In spiaggia osservavo attentamente una donna indaffarata a spalmare, coprire, proteggere il suo bambino, che naturalmente mal sopportava canotta, cappellino e crema appiccicosa e, come un film, ho ripercorso gli anni passati quando rincorrevo i miei pargoli sempre troppo impegnati in altre importanti faccende per rimanere sotto l'ombrellone o seduti sul telo. Tempi andati, finiti, conclusi, senza rimpianti. Sì, proprio così, il tempo trascorre inesorabile, ma non mi spiace: se guardo indietro non ho tanta nostalgia di quel che è stato.
Mi spiego.
La mia infanzia, la mia adolescenza non hanno nulla di eccezionale, semplici: amicizia studio prime cotte, fregature, compleanni, feste da ballo. Non tornerei a rivivere quegli anni e a ripercorrere tutta la mia storia: ho bei ricordi, ho gettato le basi di grandi legami che durano ancora oggi, ma si va avanti, si prosegue, si scopre il futuro.
Sono tanti anche i brutti momenti, ben impressi purtroppo nella mia memoria e se tornare indietro comportasse riavvolgere tutto il film della vita, beh preferisco rimanere dove sto, ora che ho trovato un certo equilibrio, ora che ho trovato qualche risposta alle mie domande.
Le donne sono solite sospirare il desiderio di ritrovarsi signorine, nubili, sole, senza impicci familiari, per scherzo per gioco o parlano sul serio?
Sono fiera delle battaglie combattute e vinte, per studio ad esempio, ma preferisco farmi trovare preparata per quelle future piuttosto che cullarmi con il remoto, pace.
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