A volta basta veramente poco, un piccolo ghiotto pretesto per organizzare una serata, stare in allegra compagnia e contribuire alla Festa patronale: un parcheggio alberato convertito a spazio conviviale, bimbi che giocano a rincorrersi, amici che si ritrovano, caffè per tutti.
Fatemi prima di tutto salutare i fuori Classe, ciao Angelo C., che in silenzio e con tanta passione aiutano e contribuiscono a serrare le fila, supportare e ovviamente cucinare.
Sì perché la Classe al comando è l'Ottantadue, ma poi ci trovi un po' di tutte le altre passate e future, amici e familiari, coppie e congiunti.
Giovedì 14 luglio, prima serata della nona Sagra degli strozzapreti: tavolo doppio per Fatine e pargoli, ma anche la Banda Comunale, I Menici, i rioni Rocca e Papacqua, i Cinghialari, il Gruppo Storico degli Spadaccini, i Runners, gli Scapicollo, il torneo di burraco e mi scuso se ho dimenticato o non riconosciuto qualcuno.
La serata era particolarmente dedicata alle associazioni del territorio che si occupano di volontariato, aiuto, passione per tutto l'anno, da anni, ma ovviamente anche a amici ed estimatori.
Bruschette, pasta fresca, carne alla brace, contorno, cocomero e dolcetti vari: a scelta, secondo il sentimento del momento e lo stuzzicare del peperoncino o l'opzione verdurosa.
Comunque sia, si partecipa per la Classe e il patrono, per trascorrere una serata in famiglia, tra amici, qualche aggiornamento su Totti, una foto ricordo, un capriccio infantile.
Buon lavoro a tutti per le prossime tre serate.
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