lunedì 1 agosto 2016

DIMMI CON CHI VAI, BELLO DI MAMMA TUA...

 E niente, questa sera miei carissimi e affezionati lettori, vi tocca un altro di quei post filosofico-pedagogici, di cui qualcuno magari farebbe volentieri a meno, ma mi sento di ragionare e scrivere così, quindi se per voi non è proprio aria, passate pure oltre.

 Allora stanno crescendo, li vedi, anche giorno dopo giorno, cambiano voce, modo di parlare, se ne escono fuori con qualche espressione raccapricciante che neanche sai dove l'hanno pescata, quando poi vieni a sapere da chi o dove proviene, hai qualche mancanza...
 Mille dubbi, mille pensieri, mille incertezze per il primogenito, è così da sempre, fai esperienza tu sulle sue spalle; in questi afosi giorni estivi ad esempio ragionavo di amichetti-prime uscite-gruppo del muretto-vicinato.
 I primi amici dei tuoi figli sono i pargoli di amici, cuginetti vari o coetanei di pancione del corso pre-parto: stessi interessi, stessi problemi o paranoie dipende dai punti di vista - cioè se a parlare sono le madri o i padri!
 Poi la scuola dell'infanzia e la primaria e già si intravvedono gusti e preferenze, affinità elettive o repulsioni - e niente non puoi imporre il figlio della tua amica o chissà chi, gli amici di giochi li sceglie lui, non si estraggono dal cilindro di mamma o babbo. Poi ancora altre mutazioni, altri cambiamenti, perché ognuno prende la sua strada tecnologica, sportiva, studio e passatempi diversa dall'amico del cuore dell'asilo o delle elementari, solo che tu non ti arrendi, lo vorresti vedere sempre corteggiato, cercato, scelto dal mondo intero, impegnato con tutti, quando invece magari ha deciso, ha operato una cernita o al contrario è stato scartato. Perché? Perché non è fornito della tecnologia di ultima generazione, perché non lo mandi solo in giro per il mondo, perché lo tieni sottochioccia, perché non ama il pericolo, perché è timido e non si butta nel gruppo se non invitato o semplicemente perché quel che era prima non è più.
 Boh, bravo chi ha tutte le risposte...


Nessun commento:

Posta un commento