Strano silenzio in casa mia e fuori, nessun motorino truccato o vociare di passanti in allenamento, i pargoli dormono o almeno tentano.
Domani si riparte, si ricomincia, si torna alla normalità scolastica, più o meno: orari sfalsati, entrate differenziate, seguire la segnaletica, niente adulti nei locali scolastici, mezzi di trasporto da cercare con applicazioni, andata/ritorno quando si riesce a salire. Ognuno al suo ordine, grado, classe, sede: ah, la sede anche quella risulta "precaria" per il biennio dell'Artistico, lavori in corso.
E l'estate appena trascorsa ha visto grandi restauri in diversi Comuni: cambio di colore, nuovi arredi e infissi: bello, bene, finalmente!
Torniamo in classe.
Tornerò in quel di Faleria per il terzo anno, alla Secondaria I grado, alla Salvo: ci saranno nuovi colleghi, altri confermati, ritorni; non sarà con noi "la Fiduciaria", oggi ci siamo salutate, momentaneamente le strade si dividono, ma in un prossimo futuro chissà...
E i ragazzi? Cresciuti, maturi, assonnati, spettinati i maschi, perfette le femmine, forse. Mi guarderanno di sbieco, valuteranno abbinamento colori - taglio - sporta di stoffa carica di libri per la biblioteca - macchina - occhiali - corpo docente; di solito non sfugge loro neanche il minimo particolare.
Avrò come alleati per le tre ore di lezione amici libri da leggere ad alta voce, discuteremo di letture estive e vecchi ricordi, quantificheremo tutto ciò che non è più memorizzato e delineeremo il programma, che non si dice, insomma argomenti/competenze/abilità/obiettivi e traguardi ecco.
Intanto oggi ho avuto uno scambio di opinioni con il docente responsabile della formazione: novità in vista? Probabile, le idee sono tante, gli argomenti da approfondire non finiscono mai e poi tutta la parte della normativa nuova direttamente dal Ministero, per esempio.
Buon lavoro per domani a chi comincia e buona fortuna a chi ancora attende un messaggio, arriverà presto una convocazione, una mail, una telefonata.
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