Domenica mattina all'aria aperta, a contatto con la natura e pic nic incorporato: questo il programma in pochi passi decisi, così è stato.
Ho inforcato la moto, casco in testa... E in pochi minuti sono arrivata, parcheggio entro le strisce.
No, non è vero, sono selvaggia a parole, ma poi nei fatti bella comoda in macchina, pargoli sui seggiolini, biciclettine a posto, con qualche parolaccia di troppo; per pedalare comodi e sicuri al paesello bisogna arrivare in alto, spiazzale antistante la cima della Faggeta, dove abbiamo però trovato dei veri professionisti delle due ruote sporchi di fango e agguerriti su per i sentieri tra gli alberi...
Noi piccoli e spesso affamati, ci siamo accontentati di tanti giri in un'area grande, al fresco, zaino a portata di mano e di una passeggiata all'ombra di grandi massi lavici. Ce ne siamo tornati a casa stanchi e impolverati, ma molto soddisfatti dei risultati ciclistici.
Peccato che la maleducazione sia sempre in agguato e per un posto auto all'ombra si arrivi a chiudere il passaggio pedonale di accesso, miei cari concittadini così non si fa!
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