Quando la domenica si organizza su più fronti, tutti rimangono soddisfatti e poco annoiati.
Siamo partiti senza fretta, perché il paese rimane comunque vicino e controllando le informazioni sugli orari, avevamo deciso di prendercela comoda.
Parcheggio appena fuori le mura e via a piedi su su per una salita da mozzafiato, nel vero senso della parola.
Le cisterne romane affacciano sulla piazza del Comune, non abbiamo trovato fila, accolti da una gentile signorina che ci ha spiegato la mappa dei musei, fatto pagare e "vestiti". Abbiamo cioè indossato retine per i capelli e caschetti arancioni e subito siamo scesi da soli per le ripide scale nell'antro d'ingresso. Una visita semplice, al piccoletto era stato affidato il compito di leggere le informazioni turistiche stampate su talloncini plastificati composti a libricino; un percorso lineare su passerelle di mattonelle di dura plastica nera, a mosaico, per salvare dall'acqua stagnante. Si passa attraverso porticine in dieci ambienti simili, bui e misteriosi, ma spogli, comunque un'emozione forte per i pargoli come piccoli speleologi.
Il biglietto cumulativo permette l'ingresso a varie strutture, quindi abbiamo atteso le 14:00 per visitare un palazzo nobile, Petrignani, affrescato nel Cinquecento a modello dei più famosi e noti palazzi coevi romani, rinunciando però al Museo cittadino con orario di apertura scomodo per le nostre esigenze.
Sì, perché la nostra vera tappa era il parco con i dinosauri, a pochi chilometri da Amelia: un grande prato recintato con le transenne e una parte di bosco ombroso con un percorso alla scoperta di grandi animali del passato, che tanto affascinano i bimbi.
Sembra di camminare nel film dell'Era glaciale, in mezzo a grandi esseri più o meno pericolosi, a grandezza naturale, da quelli assai noti ai meno conosciuti; anche qui abbiamo usufruito di uno sconto presentando il biglietto del mattino.
Consiglio di calibrare bene le visite, organizzarsi con gli orari spezzati piuttosto scomodi e la pausa pranzo; per quanto riguarda i dinosauri, il giro si effettua con molta calma, non ci sono molti sedili su cui sostare a riposare, se si vuol rimanere meglio armarsi di seggioline, coperte e simili, i punti ristoro consistono in ambulanti di fritti e gelato, panini e simili con tanto di menù.
Amelia non mi ha particolarmente colpito, forse per le tante auto in sosta nel centro storico, i vicoli comunque non perfettamente puliti e curati come ci hanno abituato tanti paesi umbri, però racchiude grandi tesori, forse poco noti e sfruttati. Per le cisterne: solo chi veramente interessato, si muove senza difficoltà e non soffre di claustrofobia, andare muniti di torcia elettrica.
Comunque un'ottima esperienza per i bambini alle prese con la storia da scoprire e capire.
https://www.dinomania.it/
https://www.sistemamuseo.it/ita/2/musei/204/amelia-umbria-cisterna-romana/
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