Per il 10 agosto, Notte di San Lorenzo di stelle cadenti e desideri, il gruppo della Menica ha organizzato un evento particolare, speciale, fatato: una passeggiata in notturna lungo un nuovo sentiero all'interno del bosco di faggi del Cimino.
E questa sera, Menici e Fatine, abbiamo effettuato un giro di prova, una prova generale per testare la resistenza dei polpacci, le torce fronte-mano, il percorso a serpentina /fila indiana, per gruppo consistente e nutrito.
Si prende a destra dell'entrata al bosco, appena sopra il parcheggio e ci si incontra in lieve discesa per poi salire e salire: piccoli avvallamenti, sassi, radici sporgenti, rami, buche; si incontra di tutto, bisogna fare attenzione a cosa si calpesta, a dove si appoggiano i piedi. Il panorama tra gli alberi che si intravede è illuminante e viterbese, la piccola falce di luna prova a segnare il cammino.
Si fatica un poco all'inizio, per la concentrazione a guardare in basso, magari aggirare un ostacolo: ci si ferma qualche volta per ricompattare il gruppo, perché l'aprifila procede spedito. Rifocillarsi, sistemare la lucina in testa, cercare qualche punto di riferimento: nel buio non è semplice.
Cinquanta minuti di camminata, circa due chilometri e duecento metri di sforzo, ventiquattro gradi di temperatura a fine percorso: un buon risultato.
Per il 10 ci sono alcune questioni organizzative da mettere a punto, ruoli da definire e situazioni da studiare, nulla lasciato al caso.
Sarà una serata bella, calda di affetto e partecipazione: si organizza per ritrovarsi nel volontariato, di verde bosco e luce fatata.
Ma di lucciole neanche una, almeno stasera.
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