...Se solo mi uscissero dalla bocca, come quelle che escono dai tasti del portatile, la notte, quando sono rimasta l'unica in piedi in casa, sarei già famosa da un pezzo!
Invece spesso mi impappino, mi vergogno, mi defilo, esco dalla scena senza aver proferito parola o peggio dopo aver ciarlato, a vanvera, a ruota libera.
Chi è bravo a parole, poi nella vita conclude poco o niente, si dice "Senti da che pulpito viene la predica", "Chi predica bene e poi razzola male" o anche "Tra il dire e il fare c'è di mezzo...".
Oggi pomeriggio ad esempio sono passata nell'ufficio di una donna in carriera, che mi piacerebbe vedere all'inaugurazione della mostra a Ronciglione, beh le ho parlato timidamente, non ho usato le giuste espressioni che avrei tanto desiderato buttare lì per incuriosirla e spronarla a partecipare, cretina io e timorosa, di che poi?
Questo mi capita anche con amiche, parenti e semplici conoscenti nel bene e nel male, epperbacco! Sempre con il timore di offendere, annoiare o passare da saputona antipatica.
Capitemi e scusatemi, vorrei dirvi spesso molto di più e meglio di quello che pronuncio.
Per fortuna poi in certe occasioni risulta una buona padronanza e mi rifaccio, controllo la situazione e porto a casa una discreta figura.
Sarà che per sabato 2 aprile tutto filerà liscio!
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