Ci siamo spostati in metro, linea 2 per raggiungere il viale dove si trovano teatri e locali di spettacoli, dove si esibiscono artisti e grandi celebrità in musical, monologhi e opere varie: si raggiunge Piazza di Spagna recentemente ristrutturata che alla zia non piace per niente, statua dedicata al Cervnates con don Chisciotte e Sancio Pancia, immancabile.
Da lì ci siamo spostati ai Giardini Sabatini con il Palazzo Reale e la Cattedrale della città; la cripta della cattedrale praticamente è una chiesa essa stessa, la cripta neo-romanica più bella della Spagna con più di quattrocento colonne che presentano ognuna un capitello diverso per decorazione. La pavimentazione risulta costituita da tutte tombe, sicuramente di persone facoltose, famiglie ricche che si sono potute permettere una posizione tanto privilegiata. La zia cercava di non calpestare almeno le scritte con i nomi dei defunti perché le facevano senso, una forma di rispetto nel camminare sopra al riposo eterno. Ingresso di un euro a persona per la cripta.
La Cattedrale finita in tempi recenti presenta un'architettura e una decorazione moderne che non mi sono piaciute ed anche la zia è d'accordo con me, fatta eccezione per le vetrate molto particolari; quasi dimenticavo il sarcofago medievale di Sant'Isidoro il patrono della città, decorato e pezzo unico in Europa.
Di nuovo una balconata da cui ammirare il panorama, peccato il sole che a picco sulle nostre teste, poi una camminata di circa un chilometro e mezzo per arrivare al Campo del Moro, nonostante le lamentele della nonna a cui nessuno ha dato peso. Si tratta di un giardino pubblico bene tenuto e custodito, con delle regole precise per il mantenimento del decoro e della pulizia: da lì è stato possibile ammirare il Palazzo Reale sul retro, in tutta la sua altezza, uno dei più grandi d'Europa.
Ultimo tratto di camminata per comprare la cena: panino con anelli di calamari e tortilla di patate, piatti tipici madrileni. Per le chiusure estive non è stato semplice trovare un locale che ci ispirasse fiducia, siamo entrati in un locale che aveva prosciutti e formaggi appesi, che dava proprio l'idea del buono e della tradizione. Abbiamo portato a casa il bottino e scaldato per mangiare in tranquillità.
La giornata cioè stata ricca e piacevole, gli spazi sono enormi della piazza e e del Palazzo lasciano senza fiato, ma secondo me sono un poco sopravvalutati; io ho trovato più interessante e Toledo: parere mio personale, sbaglierò amen! cit. Cassano.
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