domenica 21 ottobre 2018

IL SUO SITO

Strano come oggi gli uomini si lascino influenzare da un'immagine, come giudichino una persona, un ambiente o un lavoro da ciò che vedono su uno schermo, in una dimensione ridotta e innaturale del mondo esterno, il tutto racchiuso in un attimo fuggente.
Siamo quel che mangiamo, quel che leggiamo, siamo quel che fotografiamo?
Ritrarre la realtà, che sia ancora possibile senza filtri, ritocchi o giochi diabolici?
Cogliere l’attimo, inseguire un’idea e ricercarla tra le persone che camminano sfuggenti e soprappensiero tra i banchi del mercato, al bancone del bar, in una piazza affollata in un normale giorno di follia turistica. Cosa possa spingere ancora l’uomo a fotografare? Distinguersi dagli altri, cogliere un particolare interessante o importante, valorizzare il dettaglio che renda unico un ritratto, non tutti ci riescono, non a tutti è concesso un tale privilegio, come dono di natura: il guardare dove gli altri vedono, il soffermarsi quando gli altri sfuggono, il valorizzare ciò che agli altri sembra banale, elevare a rango di soggetto artistico quel che invece viene scartato.
Ritrarre o immortalare non significa solo valorizzare, attirare l’attenzione, diradare le nubi dell’anonimato, ma significa imporre il proprio punto di vista, convogliare lo sguardo, costringere gli altri a rendersi conto di ciò che esiste e che non hanno colto, captato o trascurato.
Andiamo di corsa, di fretta siamo costantemente in ritardo, viaggiamo alla velocità della luce, come possiamo apprezzare il particolare e goderne?
Questo oggi il compito della fotografia, tagliare fuori ciò che non conta, fermare il tempo, registrare l’accaduto, testimoniare di un avvenimento incastonato per sempre, immobile e fisso, ma anche vero, spontaneo, imperturbabile, infrangibile.
Fotografia come punto di vista unico, quello del fotografo, deus ex machina implacabile che decide in modo insindacabile quel che merita di essere ricordato, eliminando o peggio ignorando tutto il resto, il superfluo, l’inutile e dannoso.
Immagine che arricchisce, immagine che genera, immagine che colpisce, immagine che resta, immagine che resiste, immagine che definisce, immagine che esagera, esalta, completa, spinge.
Solo una prospettiva, monoculare, uni-focale, ma concreta palpitante vera.

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