domenica 11 settembre 2016

LASCIATE OGNE SPERANZA VOI CH'ENTRATE...

 ... Tanto prima di giugno non scappate!
 Così stava scritto, di pugno degli alunni, sulla porta di ogni aula scolastica ai miei tempi liceali, quelli sì infernali - ciao prof!

 Si comincia, domani si ricomincia la meravigliosa quotidianità scolastica, non vedo l'ora!
 Peccato che ormai io sia la mamma, per i miei pargoli invece nessun entusiasmo manifesto, nessuna emozione espressa, nessun batticuore, niente.
 Perché?
 Primo - dice la mia dolce metà - perché sono io l'eccezione e i nostri figli la regola: a nessuno piace andare a scuola; secondo, perché con questa storia che è bello studiare e imparare ho saturato la sopportazione familiare, in pratica nessuno mi ascolta più, nessuno mi sopporta più etc etc.
 Bene, queste sì che sono soddisfazioni: impegno, fatica, sudore celebrale e alla fine grandi risultati: beata me!
 La mia concezione romantica è stata agevolmente smontata, frantumata e calpestata dalla malefica prole, che avrebbe preferito allungare ancora gioco al'aria aperta, giri in bici e litigate ludiche! E il padre che li incoraggia, li conforta e li appoggia, anche con gli scarsi risultati dei compiti estivi... Sconfitta su tutti i fronti, mi appresto ad affrontare l'ultima notte di vacanze nell'attesa del suono della campanella che mi riporterà indietro negli anni, quando una lacrimuccia saluterà i miei pargoli sempre più grandi, autonomi e forti delle loro scelte.



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