre la mia esistenza, alcune si possono raccontare, per altre rimando a futuri scritti. Questo è l'articolo 2318 del mio BLOG, nato nel dicembre 2013 per descrivere la mia quotidianità, i miei interessi, l'Arte intorno a me, compresa la famiglia che ho costruito con Marco.

 Da grande sarò una famosa scrittrice, quando non sarò impegnata a gestire la mia libreria dagli scaffali di legno, le poltrone di stoffa e una tazza fumante sempre pronta per gli amici che verranno a trovarmi, per discutere di libri, conoscere autori e leggere albi illustrati. Certo viaggerò anche un poco, mi manca da visitare tante città, prima fra tutte Londra.

 Mi piace leggere, sono una forte lettrice, anzi una lettrice forte e gajarda, perché condivido la mia passione ad alta voce nei boschi, nei locali, nei parchi, ma soprattutto nelle biblioteche, attorniata da piccoli amici e dai loro adulti accompagnatori.

 Alle elementari e alle medie ero la più alta, scatolona e poco aggraziata delle bambine, vittima predestinata di bullismo, non poteva essere altrimenti.

 Ho studiato al Classico di Viterbo, che mi ha cambiata per sempre, ho sofferto di disturbi alimentari - da cui non si guarisce mai - quando ancora neanche si conoscevano, ho manifestato al Ginnasio per la Guerra nel Golfo, sono stata una degli occupanti della scuola, facevamo il quinto e ultimo anno. Alla maturità ho tradotto latino e parlato di Italiano e Greco, la prima domanda verteva sul passero solitario e la torre; sapevo l'Alcesti a memoria.

 Insegno lettere da qualche anno, credo nell'insegnamento e nella scuola pubblica; in classe discuto di foibe, di Liliana Segre, di amicizia e bullismo, di Benito e di Coco Chanel e costringo quei poveri alunni a leggere un libro al mese - a scelta loro però. Il nostro progetto scolastico si chiama "La biblioteca che non c'è" e quest'anno traghetterò agli esami di Stato la classe del 2008.

 Conto pochissimi amici, ma importanti per me e per i miei cari, un angelo custode a cui chiedo di aiutarmi, sempre, e ancora non mi ha disconosciuto. Ho parecchi difetti e ancora tanti sogni da realizzare: vorrei piacere a tutti, anche se non tutti piacciono a me.

 AD MAIORA, SEMPER.

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