E, per quanto ci riguarda, c'è ancora.
Palestra di vita: prime amicizie, primi amori, ma anche offese, prese in giro, accumulo di parolacce e bestemmie varie, ci sta di tutto un po'.
Non è facile l'esistenza, lo capisci d'estate quando a tutti i costi non vedi l'ora di afferrare il pallone, le carte o qualsiasi altro gioco da condividere, per una sfida, una scommessa o una gara di bravura, destrezza o fortuna e condividerlo con il gruppo, eterogeneo per età e linguaggio familiare.
Questa sera il piccoletto è tornato in lacrime, preso in giro da ragazzini più grandi con parole non certo appropriate, di cui non capiva nemmeno il significato. Potete immaginare la rabbia: fiero di stare in mezzo ai grandi, deriso e offeso dai compagni di giochi. Ho cercato di spiegargli l'uso di un attrezzo da falegname, ma ahimè temo di non essere stata troppo convincente, troppa la rabbia per quelle risatine delle medie.
Colpa sua il voler mettersi alla pari con giuggioloni, gioco sporco da parte dei giuggioloni nei confronti di uno alle prime armi, capita, così è la vita: non te ne passano una, facile approfittarsi dei più indifesi, ma in questo modo anche i piccoli imparano presto a cavarsela da soli, a parolacce o fisicamente, dipende dalle circostanze - a chi tocca non si ingrugni!
Non posso che coccolarlo un poco, rafforzare le sue convinzioni di bambino comunque grande e capace di rispondere, quanto efficacemente difficile dirlo. I più forti e alti se la prenderanno sempre con i nanetti, è come una legge di natura, ma poi la ruota gira, il famoso cerchio della vita.
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