venerdì 1 luglio 2022

LE MIE DITA NEL NASO

 Questa mattina ho partecipato ad una lettura ad alta voce davanti ad un pubblico "elementare" che ho intitolato "identità", meravigliosi albi illustrati sulla ricerca di sé stessi.

 Ed io, chi sono e dove sto andando? Me lo domando spesso, specie dopo un confronto animato con i miei figli che chiedono sempre attenzioni e trattamenti che alla loro età non ho mai ricevuto o dopo la telefonata serale con mia sorella che non me la passa una.

Sto andando verso i quarantasette, 47, e la mia vita ha registrato una svolta importante, istituzionale: sono adatta, troppo vecchia, ben equipaggiata, formata, esperta, esaurita, vitale?

  Ma mi rendo conto che assumo spesso atteggiamenti bambineschi, fanciulleschi, infantili forse: il mondo si divide in buoni e cattivi, ad esempio. Persone che mi piacciono e persone che non mi piacciono: se entri nelle mie grazie, difficilmente ne uscirai.

 La parola data è una promessa con il sangue: se mi dici che mi chiamerai, io aspetto; se mi dici che presto organizzeremo, attendo un invito a uscire, se mi dici che mi vuoi parlare, comincio a preoccuparmi.

 Leggo libri per ragazzi, amo gli albi illustrati: frequento la biblioteca pubblica, prendo in prestito tutto quello che solletica la mia fantasia e attira la mia attenzione, decido di pancia anche con le persone. Poi mi chiedo come non possano piacere anche agli altri, non leggo horror mi fanno paura.

 Mi invento meravigliosi film mentali sulle persone, le ricamo proprio e alla fine non si rivelano mai secondo i miei progetti, anzi la fregatura è assicurata.

 Non so inventare bugie, dico la verità oppure taccio, neanche i falsi complimenti.

 Mi sento inadeguata in molte situazioni, poco a mio agio, quando sono in crisi piango  pure parecchio.

 Se mi prendi in giro, mi sfrutti, mi calpesti,  non riesco a vendicarmi, la cattiveria mi spaventa e vorrei essere sempre benvoluta, semplicemente chiudo i ponti, per me sparisci, perché entri di diritto nella categoria cattivi, fine.

 Se fai un torto ai miei cari è come se lo facessi a me.

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