Mercoledì della Settimana Santa è sempre l'ultimo giorno di scuola, poi vacanze pasquali, per me anche ultimo giorno da supplente, poi si vedrà, il prossimo mercoledì sarà un altro giorno...
Ho due progetti da portare a termine che mi lasciano ben poco spazio alla disperazione, però mi dispiace non lo posso negare.
Comunque anche oggi ho dovuto ascoltare chi pensa che sia colpa dei docenti se in classe si creano problemi a valanga, pace sua.
Tanto per essere precisi, la scorsa settimana, gli alunni di una delle classi in cui ho il piacere di insegnare storia antica nascita della democrazia, etc. hanno chiesto e ottenuto da un professore due ore consecutive per l'assemblea di classe, il cosiddetto collettivo ai tempi liceali miei, per discutere dei massimi sistemi dell'universo e dei vari micro e macro problemi scolastici.
I poveri studenti vessati solitamente dai perfidi professori sono dunque rimasti soli in classe per scambiare idee e opinioni, però strano caso, loro angioletti dolci e di solito innocenti non si sono fermati alla discussione democratica, no, hanno preferito dimostrare a fatti le loro alte idee, scambio ravvicinato di opinioni, anche maschi contro femmine all'occorrenza, e qui mi fermo.
Caspita, però e i dolci agnellini, incompresi dai docenti troppo esigenti?
Al colloquio, stringo la mano ad una mamma molto disponibile e logorroica, che mi spiega tutte le tappe evolutive del figlio, poi mi rivela amorevolmente che quando andava a scuola lei, i professori menavano come fabbri, muovendo il braccio come se battesse col martello sull'incudine (confesso che questa non l'avevo mai sentita). Bene, se lo facessimo anche oggi?
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