domenica 7 dicembre 2014

INIZIAMO COL FESTEGGIARE S. NICOLA

Sabato pomeriggio, duomo gremito, sembra una della feste comandate... Effettivamente è la celebrazione per il Santo Patrono del paese. Tanti bambini presenti, una confusione gioiosa che rallegra l'ambiente. Si comincia con la messa - durante l'omelia il parroco ha distribuito una copia del Vangelo a famiglia - poi la benedizione dei Bambinelli tenuti stretti tra le manine; quindi una breve processione, causa pioggia.
Finalmente tante famiglie in chiesa, i bimbi distratti dalla statuina del presepe che hanno portato da casa per essere benedetta, ma anche orgogliosi del trofeo ottenuto - il libricino dalla copertina arancione.
I facchini portano a spalla la statua del Santo, quella che durante l'anno staziona seminascosta a metà della navata sinistra, ma per il mal tempo il percorso è breve, suona la banda, che però lascia il posto velocemente a due canti dei ragazzi del primo anno della scuola secondaria di primo grado, la prima media di una volta. Sono meravigliosi.
C'è un po' di imbarazzo, tutti i bambini sono sistemati sugli scalini del sagrato: davanti a loro familiari e amichetti pronti con mezzi tecnologici per la ripresa dell'esibizione. Si comincia con "Aggiungi un posto a tavola", che ogni volta mi fa venire la "pelle d'oca", commovente - e non lo dico tanto per dire. Poi un altro brano: c'è anche l'occasione per il bis del primo pezzo; infine il conto alla rovescia e l'accensione dell'albero al centro della piazza principale. Tutto buono, tranne il meteo. Infine l'evento della Classe 75, la prima serata, che non ha registrato il tutto esaurito come sperato, ma una buona presenza di parenti e amici; domani si replica. Che le feste abbiano inizio, le premesse sono molto buone.









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