Oggi è toccato al maggiore dei miei pargoli: una bella buca mattutina, da parte dei suoi compagni di classe; un appuntamento organizzato e non onorato, mi spiace, ma così si capisce come funziona il mondo, o no?
Devo ancora capirlo io, figuriamoci lui: infatti non se l'è presa, non ha chiesto spiegazione, ha compreso che la non risposta ai suoi messaggi di richiesta di conferma era un "non si fa più niente", peccato che l'abbia capito sul posto dell'incontro, perché lui all'appuntamento era andato lo stesso. Capita, appunto.
Beh, anche a me hanno rifilato qualche fregatura del genere: non essere avvertita in tempo, essere l'ultima ruota del carro in fatto di novità, ci sta, non possiamo essere tutte prime donne in fondo. Però ci si rimane male, quando a "non vederti" sono persone che tu invece consideri importanti, serie, fidate o meritevoli di rispetto... E più sono per te importanti e più ti brucia l'esclusione: forse questo è il nodo, ritieni fondamentali delle persone che non ricambiano il tuo affetto. E allora?
Non si fa, ecco!
Se do l'informazione sbagliata e quindi bisogna correggere, se devo avvertire di un cambiamento non aspetto, mi manca la terra sotto ai piedi - come si dice - e mi piacerebbe che gli altri si comportassero allo stesso modo. Invece spesso si conoscono le modifiche per caso, per sentito dire, se ci incontriamo... Non mi piace, ci vuole un po' di responsabilità e serietà nel trattare tutti alla pari, almeno nelle questioni comuni, condivise.
Quando eravamo piccoli, per denunciare una disparità di trattamenti dicevamo "Il figlio dell'oca bianca" per il fortunato e Calimero invece era quello piccolo e nero, niente di politicamente corretto, ma erano altri tempi!
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