Ritorno ancora una volta su questo argomento per maggiore chiarezza, per non lasciare dubbi o perplessità, perché vorrei spiegare di nuovo che tutti gli eventi, ogni incontro, le letture di cui mi occupo sia presso la biblioteca comunale che fuori, in luoghi magici e accoglienti, sono gratuiti per chi partecipa, ma anche per chi si impegna in prima linea: sono azioni libere di volontariato.
I locali in cui veniamo ospitati, che gli imprenditori offrono sono il loro luogo di lavoro: mettono a disposizione spazi ben attrezzati e ambienti raffinati; preparano loro la merenda e le bibite; il mio impegno che si limita alla passione per la lettura non viene retribuito, non è a carico di nessuno, metto in gioco quel poco che so fare, quanto riesco a condividere e basta.
I libri consultati, letti e assaporati dai bimbi sono presi dagli scaffali della biblioteca, dove ritornano appena spenti i riflettori, per essere a disposizione di chi li ha ascoltati, li vuole con sé o semplicemente non desidera perderne il ricordo.
Per tanti anni ho recensito gratuitamente, ho presentato, presenziato, ho moderato e criticato gratuitamente, pur desiderando un straccio di lavoro, cercando di trovare un senso a quanto avevo studiato e interpretato; molti si sono approfittati, pochi mi hanno pagato, ora sono nella condizione di offrire il mio tempo senza rimorsi, crisi o lacrime amare.
Una volta uno scultore di Ronciglione mi ha ingaggiata con grosse speranze di guadagno, a parole; poi tutto si è dissolto in una sua opera, stimata come preziosa dai suoi amici... Finito l'impegno, perse le tracce dell'artista, sparito il mio compenso: fregatura.
Anche alcuni pittori nostrani non mi hanno mai aiutata in questo, anzi, hanno contribuito all'abbassamento della mia autostima.
Ora ho un buon lavoro, comunque un contratto a tempo determinato, ma sicuro, che mi permette di tenere testa a piccoli incontri con i bambini, di cui vado molto fiera: sono momenti che preparo e condivido con i miei figli, sono soddisfazioni lette negli occhi degli ascoltatori, ringraziamenti sussurrati con la piccola bocca sdentata e sorrisi inestimabili.
E comunque, magari in futuro, potrei trasformare questa mia passione in un'occupazione, un lavoro vero e proprio retribuito, pagato, richiesto e corteggiato; nulla toglie che in futuro non si possano organizzare pomeriggi strutturati e merende in modo diverso.
Nessun commento:
Posta un commento