giovedì 28 luglio 2022

SERATA VOJOLA, SERATA FATATA

  Come posso raccontare in poche righe la giornata di oggi?

 Come posso raccontare in poche parole le palpitazioni prima di salire sul palco a fine spettacolo per ringraziare il pubblico convenuto?

 Parco delle Paperelle, Rione Papacqua: giornata di Ribolle e Fatine, animazione per bambini cena e beneficenza, spettacolo teatrale in dialetto sorianese e grandi applausi.

 Condivido il breve discorso che ho preparato per soccorrere il Presidente dell Fatine che affermava caparbiamente di non riuscire a parlare, invece poi ha costruito un discorso semplice e chiaro sui nuovi progetti e le idee inclusive da realizzare con i proventi delle donazioni.

 Ciao Romana, eri sciolta e a tuo agio!

 Grazie a tutti per avermi voluta a testimone dell'Associazione.

 Sulle varie pagine social poi troverete tutte le foto pubblicate, i saluti e i ringraziamenti al punto giusto.

Buona sera a tutti, grazie per essere qui con noi. Potevate scegliere di essere altrove, a lamentarvi magari del caldo sul divano casalingo o seduti sugli scogli davanti ad un tramonto sul mare, invece siete venuti qui per trascorrere una bella serata tra amici.

Siamo di nuovo insieme su un palco ed è molto emozionante.

Quando il Presidente mi ha chiesto di pensare due righe per ringraziare e salutare tutti, ha sottolineato più volte il forte legame che esiste tra le Fatine e la Compagnia teatrale. Era il 2019, febbraio, tre splendide serate in teatro, il filo che ci lega parte da lì, da una collaborazione nata per scommessa che si è trasformata in una grande vittoria, tre grandi vittorie.

Allora riflettevo sui legami di sangue, di lavoro, di vicinato, di scuola… Ne esistono tanti di legami al mondo, diversi a seconda delle latitudini, della cultura, del credo religioso, ma quando si tratta di aiuto, di soccorso, di spalla su cui appoggiarsi beh non c'è confine o disparità che tenga, tutti allunghiamo la mano, porgiamo il braccio e aiutiamo gli altri. Il legame che nasce per portare un sorriso, un aiuto concreto, un sollievo seppur lieve ad un momento di sofferenza, non teme rivali né il tempo che trascorre. E credo che sia l’esempio più forte da mostrare quello dell’unione, della solidarietà, dell’aiuto appunto. Siamo qui per divertirci, dimenticare grattacapi o magari problemi quotidiani casalinghi, eppure siamo chiamati anche a ricordarci di chi non se la passa sempre bene, di chi non riesce a mostrarsi spensierato, di chi vive un momento difficile. Ed oggi ammettere di non essere al massimo, di non essere in forma o di aver paura di non farcela non è facile, tutti cerchiamo di essere tra i migliori, tra i primi e quelli realizzati.

Eravamo qui al Parco il 7 maggio, un sabato pomeriggio ventoso per inaugurare i giochi inclusivi, qualche lettura e un’abbondante merenda, eccoci di nuovo a chiamare a raccolta i Sorianesi, i villeggianti, quelli de forestiero per una bella serata.

Grazie agli organizzatori, agli attori ma soprattutto grazie a chi ha risposto con entusiasmo al fine ultimo della serata, realizzare del bene concreto, dimostrare che tanto può essere realizzato fattivamente e non solo a parole, perché le idee spuntano, i progetti nascono, ma poi sono i fatti che parlano.


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