La zia lavora, non ha ancora le ferie e quindi va in ufficio dal mattino a metà pomeriggio: ci lascia dormire e riposare con una tabella di marcia turistica pronta per il tardo pomeriggio e la sera. Intanto però mi ha "rimediato" un permesso per la palestra che frequenta lei, sono un ospite e posso allenarmi, gajarda la zia. Lunedì mattina pronto e allenato dunque, la nonna invece è rimasta proprio a casa a sistemare e cucinare: occupazioni di ordinaria quotidianità da quasi settantenne, che non gradisce troppo la cucina stramba della figlia, in questo caso la minore, ma anche con la mamma si comporta allo stesso modo: apprezza solo quello che cucina lei, chiaro.
Prima delle 18 siamo andati al Museo Reina Sofia e abbiamo scelto bene, perché dopo di noi è arrivata una folla consistente, si è creata una lunga fila: una struttura enorme, grande e faticosa da visitare, quattro piani da percorrere con collezioni storiche e altre temporanee. La zia naturalmente già conosceva il Museo, però si è emozionata di nuovo lo stesso quando si è trovata davanti al Guernica di Picasso. Un'opera enorme, impattante che non ti aspetti in queste dimensioni: meravigliosa e da scoprire punto per punto, simbolo per simbolo, non si può fotografare. Tutto il resto non mi ha entusiasmato più di tanto, ma vale la pena già solo Picasso la spesa del biglietto, che è stata di 12 euro per la zia, per me studente 6 e per la nonna vecchietta gratuito, lo dico sempre io che i vecchietti conquisteranno il mondo!
Tutto qui, dura la vita del turista fuori sede, tra le coccole della nonna e le idee della zia...
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