domenica 21 agosto 2022

MUGNANO GIOIELLO, TUSCIA DA SCOPRIRE

 Mugnano, visita suggerita dalla mostra a cielo aperto organizzata per le stradine e le piazzette della frazione di Bomarzo, piacevole scoperta.
 Sono capitata a Mugnano tanti anni fa, per un'occasione mangereccia in notturna con amici e in quell'occasione non ci siamo soffermati più di tanto come turisti; oggi invece siamo andati appositamente per scattare qualche foto e ammirare le opere d'arte contemporanea.
 Borgo arroccato su uno sperone tufaceo, si dice così mi sembra, una sola erta strada in salita: colore preponderante ocra scuro, gocce di verde agli angoli delle stradine, archi a tutto sesto, residenza storica, pannelli esplicativi del territorio, due chiese aperte.
 Tanta gente in giro, sedie a crocchio: si chiacchiera, ci si incontra d'arte e saluti.
 Non ho visto insegne di attività eno-gstronomiche, strutture ricettive per soggiornare sì.

 Uno dei tanti piccoli gioielli della Tuscia: la domanda mi sale spontanea e forte, ci sono premesse per un futuro? Quanti abitanti sono rimasti nei nostri borghi, specie quelli più difficili da raggiungere, dove non ci sono che servizi minimi, dove le scuole vengono chiuse per la scarsità delle nascite?
 La Tuscia offre ai suoi figli lavoro - occupazione - serenità - impiego - professione - impegno? Anche scegliendo il pendolarismo, le vie di comunicazione sono adatte e strutturate?
 Manca forse qualcosa.
 In tempo di campagna elettorale non sono interrogativi da poco; famiglie in sofferenza giovani demotivati alunni insofferenti che sperano di andarsene all'estero dove vedono le loro capacità elevate, arricchite, valutate e soprattutto pagate.
 Sarà giunto il momento di valorizzare questi scorci, questa realtà da arricchire di presenze turistiche, aziende che creano lavoro, giovani convinti a rimanere e a rinforzare le proprie radici?

 Ogni volta che "intervisto" un giovane, chiedo agli alunni, ascolto i miei figli ho un tuffo al cuore per le sorti di questa povera terra, di questa povera Italia, in cui pochi scommettono e molti fuggono.

















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