mercoledì 31 dicembre 2014

BASTA COSI'

Ultime ore dell'anno, è tempo di bilancio: economico, familiare, affettivo, chi più ne ha più ne metta, come si suol dire.
 E' stato un anno meraviglioso, come suggerisce Facebook? Non credo si possa sprecare un aggettivo di questa portata così alla leggera. Ognuno si faccia un esame di coscienza, si rilegga le pagine stropicciate della propria agenda, zeppa di foglietti-ricordo, biglietti d'ingresso, pieghevoli, che danno un certo sapore, unico, ad ogni avvenimento vissuto nel corso di dodici lunghi mesi.
 Anno difficoltoso, molto difficoltoso per la mia famiglia, traballante, incerto, critico, tanto per usare un termine oggi di moda; anche di grandi soddisfazioni però.
 Con le fregature ho dovuto accettare una filosofia di vita che non mi apparteneva, vivere giorno per giorno e accontentarsi. Il mio orgoglio proprio non ne voleva sapere, eppure per amore dei figli si accetta tutto, anche l'occupazione più umile.
 Ho scoperto il vero volto di alcune persone, che credevo erroneamente amichevoli: ha prevalso quel pizzico di cattiveria, specifico di certe donne; ho visto anche crescere e rafforzarsi un rapporto su cui non avrei mai scommesso; poi le certezze della mia vita, quelle amiche speciali che mi accompagnano da tanto tempo e infine i legami di sangue forti, sicuri, saldi, per me irrinunciabili.
 Basta con i buoni propositi, le false promesse che ho sempre scritto sulla prima pagina della nuova agenda: l'unico augurio che a mio avviso valga la pena scambiarsi è di venire circondati da affetto e amore incondizionati, tutto il resto verrà da sé.


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