giovedì 22 ottobre 2015

AD OGNUNO LE SUE FISSE...

 Tanto per prendersi poco sul serio, per ridere un po', dal momento che la vita ci riserva troppo spesso cattive sorprese; metto nero su bianco, svelo alcuni segreti, provate anche voi a liberarvi di qualche "peso", non sia mai che alla fine questo blog serva a qualcuno e/o a qualcosa!

 La fissa delle fisse? La polvere a casa mia, sui mobili, non mi piace, è sintomo di trascuratezza e indolenza: la brava massaia previene e non fa posare controluce la sua nemica. Spruzzo, calzino vecchio e bucato infilato a destra e via a infilarsi là dove solo la polvere arriva - ed io con la scaletta.
 In casa trascino sotto al piede sempre qualche straccio, in modo che oltre a riporre vestiti e ordinare, spolvero i pavimenti, là dove cadono capelli e pelucchi. Ultima azione tutte le sere prima di andare a ninne: lavare in terra, dopo aver alzato le sedie sui tavoli, che piacere di ordine e pulito!

Quella economica: il quaderno della spesa sia extra che giornaliera, aggiornato, incolonnato, conservato negli anni con le fatture, i pagamenti, le ricevute, tutto sotto controllo per un continuo confronto dell'andamento delle uscite. E poi il risparmio, per ogni eventualità, per i momenti tristi e scarsi, che purtroppo capitano.

Fissa fisica: la bilancia naturalmente, sono sempre a dieta, a parole, poi nei fatti ho già spiegato altrove...E' una lotta quotidiana impari, la mia fame contro i suoi numeri, i deliziosi manicaretti contro la massa corporea, l'esercizio fisico contro i chilogrammi in eccesso.

La più importante e inculcata: la scuola, l'impegno scolastico, un dovere a cui niente e nessuno può sottrarci; è bello imparare, stare con gli amichetti, confrontarsi, stringere amicizie che dureranno per la vita, spero, forse...

 La fissa del cuore: l'affetto di parenti e amici, tutti importanti, stretti in un abbraccio, da sentire, da coccolare, da non trascurare, da aggiornare, da confortare e viceversa, certo.

La più brutta, la solitudine, il non essere considerata importante, da scansare e mettere da parte, quella a cui rivelare per ultima le novità, non mi piace per niente, proprio no!


Galilei mostra il funzionamento del primo telescopio rifrattore della storia, al cospetto del Senato veneziano, accadde il 25 agosto 1609.



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