Si raggiunge con mezz'ora di treno la città di Toledo, dalla Capitale in una splendida domenica di sole che picchia, così onoriamo pure il giorno del Signore.
Mia zia Angela è una pellegrina di Santiago e quindi è abituata a suddividere le giornate delle vacanze in tappe, soste, percorso e tempo impiegato; mia nonna Adalgisa meno direi; insieme sono una forza di contrasti e amore, dal culto religioso al cibo, dal riposo all'abbigliamento. Oggi nonna ha deciso di passare inosservata, non si è mai tolta gli occhiali da sole, che in Italia ovviamente non indossa, mai.
In mattinata visita alla Casa Museo dell'artista El Greco, bello! Pranzo in trattoria: paella. La nonna molto tradizionale in fatto di cibo non ha minimamente apprezzato le verdure, che la zia vegana ed io abbiamo deciso di salvare a parte portandocele via in un contenitore, insieme al resto del riso. Dopo un giro della città e visita ad un'antica sinagoga ora ristrutturata, abbiamo trascorso il pomeriggio all'interno della Cattedrale, maestosa imponente suggestiva.
Mi ha colpito particolarmente, ne sono rimasto affascinato, quasi convertito: quando torno in Italia ne parlerò con padre Aldo, magari riorganizziamo una crociata in Terra Santa. La visita naturalmente è a pagamento, ma abbiamo deciso anche di affittare le audio-guide per capire bene tutta la decorazione e la storia del monumento.
Il ritorno di nuovo in treno, per tornare alla stazione abbiamo affrontato una mezz'ora di camminata, con il passo lento ma inesorabile della nonna.
Buona la cucina spagnola, ho apprezzato sì, ben due piatti tipici della città: carcamusa e poi pane tostato spalmato di marmellata con sopra carne di cervo, spettacolare. Ieri sera invece per cena ho offerto la pizza, buona anch'essa.
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