E' come al solito tardissimo, colpa questa volta del primogenito da recuperare ad un evento giovanile azzeraudito al parco pubblico, non ho potuto riflettere prima e con la giusta tranquillità della pace notturna. Ora però posso rifarmi e mettere per iscritto le mie ingarbugliate idee personali, che mi agitano da un po', perché riguardano proprio la mia persona, il mio modo di lavorare e scrivere.
Allora stavo appunto valutando quanto rientro posso vantare a seguito delle mie insulse stupidaggini da blogger, cioè quanta voce in capitolo abbia in campo culturale, se poi chi può non condivide le mie idee e chi deve non mi invita al posto giusto al momento giusto.
La mia dolce metà non me la passa una - come si suol dire - e quando può affonda la lama nella piaga dell'orgoglio, ricordandomi che in fin dei conti non ho nessun potere: politico, amministrativo, intellettuale, educativo, tanto meno critico o artistico.
Giusto, non posso che dargli ragione, non sono nessuno di importante, nessuna personalità da vetrina, nessuno da corteggiare: non ho altro che questo portatile e un cellulare scrauso, poche idee scritte e tante che frullano nella testa anche a notte fonda.
Dove vado? Che pretendo? Anonima disperata offresi per articoli semiseri in cerca di estimatori.
Però da sabato 6 agosto sono un'opera d'arte, nata dalla mano del Maestro di pietra e legname.
Ricomincio da qui; non voglio più guardare indietro e lamentarmi oltre.
Nessun commento:
Posta un commento