lunedì 15 agosto 2022

DOPPIA BENEDIZIONE, DA FRANCESCO A MARCO AURELIO

 Ferragosto '22 tutto da inventare e organizzare: Roma!

 Meravigliosa la Città Eterna ci ha accolto con un sole da abbagliare, da bruciare la vista e seccare la gola... Prima tappa, dopo aver parcheggiato al Lungarno Raffaello Sanzio, il Vaticano, immenso bianco e ordinato. Siamo passati attraverso tre diversi controlli: un primo manuale per borse e zaini da aprire e svuotare di oggetti contundenti, armi o bottiglie di vetro; un secondo ai raggi della persona e del bagaglio sotto al Colonnato e infine per entrare in Basilica viene controllato l'abbigliamento, niente canotte, brache o calzoncini corti. Fila: per la cupola a destra per l'ingresso al portale a sinistra. Rinunciamo alla cupola, perché il biglietto costa 10 euro a persona, 8 se si prendono le scale invece dell'ascensore.

  Alla scoperta della Basilica interna e delle Grotte dove riposano molti papi della Storia; solo la Pietà di Michelangelo vale tutto il tempo dell'attesa, ci gustiamo i vari monumenti, ci fermiamo a pregare nella Cappella del SS Sacramento, ci affidiamo per un poco di protezione. E poi l'Angelus di papa Francesco, affacciato dalla finestra con il drappo rosso: maxi schermo, buono l'audio, abbiamo atteso le parole di Sua Santità, la benedizione e le preghiere in latino, Ave Maria gratia plena... 

 Folla eterogenea, multiculturale, multietnica, lingue varie, colori sgargianti, religioni diverse: quando entro in una chiesa in particolare scattano le rimembranze da studentessa di Beni Culturali, che si mischiano all'anima da insegnante di lettere e al pensiero cattolico e "mi illumino d'immenso".

 Una volta fuori siamo andati in cerca di un locale tipico, ma economico e siamo stati accalappiati dal volantinaggio di Victor, un omone che ci ha offerto di mangiare lì vicino: bene, ci ha anche accompagnati all'ingresso, per essere sicuro che saremmo entrati e per dimostrare che proprio lui ci aveva convinti. Abbiamo mangiato pizza rotonda, al piatto, perché risulta il pasto più economico e saziante: sul menù era indicata una maggiorazione del 15% per il servizio, oltre al prezzo di ogni cestino di pane servito.

 E poi una bella passeggiata fino al Campidoglio: ci ha proteso il braccio Marco Aurelio, incorniciato dai Palazzi Capitolini in una delle piazze più belle del mondo. Cosa mi ha colpito? Venditori di ogni cosa in ogni dove, specialmente di bottigline di acqua ghiacciata contenute in normali buste della spesa, chissà il prezzo! Ma anche i gladiatori su Ponte Sant'Angelo, gli abusivi che ad un segnale passato dall'uno all'altro hanno raccolto ognuno il fazzoletto su cui era stesa la merce e se ne sono andati, da borse griffate a gioielli, da trenini di lettere in legno a bastoni per il cellulare.

 Tanti turisti, frotte ordinate ai cancelli, sotto il sole, sugli scalini, al minimo accenno di ombra, che mangiano bevono fotografano: Roma accoglie tutti, orlata di immondizia, mentre sotto scorre lento il verde Tevere. Attenti però a gabbiani e piccioni sempre affamati, che volano ad altezza cappello, pronti a rubare panini o qualsiasi cibo teniate in mano.

 Torneremo, sicuramente, per salire sulla Cupola e per visitare Castel Sant'Angelo.


















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