Innanzitutto appena arrivati siamo stati "travolti" dal corteo storico "eccezionale" per la festa del Santo Patrono in occasione di una ricorrenza particolare: bandiere, tamburi e costumi d'epoca - mi ricorda qualcosa!
Giunti alla galleria abbiamo organizzato scaletta delle letture di Francesca Ceci e interventi, con intermezzi musicali di Massimo Marando e Riccardo Panfili; qualche richiesta particolare di Paola, devo dire molto azzeccata e scelta di poesie a discrezione di Francesca, secondo il suo sentire.
Emozione, parole in musica, inediti sull'arte che compenetra la realtà, voce profonda e lacrima che si impiglia tra le ciglia, perché si è creata quella speciale atmosfera di intimità-scambio di emozioni che ti travolge e scombussola.
Bravissima la Ceci a interpretare i brani, come sempre con voce ferma e profonda; emozionati al punto giusto gli occhi celesti di Paola e speciale l'accompagnamento della chitarra, mai sovrabbondante. Il pubblico anche si è commosso, perché le emozioni si trasmettono, non si stabiliscono a tavolino, le parole spontanee catturano l'attenzione e la riflessione ti tocca da vicino.
In conclusione si è parlato anche dell'arte delle quattro artiste in mostra, le cui opere hanno fatto da splendida cornice colorata ai versi: l'arte è totalizzante, avvolgente, esprimersi ed esprimere il proprio sentire non è facile, mettersi in gioco e pubblicare è come un salto nel buio, che l'animo sensibile non teme.
Brava Paola, ottima prova di coraggio.
Queste sono le foto che ho realizzato durante i preparativi, scatti rubati ma sinceri!
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